Prove su strada

Alfa Romeo Giulia B-Tech | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

La nuova Alfa Romeo Giulia ha oggettivamente delle caratteristiche di primo livello, che la portano a concorrere, ad armi più che pari, con le avversarie di segmento e alcuni elementi maggiormente soggettivi, come il design, che ci portano a parlare di passione e scelte dettate dal cosiddetto “cuore Alfista”.

Noi abbiamo provato il nuovo allestimento Giulia B-Tech con motore 2.2 JTDM da 160 CV Euro6d Tempche si impone come un buon compromesso sportivo, con un occhio allo stile e alle performance.

Design: lo stile italiano non tramonterà mai

La Giulia si caratterizza per gli sbalzi molto ridotti e quello che colpisce al primo sguardo è il lungo cofano con l’abitacolo arretrato, poggiato sull’asse di trazione. I parafanghi posteriori sono muscolosi e sottolineano anche staticamente il punto in cui la potenza viene scaricata a terra. Questo profilo nasce dall’adozione della trazione posteriore, e dal motore e dagli organi meccanici, collocati tra i due assi per bilanciare al meglio le masse. 

La berlina di Arese vanta un’identità forte, fatta di pochissimi tratti: una linea scavata sui fianchi, che segna le porte e abbraccia le maniglie, e naturalmente il leggendario trilobo frontale, la firma più famosa e riconoscibile nel mondo dell’auto. I fari posteriori sono a LED e garantiscono una marcia in più alla parte posteriore, mentre i proiettori anteriori, disponibili in diverse versioni, sono dotati di tecnologia Xenon di ultima generazione, impreziositi dai LED diurni. Certo dei fari full led avrebbero aiutato a caratterizzare maggiormente il frontale.

In quanto riguarda le dimensioni, la vettura è lunga 464 cm, larga 186 cm e alta 144 cm. Inoltre, le versioni di Giulia B-Tech si arricchiscono di tante novità, sia estetiche sia tecnologiche: ad esempio il profilo a V incluso nel classico trilobo così come le calotte degli specchietti nero lucido, o ancora i badge posteriori bruniti. I cerchi delle Giulia B-Tech sono di serie da 19”, per conferire più sportività alla berlina italiana.

Gli interni della Giulia B-Tech sono eleganti e tecnologici. Poi quel rosso dona ad una vera Alfa Romeo.

Belli e sportivi gli esterni, accattivanti ed eleganti gli interni. Molto scenici e perfettamente abbinati i rivestimenti in pelle capaci di rendere l’abitacolo premium, mentre, seduti al posto di guida, si percepisce la presenza di una strumentazione non invasiva, ben orientata verso il conducente. Ci saremmo aspettati i sedili a cannelloni tipiche delle Alfa che furono. Il tunnel è parecchio ingombrante, ma piace così, con la seduta ben incassata, la plancia leggermente ondulata, e il volante – ricco di comandi integrati, incluso il tasto di accensione – ha un diametro perfetto.

La qualità percepita a bordo è molto buona; ottimi assemblaggi e materiali utilizzati, con un lato tecnologico all’avanguardia. Il quadro strumenti a colori da 7″ offre al guidatore tutte le informazioni troppo essenziali sulla vettura. Organizzato in quattro videate, i contenuti visibili dipendono dalla modalità di DNA scelta dal conducente e offrono misurazione dell’accelerazione laterale e del consumo di carburante nonché suggerimento di cambio marcia.

Al centro della plancia spicca il display da 8,8 pollici del sistema di infotainment Connect 3D Nav, non touchscreen, gestito da una rotella posta sul tunnel centrale, una soluzione totalmente in linea con la concorrenza. L’unico neo è il rotary pad che, a differenza di alcune concorrenti, non permette la scrittura. Molto utili anche le 3 prese USB disposte in varie zone dell’abitacolo.

