Alfa Romeo GTA: nel 2020 è tornata alla gloria la storica sigla (Gran Turismo Allegerita) associata a Giulia, per prestazioni mozzafiato, specie con la versione GTAm, una street legal a tutti gli effetti.
GTA, un nome che affonda le radici nella storia della Casa di Arese e che fa emozionare rileggendo i modelli ai quali è stata, negli anni, associata e oggi come allora rilascia endorfine da ferma e appena si sale a bordo.
Appare chiaro che, al giorno d’oggi, tra elettrico, ibrido ed Ecobonus, non fa quasi più notizia l’arrivo di una versione alleggerita per alcune auto particolarmente sportive, ma negli Anni 60 si trattava di una novità tale da riscuotere subito un grande successo.
Lì a dimostrarlo sono le versioni alleggerite messe a punto da Alfa Romeo, fra i marchi più prestigiosi e desiderati del periodo, che svela nel lontano 1965 una versione pesante solo 745 kg della Giulia Sprint: è la GTA, da Gran Turismo Alleggerita, sigla poi passata alla storia.
La Giulia Sprint GTA è dotata del motore 1.6 da 115 CV, 9 CV in più della Giulia Sprint GT (dalla quale deriva tecnicamente), ma le doti di guida compiono un balzo in avanti grazie alla riduzione del peso, passato da 950 a 745 kg attraverso l’utilizzo di alluminio per la carrozzeria, finestrini in plexiglass e altre parti alleggerite. Nel 1968 arriva la Giulia Sprint GTA 1300 Junior, con il motore 1.3 da 96 CV (7 in più della versione di partenza), mentre 2 anni dopo arriva la Giulia 1750 GTAm da corsa: c’è confusione sul significato della lettera m, che potrebbe voler dire modificata, ma certo è che questa versione diventa un’instant classic per via della carrozzeria più larga e del motore evoluto, perché raggiunge i 2.0 litri di cilindrata e supera i 200 CV.
La sigla GTA viene messa da parte alla fine degli Anni 60 e sembra pronta a tornare nel 1993, quando Alfa Romeo mette a punto la 155 GTA: questo modello però non entra in produzione. Il definitivo ritorno delle Alfa Romeo GTA avviene nel 2002, con l’esordio delle 156 e 156 Sportwagon: hanno il motore V6 3.2 da 250 CV, ma in realtà sono versioni potenziate e incattivite nel look (non ci sono particolari accorgimenti per ridurne il peso). Lo stesso motore viene adottato per la 147 GTA del 2002. Il suffisso GTA è stato rispolverato nel 2009 per il concept Alfa Romeo MiTo GTA, ma questo esemplare unico con il 1.750 portato alla bellezza di 240 CV non debuttò mai in concessionaria.
Oltre alla Giulia 1750 GTAm, Alfa Romeo ha utilizzato la sigla GTA per altri modelli da corsa: fra questi la 155 GTA dei primi Anni 90, allestita per le gare turismo, e la 156 GTA, vincitrice di quattro titoli consecutivi nel campionato europeo turismo e, questa sì, in attività parallela al commercio di una versione stradale, l’ultima prima che arrivasse la nuova, ed entusiasmante, Giulia GTA (e GTAm).
Chiara è l’ispirazione alla Giulia GTA del 1965, la Giulia GTA odierna è immediatamente riconoscibile grazie a una caratterizzazione esclusiva non solo estetica, ma funzionale alle prestazioni: le nuove Alfa Romeo non sono un esercizio di stile, ma vetture ad alte prestazioni derivate da un modello di serie, l’eccezionale Giulia Quadrifoglio. Gli ingegneri Alfa Romeo hanno lavorato al fine di migliorare l’aerodinamica e l’handling, ma soprattutto per ridurre il peso: le stesse linee guida seguite per la Giulia GTA del 1965.
L’aerodinamica attiva è stata appositamente studiata per aumentare il carico aerodinamico. In queste soluzioni si ritrova un know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1 grazie alla sinergia con Sauber Engineering e all’utilizzo del Sauber AeroKit. Lo stesso compito è affidato alle minigonne laterali, allo spoiler posteriore specifico e allo splitter anteriore attivo. Sono nuovi anche il sistema di scarico centrale Akrapovič in titanio integrato nel diffusore posteriore in fibra di carbonio e specifici cerchi da 20 pollici monodado, per la prima volta su una berlina.
