La 159 (Tipo 939) è una berlina prodotta da Alfa Romeo dal 2005. È stata presentata al Salone di Ginevra di 14 anni fa, diretta discendente della 156, più contenuta nelle dimensioni. La produzione della 159 terminò nel 2013, senza una vera sostituta, arrivata poi nel 2016 con la Giulia, la quale prenderà virtualmente la sua eredità.
La 159, costruita a Pomigliano D’Arco, usava la piattaforma condivisa GM/Fiat Premium, la stessa delle future Brera e Spider e delle concept car Kamal e Visconti. Con essa doveva nascere il nuovo pianale Premium, creato dalla joint venture fra Fiat Group e la General Motors. In un primo momento si presentò una collaborazione tra Alfa Romeo, Cadillac e Saab con l’intenzione di progettare un pianale da utilizzare su autovetture di segmento superiore. Successe però che Cadillac e Saab si ritirarono in successione ed Alfa Romeo si trovò ad essere l’unica a portare avanti il progetto.
Fu così che gli ingegneri della casa di Arese decisero di riadattare il progetto per creare una berlina media e dar vita a quella che sarebbe stata la discendente dell’Alfa Romeo 156. Le maggiori differenze telaistiche riscontrate rispetto all’antesignana furono l’importante aumento delle dimensioni, la lunghezza aumenta di 23 cm (4.66 metri), la larghezza di 9 cm (1,83 m), e l’altezza di 3 cm (1.42m). Ma quello che cambiò parecchio fu soprattutto l’incremento della massa di oltre 200 kg, che andò a penalizzare le velocità di punta, le accelerazioni e i consumi.
Le sospensioni anteriori sono raffinati quadrilateri, quasi uniche nel segmento e quelle posteriori dei multilink a tre bracci. Della 159 sono state anche sottolineate le doti di tenuta di strada e di stabilità, grazie alla lega di acciai ad alta resistenza che costituiscono il telaio e che aiutano a conferirle una rigidità molto elevata. Per quanto riguarda la sicurezza passiva, anche la presenza di sette airbag, le permisero di ottenere ottimi risultati nei crash test Euro NCAP. Il Cx, invece, raggiunge lo 0,32.
La linea della 159 è stata disegnata da Giorgetto Giugiaro in collaborazione con il Centro Stile Alfa Romeo. Il muso è caratterizzato da una tradizionale griglia Alfa Romeo a forma di V e da tre gruppi ottici cilindrici per lato. La parte anteriore della vettura è stata influenzata dal design della Brera Concept Giugiaro del 2002. La cintura alta si allarga fino a raggiungere il montante “C” posteriore. Diverse indicazioni progettuali esterne erano pensate per far sembrare l’auto più grande, apparentemente in grado di attrarre potenziali acquirenti negli Stati Uniti; tuttavia, le 159 non sono mai stati esportate in quella regione.
L’interno inoltre mette in evidenza trattamenti di styling familiari da auto precedenti, compresa la 156, come i quadranti incassati inclinati verso il guidatore. Alfa Romeo ha costruito la 159 per competere direttamente con BMW, Mercedes-Benz e Audi dell’epoca usando materiali interni di qualità più alta rispetto al passato, senza però pensare ad un corretto posizionamento rispetto alla concorrenza.
Quattro i livelli di allestimento: Progression, Distinctive, Exclusive e Turismo Internazionale (TI). Tra le altre opzioni, la 159 era disponibile anche con il sistema di infotainment Blue & Me. Una variante Sportwagon, la station wagon secondo Alfa Romeo, è stata presentata successivamente al lancio, più precisamente al Salone dell’automobile di Ginevra nel marzo 2006.
Tutti i motori a benzina erano a iniezione diretta (tranne 1,8 l), denominati JTS (Jet Thrust Stoichiometric). I diesel JTD sono common rail. Il cambio automatico in opzione Q-Tronic a sei velocità (Aisin AW TF-80SC) per il modello diesel 2.4 JTDM fu lanciato quell’anno, e più tardi si estese ad altre versioni. Nel 2007 fu lanciato un modello diesel a quattro ruote motrici e la potenza del 2,4 litri aumentò a 210 CV, con un livello di assetto TI appena reintrodotto disponibile anche come optional.
Per l’anno modello 2008, la meccanica e gli interni della 159 sono stati ulteriormente sviluppati. In seguito ad alcuni lamentati per il peso eccessivo dell’auto, vennero introdotti alcuni componenti in alluminio, per un totale di 45 kg di riduzione di peso. Il modello di punta è il V6 da 3,2 litri a trazione integrale o anteriore, che raggiunge una velocità massima di 250 chilometri all’ora.