Per quanto riguarda ergonomia e spazi, davanti la vettura non è spaziosissima, ma i vani non mancano, mentre dietro i sedili posteriori sono perfetti per due adulti, con il terzo che si trova in una posizione un po’ più scomoda, con il divano rigido al centro. Ci sono però due bocchette di areazione posteriori. Le luci interne sono tutte a LED ed anche le maniglie sono ben illuminate.

Il bagagliaio è ampio con 480 litri di capienza a disposizione che possono aumentare abbattendo i sedili, operazione semplice grazie alle levette posizionate direttamente nella parte posteriore del bagagliaio.

Alla guida dell’Alfa Romeo Giulia B-Tech 2.2 JTDM 160 CV: la guida al centro di tutto

Abbiamo messo alla prova la Giulia B-Tech dotata del 2.2 da 160 CV, primo step di potenza per il motore a gasolio. I ben 450 Nm di coppia e il cambio automatico ZF, vecchia conoscenza, completano la pratica 0-100 km/h in 8,2 secondi e raggiungono la velocità massima di 220 km/h. Prima di premere il pulsante di accensione, apprezziamo l’ottima posizione di guida, ampiamente regolabile, con una seduta bassa, il volante verticale e la leva del cambio corta, sempre a portata di mano. Al semaforo  tornerebbe utile la funzione “Hold” che blocca l’auto senza agire continuamente sul freno.

I 160 CV comunque spingono bene, coadiuvati dal cambio sempre pronto o dolce all’occorrenza. L’allungo è regolare – forse fin troppo – e la silenziosità è molto buona, grazie all’insonorizzazione e all’ottimo lavoro svolto sull’aerodinamica, che ha praticamente eliminato i fruscii, garantendo un gran comfort di marcia nelle percorrenze autostradali, ronzando a circa 2.000 giri a 130 orari.

Per l’avantreno è stato sviluppato un comparto di sospensioni con doppio braccio oscillante e asse di sterzo semi-virtuale, un’esclusiva Alfa Romeo in grado di garantire accelerazioni laterali degne di nota. Sull’asse posteriore, invece, è stata scelta una soluzione a quattro bracci e mezzo (denominata AlfaLink) e il risultato è un assetto che rappresenta una delle note più piacevoli di questa Giulia: morbido il giusto, ma preciso e capace di fornire la giusta fiducia e confidenza quando si entra in curva, pur affrontando molto bene pavé e buche della città.

Quello che colpisce di più però è lo sterzo, leggero, ma di una precisione impressionante. Grazie a quest’ultimo, il feeling con l’auto è subito ottimo e i cambi di direzione sono immediati, coadiuvati dal già citato assetto. Si capisce presto che la Giulia ha potenzialità molto alte,sfruttate appieno nella versione Quadrifoglio o nelle più potenti Veloce (da noi provate).

Qualità dinamiche da prima della classe. Lo sterzo è un riferimento per la categoria. L’assetto digerisce ogni asperità.

Quando si decide di forzare l’andatura, infatti, la berlina del Biscione non si scompone minimamente, anzi, rimane ben imbrigliata dai controlli elettronici. Anche l’impianto frenante è all’altezza della situazione, con un pedale subito pronto, dalla corsa corta e modulabile per ottimi spazi di frenata. Le cambiate, sono fulminee e precise, i paddle fissi e così lunghi in alluminio sono fantastici. Infine, per quanto riguarda i consumi la Giulia non è delle più parche, ma si riesce a far registrare i 15 km con un litro di gasolio nel misto.

Pack Performance, quell’optional fondamentale

Se scegliete la Giulia probabilmente sarete persone che mettono la guida al primo posto. Quindi un consiglio spassionato:, prendete il Pack Performance. Cosa comprende? Tre optional imprescindibili per la Giulia: le palette del cambio al volante in alluminio, il fondamentale bloccaggio meccanico del differenziale posteriore Q2 e l’Alfa Active Suspension, ovvero gli ammortizzatori elettronici attivi, al prezzo di 2.500€. Certo non pochi, ma completano il quadro di guida in modo unico.