L’handling è stato migliorato attraverso l’allargamento di 50 mm delle carreggiate anteriori e posteriori e con lo sviluppo di un nuovo set di molle, ammortizzatori e boccole per i sistemi di sospensione. Su GTAm, il fronte aerodinamico è stato estremizzato con l’utilizzo di uno splitter anteriore maggiorato e una vera e propria ala posteriore in carbonio, che garantiscono un aumento e un ottimale bilanciamento del carico ad alta velocità.
Per quanto riguarda le prestazioni, il motore Alfa Romeo 2.9 V6 Bi-Turbo realizzato interamente in alluminio e capace di sprigionare, nella configurazione di serie, ben 510 CV, su Giulia GTA raggiunge una potenza di 540 CV, grazie al minuzioso lavoro di sviluppo e calibrazione dei motoristi Alfa Romeo, capaci anche di ottimizzare l’impatto positivo dell’adozione del nuovo sistema di scarico Akrapovič dal sound inconfondibile.
Parliamo infatti del nuovo paraurti anteriore, delle minigonne laterali, dell’estrattore, dello spoiler GTA e dell’aerowing GTAm. Grazie alle ali anteriori e posteriori regolabili manualmente, Giulia GTAm è in grado di adattare il carico aerodinamico su qualsiasi pista o strada, a seconda delle richieste e delle preferenze del guidatore. Nel sottoscocca si vede poi l’adozione di un nuovo fondo rimodellato per ospitare lo scarico centrale, non più laterale, dei nuovi modelli. In particolare, sulla Giulia GTAm la configurazione aerodinamica più carica è in grado di sviluppare il doppio del carico rispetto alla Giulia GTA, e addirittura il triplo rispetto alla Giulia Quadrifoglio!
Spostandosi nell’abitacolo, spiccano i rivestimenti completamente in Alcantara sulla plancia, sui pannelli porta, sull’imperiale, sui montanti laterali e sul rivestimento centrale dei sedili. Il colore nero degli interni in Alcantara avvolge il pilota nell’abitacolo come in un cockpit e le impunture rosse a contrasto evidenziano lo spirito racing di questa icona del Made in Italy.
Ancora più esteso l’utilizzo di Alcantara sulla versione GTAm, dove l’eliminazione della panchetta posteriore lascia spazio ad una “vasca” interamente rivestita, dove campeggiano sagomature specifiche destinate ad ospitare caschi ed estintore. I nuovi inserti in carbonio opaco esprimono ricercatezza tecnica ed estetica, donando distintività al nuovo interno, che su GTAm si differenzia, oltre che per la presenza del rollbar, per l’assenza dei pannelli porta e dei sedili posteriori, anche per l’apertura porta con il nastro al posto della maniglia, un altro tocco tipicamente ispirato al mondo delle corse. I sedili sportivi sono specifici con monoscocca in carbonio e cinture a 6 punti Sabelt per GTAm.
Ma la potenza, da sola, non è sufficiente a garantire prestazioni straordinarie. Estremamente accurato il lavoro sulla leggerezza, che è stata portata all’estremo: la riduzione del peso ammonta a circa 100 chilogrammi grazie all’adozione di materiali leggeri, come ad esempio la fibra di carbonio per l’albero di trasmissione e il tetto (già presenti sulle Quadrifoglio), il cofano, il paraurti anteriore, i passaruota anteriori e gli inserti passaruota posteriori.
Non manca l’alluminio per motore, porte e sistemi di sospensione e materiali compositi diversi per molti altri componenti. Su GTAm l’utilizzo del Lexan, particolare resina appartenente alla famiglia dei policarbonati che proviene direttamente dal mondo del motorsport, per la finestratura laterale e posteriore, contribuisce ulteriormente all’alleggerimento.
Giulia GTA è stretta parente di Giulia Quadrifoglio ma la prima differenza è a livello del propulsore: il 2.9 V6 Bi-Turbo arriva a sviluppare una potenza di 540 CV. Il risultato è un peso che si attesta sui 1.520 kg, portano il rapporto peso/potenza a un livello eccellente, 2,82 kg/CV, rendendo Giulia GTA best in class e in grado di esprimere prestazioni straordinarie.
