Boom del prezzo dell’Alfa Romeo 4C usata: parliamo di uno dei gioielli automotive più amati dagli appassionati, per altro venduti in tutto il mondo. Prodotta da Maserati a Modena dal 2013 al 2021, questa coupé sportiva ad alte prestazioni deve il proprio successo senza tempo al fatto che sia una rivisitazione in chiave moderna di alcune vetture iconiche del Biscione.
Perché il modello ha un listino di seconda mano elevato? Iniziamo col dire che, alla nascita, non è stato capito né dalla massa né dagli appassionati. Gli venivano preferite le tedesche, a pari prezzo, con l’immagine dell’Alfa che iniziava a offuscarsi. Ne sono poi state immatricolate non tantissime, fin quando, in età matura, la macchina è stata sempre più apprezzata. Essendocene pochissime in circolazione a livello globale, e al contempo risultando elevata la richiesta, per la legge della domanda e dell’offerta il prezzo dell’usato lievita. È sufficiente dare un’occhiata nei soliti canali di vendita web per inquadrare il valore. Nuova, costava circa 53.000 euro. Di seconda mano, giriamo attorno a 75.000 euro di media del 2016 e con 200.’00 km, sino a salire a 133.000 euro per la Spider del 2018 con appena 6.000 km sul groppone.
L’Alfa Romeo 4C è un mix perfetto fra la struttura della concept Scarabeo del 1966 e lo stile della 8C Competizione del 2007. Riuscitissimo anche il richiamo storico contenuto nella sigla 4C, riferita sia al numero di cilindri in linea del propulsore montato centralmente sulla vettura sia agli esemplari anni 1930 e 1940 della Casa milanese.
Fanno presa, per la longevità dell’Alfa Romeo 4C usata, anche il motore da 1,75 litri in alluminio con 237 CV e 258 Nm di coppia, e il peso a vuoto di 1160 chili: una “piuma”, grazie al telaio costituito da una monoscocca realizzata in fibra di carbonio con tecnologia di derivazione Formula 1 (strutture anteriore e posteriore del telaio in alluminio), per via del sodalizio con Dallara. La baby supercar, lunga solo 3,90 metri, accelera da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi con un rapporto peso/potenza di 0,26 CV/kg.
Una sorta di go-kart con la targa che fa battere il cuore a vederlo e a guidarlo. Cambi marcia affidati a un cambio a doppia frizione a secco Alfa Romeo TCT gestibile in modalità sequenziale con la funzione launch control; trazione posteriore, mentre la gestione avviene tramite il celebre manettino DNA.
Il design dell’Alfa Romeo 4C è senza tempo, grazie alle idee del team supervisionato da Marco Tencone (all’epoca responsabile del Centro Stile Alfa Romeo), assieme Lorenzo Ramaciotti (coordinatore generale dello stile dei marchi dell’ex gruppo FIAT-Chrysler).
Fra i fattori che incidono nell’exploit del valore del prezzo delle Alfa Romeo 4C usate, c’è la carrozzeria, in materiale composito di tipo SMC (un poliestere rinforzato con fibra di vetro) a bassa densità e alta resistenza. I paraurti in poliuretano a iniezione permettono una riduzione del peso di circa il 20% rispetto quelli tradizionali, mentre il parabrezza è spesso solo quattro millimetri. Pure nell’abitacolo, l’obiettivo era ridurre il peso: tutto realizzato in materiali ultraleggeri, eliminando le parti superflue. In particolare, niente manopola del cambio, sostituita da due leve dietro il volante, e strumentazione è digitale, coi contagiri e contachilometri sostituiti da grafica virtuale.
Autore: Mr. Limone
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