Senza palette vi perdete la possibilità di sentirvi piloti di Formula 1, smanettando dietro al volante in pieno ingresso curva. Senza differenziale autobloccante meccanico darete lavoro extra ed inutile ai controlli elettronici e rischierete un taglio netto della potenza che vi farà perdere parte del divertimento: con il Q2 avrete una via di mezzo tra la versione “normale” e quella Q4. Con le strade scivolose, non ci si deve preoccupare di spalancare il gas a metà curva per esser catapultati fuori in leggero sovrasterzo, con il posteriore che spinge appena verso l’esterno, ma sempre tutto controllato dall’elettronica di bordo. Infatti, i controlli elettronici non sono disattivabili, ma il Q2 li sgrava dalla maggior parte del loro compito e, anche quando sono chiamati ad intervenire, rimangono molto meno invasivi.

E senza Alfa Active Suspension avrete un compromesso di assetto, che non è male in assoluto, ma volete mettere la possibilità di irrigidirla nelle strade tutte curve, senza perdere comfort in città? Modificando il setup delle sospensioni: in “Hard” i moti di cassa sono molto ridotti, rollio e beccheggio limitati ai minimi termini, proprio come si addice ad una sportiva, ma premendo il pulsante “Soft” l’assorbimento diventa esemplare. Insomma, il Pack Performance esalta per le doti dinamiche e per noi Autoappassionati è un optional imprescindibile, qualsiasi sia la motorizzazione scelta.

Dal centro del rotary DNA si comandano, separatamente ai Drive Modes, gli ammorizzatori attivi dell’Alfa Active Suspension.

Nel complesso la Giulia nonostante sia una vettura dall’indole sportiva (ripartizione dei pesi 50:50, leggerezza, motore longitudinale e trazione posteriore), risulta molto versatile e sfruttabile in ogni situazione, anche con i cerchi da 19 pollici e gomme a spalla ribassata, le asperità si sentono a malapena e il colpo è sordo e di qualità.

Giulia e Stelvio possiedono già i requisiti standard “5-stelleNCAP” che includono Lane Departure Warning e Autonomous Emergency Brake con frenata di emergenza dotata di rilevamento dei pedoni. Non manca, nell’edizione B-Tech, l’Adaptive Cruise Control, un passo in avanti nella direzione di un’assistenza non invasiva in pieno “Alfa Style”.

Prezzo e concorrenti

Dal punto di vista tecnologico, la Alfa Romeo Gulia B-Tech offre di serie l’Adaptive Cruise Control, il sistema infotainment Alfa Connect con schermo da 8,8″ con sistema di navigazione ed integrazione smartphone Apple CarPlay e Android Auto, radio DAB, proiettori anteriori Bi-xenon con lavafari e Alfa Connected Services, la suite di servizi connessi di Alfa Romeo che comprendono e-call e b-call, gestione/monitoraggio status veicolo e funzionalità GPS, gestibili tramite l’app per smartphone Alfa Connect. Il prezzo della Giulia B-Tech 2.2 diesel da 160 CV è di 47.200 €. Una buona via di mezzo tra la Giulia “entry level” 42.700€ e quella TI da 62.500€.

I cerchi da 19″ sono di serie sull’Alfa Romeo Giulia B-Tech. Noi consigliamo delle pinze freno colorate.

Prezzo in linea con le avversarie, che però offrono meno pacchetti “blindati” ed una più spinta personalizzazione, oltre alle versioni SW e “Allroad”, che Giulia non offre. Le principali concorrenti della Alfa Romeo Giulia B-Tech sono: la rivale di Monaco, la nuova BMW Serie 3 (da noi provata), la confortevole Mercedes Classe C e la tecnologica Audi A4. Però l’Alfa Romeo della nuova era punta a “rubare” clienti anche alle outsider Infiniti Q50Jaguar XE e Lexus IS, una missione non impossibile.

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Redazione Autoappassionati.it

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