Tuttavia il 3.2 JTS V6 fa parte dei nuovi 6 cilindri a V di 60º GM HFV6 la cui produzione avviene nello stabilimento Holden di Port Melbourne e non hanno nulla a che vedere con i più sportivi e roboanti Busso di Arese di pari cilindrata. Tutte le varianti di modello sono equipaggiate con differenziale elettronico a slittamento limitato “Electronic Q2” di Alfa, che riduce la tendenza al sottosterzo.
Per l’anno modello 2009, Alfa Romeo ha introdotto un nuovo motore a turbobenzina con il marchio “TBi”, questa unità da 1.742 cc ha iniezione diretta e fasatura variabile delle valvole in entrambe le camme di aspirazione e scarico. Eroga 200 CV e 320 Nm di coppia. Andrà sostituendo le obsolete unità GM 2.2 e 1.9 JTS. Anche un nuovo diesel 2.0 JTDm da 170 CV rimpiazza il 1.9.
La 159 era disponibile in entrambe le configurazioni di trazione anteriore e quattro ruote motrici. Il sistema di trazione integrale “Q4” utilizza un differenziale di tipo Torsen ed è disponibile sui motori diesel da 3,2 litri e 2,4 litri diesel.
Come quasi tutte le sue antenate l’Alfa Romeo 159 è ancora utilizzata da diverse forze di polizia italiane. La 159 è la vettura di punta del Nucleo operativo radiomobile dell’Arma dei Carabinieri, in dotazione anche a Polizia di Stato, stradale, Guardia di Finanza, Forestale, Polizia Penitenziaria e a diversi organi di Polizia Locale e Municipale. È utilizzata anche per il trasporto V.I.P. ed è disponibile in versione blindata in dotazione alle forze armate italiane, oltre che per i ministeri della Repubblica Italiana.
Il motore è il 2.4 JTDM 5 cilindri, 20 valvole, Multijet da 200 CV per Carabinieri e Polizia abbinato ad un cambio meccanico a sei marce; le restanti FF.PP. statali e locali utilizzano la motorizzazione 1.9 JTDm. Nel 2012 con l’aggiornamento dei mezzi appartenenti alla Guardia di Finanza, i veicoli obsoleti sono stati sostituiti dalla 159 con motorizzazione 1750 TBi, da 235 km/h e 0 a 100 km/h in 7,7 sec.
L’allestimento, realizzato direttamente nella fabbrica di Pomigliano d’Arco, comprende la parziale blindatura, i vetri antisfondamento, la paratia in policarbonato ed acciaio che separa i posti posteriori da quelli anteriori, ed all’esterno, sul tetto, i dispositivi elettroacustici quali le luci blu di emergenza, un faro orientabile ed un pannello a scomparsa con scritte luminose integrato aerodinamicamente con la carrozzeria.
A ciò si aggiungono gli scompartimenti per riporre le dotazioni individuali di difesa, la predisposizione per gli apparati di comunicazione, navigazione, trasmissione e acquisizione dati come il lettore automatico targhe (posto sotto il faro orientabile), nonché il serbatoio che nasconde, al suo interno, speciali sfere di maglia in lega di alluminio per prevenire le esplosioni a causa di scoppi interni.
Il bagagliaio è attrezzato per riporre la borsa per il primo soccorso, l’estintore, i cartelli ed i coni segnaletici. L’Alfa Romeo 159 è anche presente nelle forze di polizia straniere. In Polonia con più di 400 vetture introdotte dal 2009 nella Policja, in Spagna nella Guardia Civil, ed in Australia.
Le versioni sportive, tanto attese dagli appassionati e dagli Alfisti, hanno però disilluso le aspettative: per anni si è assistito a numerose speculazioni per la nascita di una versione GTA sulla base dapprima della 159 originale, dopodiché ipotizzando un alleggerimento del telaio in occasione di un possibile restyling della vettura, utilizzando addirittura motori Maserati V8. La casa infatti dichiarò ufficialmente lo sviluppo della versione Gran Turismo Alleggerita senza conferme sulla possibile motorizzazione che doveva equipaggiarla.
Stessa sorte è toccata all’impegno di Alfa Romeo nel campionato WTCC. Dopo anni di vittorioso impiego della 156 GTA e molteplici annunci che volevano la 159 impegnata nel campionato mondiale turismo a partire dal 2006, la casa di Arese si è progressivamente allontanata da questo impegno sportivo senza mostrare mai una versione pronto corsa della nuova 159. L’unico collegamento ufficiale tra l’Alfa Romeo 159 e il mondo della corse è rintracciabile nella sponsorizzazione di Alfa Romeo in Superbike, della quale la 159 nel 2007 ha rappresentato la Safety Car ufficiale.
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