Si presenta così la nuova Alfa Romeo Giulia SWB Zagato, la one-off nata dalla collaborazione tra Alfa Romeo e lo storico atelier milanese. Una collaborazione che già nel 1921 dava origine alla storica TIPO G1 e che ha dato l’idea, nel corso del 2021, di ricordare il centenario di questa partnership tra queste due grandi firme del mondo dell’auto italiano.
Di base la Giulia SWB Zagato monta il 2.9 V6 della GTAm nella sua massima evoluzione con 540 CV. La differenza sta nel telaio, creato ad hoc accorciando il passo rispetto alla “Giorgio” di Giulia e Stelvio e adoperando la fibra di carbonio per contenere i pesi. Richiesta da un cliente tedesco del quale non sono state rese note le generalità, la Giulia SWB Zagato si aggiunge alla sua collezione che vanta una rara 8C Competizione e le più recenti Giulia Quadrifoglio incluse le ultime GTA e GTAm. Appassionato che, come questa foto mette in luce, possiede anche una S.Z. del 1990 che guida regolarmente. Nella collezione, anche numerose Aston Martin Zagato di ultima generazione.
Insomma, se si torna indietro al 2018 osservando quella che doveva essere l’originale Alfa Romeo Giulia GTV annunciata da Marchionne al Capital Market Day, poche settimane prima della sua dipartita, si ritrova nella Giulia SWB Zagato quel progetto che avrebbe fatto sognare gli alfisti e che oggi Zagato ha reinterpretato in chiave più moderna. Dalla base della Giulia GTAm, oltre alle modifiche apportate al telaio, è stato scelto un cambio manuale derivato dalle prime unità montate sulla Giulia Quadrifoglio.
Non sono state rese note le dimensioni della Giulia SWB Zagato, facile presupporre (dalla conferma del passo accorciato, SWB vuol dire infatti Short Wheel Base) qualcosa di vicino ai 2,7 metri rispetto ai 2,82 metri originali della Giulia GTAm. Segno che anche le dimensioni del corpo vettura sono cambiate, con una lunghezza che potremmo stimare intorno ai 4,4 metri anche grazie alla totale eliminazione della seconda fila, che sulla Giulia GTAm non c’è, sostituita dal roll bar. Dalla sportiva Alfa Romeo studiata in collaborazione con Sauber Engineering sono derivate anche le carreggiate, visto che l’assetto non è stato stravolto.
Il design, invece, ha preso ispirazione dalla precedente TZ3 Corsa con motore 8C, vincitrice al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, seguita dalla TZ3 Stradale su base Chrysler Viper (all’epoca della piena attività di FCA), tanto da essere ricordata come la prima, e unica, Alfa Romeo americana. Qui si è scelto di tornare al tema “SZ”, anche per espressa volontà del proprietario.
TZ ed SZ vantano due linguaggi di design diversi ma entrambe vestono il concetto Zagato di Granturismo. Osservandola nel dettaglio la Giulia SWB Zagato, tolto il posteriore che ricorda tanto gli ultimi modelli Aston Martin firmati dall’atelier milanese, ha tanto della trentaduenne S.Z. specie nel design delle luci, ripreso anche da Alfa Romeo Tonale e dai più recenti restyling 2023 di Giulia e Stelvio. Sul posteriore, tolto il legame con la Casa di Gaydon, l’ispirazione è stata la versione Codatronca della Giulia (1961), dominatrice della Classe GT nel 1962 e 1963.
Proprio sul design hanno lavorato a quattro mani sia il team di Zagato sia Alejandro Mesonero, capo del design Alfa, al quale è stato chiesto un supporto riconosciuto dalla stessa Casa di Arese che si è interessata fin da subito a questo progetto in suo omaggio.
Da chiarire che la presenza del marchio Alfa Romeo sulla Giulia SWB Zagato ha dei fini esclusivamente promozionali, come ad esempio il logo serigrafato sul trilobo. Se vi siete chiesti dove è stato effettuato lo shooting, la risposta è sulla “Pista” di Arese, davvero a poche centinaia di metri da dove Alfa Romeo ha scritto le sue pagine di storia più importanti.
Non è dato sapere il prezzo reale della Giulia SWB Zagato, vista anche la sua natura esclusiva. Potremmo essere vicini al milione di euro, certo è che il riferimento dato dai 185.000 euro della Giulia GTAm, rapidamente andata sold out e oggi già vicina a valori intorno ai 250.000 euro sul mercato dell’usato, può essere considerata la base a qui aggiungere…capitale. Il lavoro di intervento sulla scocca di una Giulia GTAm è stato sicuramente pesante, visto che il passo è stato accorciato e le modifiche sul telaio sono state quindi parecchie.
Di suo la Giulia SWB Zagato ha mantenuto il motore longitudinale anteriore, lo stesso montato sulle GTAm, mentre il posteriore è stato completamente rivoluzionato. Anche gli interni
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