L’Alfa Romeo Brera sbarcò sul mercato nel 2005, soffrendo delle critiche di molti, ma sorridendo all’amore di altri. Una coupè incompresa, forse per il suo peso non esattamente leggero e le prestazioni non all’altezza delle aspettative dei più, forse per quel posteriore così inusuale e affascinante abbinato, però, al frontale di un’altra auto, la 159. Questo dettaglio stilistico non ha certo aiutato alla sua fama, ma oggi qualcosa è cambiato.
Nell’attesa dell’arrivo della prossima coupé Alfa Romeo (sempre che sia ancora nei piani della casa), il proprietario di una Brera, Quintino Parisini, ha portato nella sua carrozzeria Paris’5 Garage la sua auto per regalarle un nuovo volto, quello dell’amatissima Giulia Quadrifoglio.
Per l’adattamento è servito più di un anno di lavoro, durante il quale sono stati modificati parecchi elementi di carrozzeria, tra cui parafanghi, slitte e supporti, per collocare, sulla “piccola” Brera, il paraurti, la griglia e i gruppi ottici della berlina di Arese.
Ca va sans dire, il cofano è stato realizzato ex-novo per essere compatibile con la nuova componentistica, come anche gli archi ruota per inglobare i grandi cerchi delle versioni più estreme della berlina (e va fatto un plauso alla progettazione). Contestualmente la carreggiata è stata allargata ed è stato installato un diffusore della Giulia Quadrifoglio ad abbracciare i terminali di scarico posteriori. Le minigonne e lo spoiler, invece, sono stati realizzati ispirandosi alle Giulia GTA e GTAm.
L’ultima fase del progetto è stata la verniciatura con la vistosa livrea dedicata alla one-off. Quest’operazione, come detto, è durata un anno, ma chi l’ha realizzata afferma che, con il nuovo know how, dovrebbero bastare 3 o 4 mesi di lavoro e circa 20.000 euro di spesa da aggiungere all’Alfa Romeo Brera su cui intervenire con il “trapianto”.
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