Il nuovo Codice della Strada 2023 porta con sé una sfilza di novità ed un importante irrigidimento normativo. A metà tra queste due cose si posiziona alla perfezione l’alcolock, il dispositivo che non lascia avviare l’automobile in caso di positività all’alcol test. In pochi sapevano già cosa fosse l’alcolock prima di qualche giorno fa, ma ora con l’introduzione del nuovo Codice della Strada 2023 tutti o quasi stanno venendo a conoscenza di cosa sia. Precisamente si chiama Alcohol interlock system (Ais), come li definisce la normativa europea, ma più semplicemente tutti lo chiamano alcolock, si tratta di dispositivi che bloccano la messa in moto della vettura nel caso in cui il conducente abbia assunto bevande alcoliche.
L’alcolock ha fatto capolino nelle normative europee fin dal 2015 ed in diversi Paesi europei sono giù utilizzati. Dal 6 luglio 2022 tutte le autovetture di nuova omologazione devono essere dotate fin dall’origine di un’apposita interfaccia che consenta rapidamente ed in maniera standardizzata l’installazione del dispositivo a bordo cosa che, invece, sulle auto più vecchie, prive di interfaccia, sarà un po’ più complicata. Ora, partendo dallo schema del ddl sicurezza stradale approvato dal Governo Meloni, che nei prossimi giorni inizierà formalmente il suo iter parlamentare e che, ovviamente, Camera e Senato potranno modificare, analizziamo bene come funziona, cosa dice la legge e come si installa l’alcolock, protagonista assoluto del nuovo Codice della Strada 2023 e di una serie di informazioni (sia giuste che sbagliate) che stanno circolando selvaggiamente, specialmente in Italia, negli ultimi giorni.
L’alcolock, più propriamente detto Alcohol interlock system (Ais), è un dispositivo che blocca l’utilizzo dell’auto se, dopo aver fatto il test, il tasso alcolemico supera i limiti consentiti dal nuovo Codice della Strada 2023. Semplificando, sii tratta di un etilometro da auto, perché misura il tasso alcolemico del guidatore prima di mettersi alla guida. Il conducente dovrà soffiare all’interno dell’alcolock una volta seduto sulla sua vettura, quest’ultima interagisce con l’etilometro collegato alla centralina di accensione del motore, la quale impedisce l’avviamento se il livello dell’alcol supera il livello previsto dalla legge. Per fare un esempio, se si è stati già condannati per aver guidato in stato di ebbrezza, basta anche aver bevuto una sola birra, o forse anche meno, per bloccare l’accensione del motore. Quindi se il test sfora la soglia di contenimento, l’auto resta semplicemente inutilizzabile, mettendo al sicuro la vita della persona al volante e di chi le sta intorno.
Per poter sbloccare nuovamente l’auto è necessario ripetere il test, fino a quando il tasso alcolico non scende al punto giusto. In Italia, con l’introduzione del nuovo Codice della Strada 2023, l’ alcolock verrà installato sui veicoli di chi è già stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza e la soglia stabilita per far sbloccare l’auto sarà pari a zero. Solo in questa maniera chi è stato scoperto una prima volta a guidare in stato di ebbrezza non potrà più mettersi alla guida nelle stesse condizioni una seconda volta. Queste disposizioni seguono una direttiva comunitaria dell’anno scorso, con la quale l’Unione Europea ha imposto a tutte le case automobilistiche che commercializzano veicoli sul territorio europeo di predisporre un connettore standardizzato per l’installazione dell’alcolock su tutti i loro mezzi.
Il nuovo Codice della Strada 2023, riformato dal Governo di Giorgia Meloni, prevede l’installazione dell’Alcohol interlock system (Ais), impropriamente detto anche alcolock. La legge, a riguardo di questo dispositivo, non si è espressa solo nelle ultime ore, ma già da qualche tempo addietro, precisamente un anno circa. Dal 6 luglio 2022 ogni autovettura di nuova omologazione dev’essere dotata di un’interfaccia che possa consentire l’installazione dell’alcolock a bordo. Molto più difficile, a rigor di logica, è l’installazione sui modelli di auto più datati, il che implica un fisiologico innalzamento dei costi e qui, inevitabilmente, scatta la seguente domanda: chi paga l’installazione dell’alcolock? È il soggetto multato per guida in stato di ebbrezza che deve far fronte ad una serie di conseguenze, una di queste riguarda i costi di installazione dell’alcolock, questa disposizione dovrebbe rappresentare un ulteriore deterrente.
Quest’obbligo viene processato dopo la condanna da parte di un tribunale per il reato di guida in stato di ebbrezza, quindi mettendosi alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0.8 grammi d’alcool per ogni litro di sangue. La legge prevede zero alcool in circolo per poter avviare il proprio mezzo per la durata di due anni, in caso di condanna per guida con tasso oltre gli 0.8 g/l ed entro 1.5 g/l, tre anni per tasso più alto di 1.5 g/l. Tutti possono guidare con un tasso massimo di 0.5 g/l, eccezion fatta per i neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente, i conducenti professionali e tutti i minori di 21 anni.
Come si installa l’alcolock? Il nuovo Codice della Strada 2023 prevede l’installazione e l’utilizzo dell’Alcohol interlock system (Ais oppure alcolock), la cui installazione richiede l’intervento di tecnici specializzati e riconosciuti mediante delle certificazioni. Il dispositivo viene solitamente montato all’interno del veicolo, in un punto facilmente accessibile per il conducente. Dopo l’installazione, è necessaria una calibrazione accurata per garantire la massima precisione nella misurazione dell’alcol nel respiro. In caso di superamento delle soglie di alcol consentite, l’alcolock impedisce l’avvio del veicolo e fornisce un feedback visivo per informare il conducente. Per quanto possa sembrare utilissimo, l’alcolock presenta anche alcune criticità. Una delle principali questioni riguarda la privacy, poiché il sistema raccoglie informazioni sensibili sul conducente, ma il dispositivo potrebbe produrre anche dei falsi positivi dovuti magari all’assunzione di farmaci.
È importante anche considerare la necessità di costante manutenzione e calibrazione per garantirne l’efficacia a lungo termine, senza contare che la disattivazione potrebbe rivelarsi necessaria in situazioni di emergenza. È quindi un dispositivo utile ma che necessita ancora di una perfetta ottimizzazione, necessaria per renderlo efficiente al massimo. Criticità a parte, non vanno assolutamente dimenticati o sminuiti i numerosi benefici in termini di sicurezza stradale e la diffusione dell’alcolock ha portato ad una significativa riduzione degli incidenti stradali correlati all’abuso di alcol. Grazie alla presenza dell’alcolock, la possibilità di guidare in stato di ebbrezza viene notevolmente ridotta, contribuendo a preservare vite umane ed allo stesso tempo, promuovendo una maggiore consapevolezza sui pericoli della guida in stato di ebbrezza, educando i conducenti ad una maggiore responsabilità.
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