L’accelerazione da 0 a 100 km/h è fulminea. Grazie al sistema di Launch Control, il cronometro si ferma a soli 3,6 secondi. La Giulia GTAm prevede, a differenza della GTA, una configurazione a due posti, ma resta omologata per l’utilizzo stradale, con splitter anteriore e ala posteriore maggiorati in carbonio a vista, la massima espressione della sportività.
Nell’allestimento GTA, a parità di potenza, Giulia offre quattro posti, senza roll-bar posteriore; spoiler e splitter ottimizzati per un uso quotidiano; pannelli porta, sedili e finestrini derivati dalla Giulia Quadrifoglio. Il risultato è una supercar da utilizzare tutti i giorni.
Alfa Romeo Giulia GTA e la sua variante estrema Giulia GTAm sono costruite in una serie limitata da 500 unità complessive, numerate e certificate, pronte ad affiancare la progenitrice del 1965 tra gli oggetti da collezione più desiderati, non solo da ammirare, ma pronte a sprigionare su strada una potenza grande e fruibile grazie alle raffinatissime soluzioni tecniche. La stessa esclusività di Giulia GTA e Giulia GTAm caratterizza anche una customer experience dedicata e particolarmente esclusiva, pensata per far vivere ai 500 fortunati possessori un’esperienza unica, al 100% Alfa Romeo.
Il processo di vendita sarà one-to-one, con uno specialista di prodotto ambasciatore del Marchio che seguirà ciascun cliente dall’ordine alla consegna. Ma l’esperienza d’acquisto non si esaurisce con il processo di vendita dedicato.
È previsto infatti un experience package personalizzato, che comprende un casco Bell in livrea speciale GTA, abbigliamento racing completo Alpinestars (tuta, guanti e scarpe) e un telo coprivettura Goodwool personalizzato, per proteggere la propria GTA o GTAm. Oltre ad altri equipaggiamenti da vero appassionato, la customer experience Alfa Romeo comprende anche un corso di guida specifico realizzato dall’Accademia di Guida Alfa Romeo.
La Giulia GTA ha avuto tester d’eccezione: Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, piloti del team di Formula 1 Alfa Romeo Racing Team, hanno trascorso a Balocco, sul proving ground orgoglio di FCA, e alla pista tedesca del Nurburgring, lunghe sessioni in compagnia della berlina di Arese. Occasione buona per testare sia la nuova Giulia GTA sia la variante estrema GTAm.
Curiosi di saperne di più, il finlandese e l’italiano si sono fatti raccontare dai tecnici responsabili dello sviluppo le nuove soluzioni aerodinamiche specifiche per questi due modelli, soluzioni studiate nella galleria del vento Sauber in Svizzera, per poi fornire il loro feedback una volta terminate le varie sessioni di prova.
Raikkonen e Giovinazzi sembrano essersi davvero divertiti e soprattutto rimasti impressionati dalle performance della nuova variante della berlina italiana ad alte prestazioni. Dopo aver riso e scherzato (e esclamato per qualche spavento di troppo) a bordo del MY20 di Giulia Quadrifoglio, niente meno che sulla pista del Nordschleife, i due piloti sono entrati nella parte valutando pregi e difetti di GTA e GTAm.
Difetti per modo di dire: grazie alle nuove soluzioni specifiche adottate per aerodinamica e handling, come l’alettone posteriore regolabile, l’assetto è via via migliorato nel corso della giornata. Giovinazzi ha fornito indicazioni sull’assetto della vettura, prestando particolare attenzione anche alle nuove componenti in fibra di carbonio ed alla nuova soluzione tecnica adottata per i mozzi monodado, accoppiati in questo caso a cerchi prototipali il cui stile definitivo ricalcherà il 5 fori classico Alfa Romeo, come già visto sulla GTAm concept.
Per il pugliese di Martina Franca, commenti positivi: “È stato bello vedere il miglioramento che abbiamo apportato oggi sulla vettura”. Raikkonen, invece, ha lavorato con il reparto aerodinamico sulle nuove appendici introdotte sia all’anteriore, con il nuovo splitter regolabile integrato nel nuovo paraurti anteriore, sia al posteriore, con l’introduzione della nuova ala regolabile manualmente, ed in generale sul bilanciamento complessivo fornito dall’interazione di queste all’estrattore ed alla carenatura sottoscocca. Il risultato? “Le reputo il mix perfetto per un utilizzo quotidiano e in pista”, ha dichiarato Kimi.
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