La Abarth 595 Competizione ricalca le novità apportate al restyling dell’icona 500 in salsa pepata, per una sportiva quasi estrema, che fa emozionare. Poche ma sostanziali modifiche, mirate a dare un tocco più moderno all’eterna icona di ormai “60 anni”, ricalcando elementi in comune con la 695 Biposto: la più estrema delle auto dello scorpione.
All’esterno, Abarth 595 Competizione presenta diverse novità, a partire dal frontale che è stato riprogettato e ora presenta una presa d’aria maggiorata, con la scritta “Abarth” integrata con la griglia, in grado di migliorare la gestione del calore all’interno del vano motore e dei due intercooler laterali, aumentando la capacità di raffreddamento del 18%.
Novità anche per il paraurti posteriore, dotato di un estrattore più efficace e “spinto”. Nuovi anche i gruppi ottici, anteriori e posteriori, che sull’intera gamma sono dotati di serie di fari poliellittici lenticolari e DRL a LED derivate dal modello Fiat. A richiesta son disponibili i fari allo Xenon.
Infine, a livello di personalizzazione estetica, come sempre per lo Scorpione, sono disponibili tre pack con sticker laterali Abarth, calotte specchio e inserti paraurti anteriore e posteriore disponibili nelle tinte bianco, nero o rosso.
Gli interni riprendono alcune delle novità presenti sulla 500. Piace molto l’Alcantara e la fibra di carbonio per alcune parti dell’abitacolo. Sulla Competizione da noi provata sono di serie i sedili Corsa by Sabelt, in Alcantara con guscio in carbonio, sicuramente scenografici e ovviamente scomodi nei viaggi lunghi. Insomma, rispecchiano fedelmente l’anima più sportiva e “purista” di questo livello di allestimento “Competizione”. Inoltre, la seduta non è regolabile in verticale ed è un po’ troppo alta per una sportivetta.
Piace molto il volante a fondo piatto con “zero” centrale, stile rally, con fasce in Alcantara e razze in fibra di carbonio La fascia su plancia, è fatta davvero bene, sia alla vista che al tatto: in materiale “tar cold grey” figura proprio bene. Scenografico il quadro strumenti con display a colori TFT da 7″, facile ed intuitivo, esclusivo per una piccola.
Tutte le versioni hanno, di serie, Uconnect 5″ Radio con touchscreen e servizi Uconnect Live (su richiesta anche con navigatore integrato e DAB), e per la prima volta in gamma è disponibile il sistema Uconnect 7″ HD, con schermo ad alta definizione, navigatore, radio digitale DAB, funzione mirroring per Apple Car Play e Google e Android Auto, oltre all’Abarth Telemetry. Direttamente dal sistema si può accedere a Facebook, Twitter, ascoltare oltre 35 milioni di canzoni grazie a Deezer e sintonizzarsi su 100.000 stazioni radiofoniche con Tuneln.
Infine, fa il suo debutto sull’ Abarth 595 Competizione l’impianto audio Beats sviluppato in collaborazione con Beats by Dr. Dre, dotato di una potenza totale di 480 Watt, 6 altoparlanti e un subwoofer, niente male per una piccola segmento A.
A bordo delle 595 in quattro si trova posto principalmente per brevi spostamenti: i due dietro si trovano sacrificati dall’accesso poco agevole e dal padiglione molto rastremato: meglio godersi un viaggio in due. Il bagagliaio per una coppia in vacanza non è affatto sottodimensionato con 185 litri espandibili a 550. Bene il frazionamento del divano 50:50.
La 595 è disponibile sempre con motore Tjet 1.4 in tre livelli di potenza: la “liscia” ergoga 145 CV e 206 Nm di coppia massima, la Turismo raggiunge i 165 CV e 230 Nm, mentre il top di gamma Competizione ha 180 cv a 5.500 giri e 250 Nm a 3.000giri, ben 132 cavalli/litro.
Le ultime due sono dotate della performante turbina Garrett GT1446, più esclusiva ed “elaborabile” rispetto alla vecchia IHI. Però anche più “vuota” in basso, una mancanza che, se da un lato delude, dall’altro riempie di sorrisi al primo affondo, quando l’ Abarth 595 Competizione “spara” gli occupanti con un bel calcio in avanti. Così il “Cinquino” passa da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e raggiunge la velocità massima di 225 km/h, grazie anche ad un rapporto peso-potenza di 5,8 kg/CV ed una massa di 1.045 kg (rilevata 1.130 kg con pieno).
Tutte le varianti del propulsore 1.4 T-jet sono abbinate di serie al cambio meccanico a 5 marce dalla manovrabilità esemplare, posto, come da tradizione 500, abbastanza in alto. In alternativa è possibile optare per il cambio sequenziale robotizzato Abarth con palette al volante (+1.600 €), noi particolarmente consigliato, poiché non è veloce come i moderni doppia frizione, anche se garantisce un sound ancora più scoppiettante. Infine, per garantire il massimo coinvolgimento di guida, gli scarichi Record con sistema Dual Mode a valvola meccanica e quattro terminali, proseguono la tradizione del sound made in Abarth. Scoppiettii, gorgoglii ed un ruggito sempre presente sono il vero plus di serie della “Competizione”.
Sempre piacevole il tasto Sport, che consente di intervenire su diversi parametri della vettura: dall’erogazione di coppia massima (overboost del turbo), alla taratura del servosterzo, compreso l’intervento meno invasivo dell’ESP, non disinseribile. Inoltre, il sistema agisce sulla taratura del pedale dell’acceleratore e sul quadro strumenti TFT che cambia la grafica, in favore di uno stile più racing. Piace anche il TTC elettronico che “chiude” le curve eliminando del tutto il sottosterzo. La taratura del bloccaggio elettronico TTC è rivista in ottica racing e ci permette di uscire forte dalle curve a gas spalancato, senza il minimo accenno di sottosterzo, anzi il muso tende a stringere fin troppo.
Una delle più belle novità di questa Competizione è la presenza dell’Abarth D.A.M., il Differenziale Autobloccante Meccanico che garantisce un adeguato trasferimento di coppia tra le ruote anteriori. L’Abarth D.A.M. fa parte del nuovo Pack Perfomance e include i cerchi da 17″ Supersport, il badge 595 di alluminio sul tetto e il pacchetto di personalizzazione estetica rosso, bianco o nero lucido.
L’assetto, ben frenato nei movimenti di cassa come rollio e becchegio, non è granitico ed è utilizzabile tutti i giorni. Un grande contributo arriva dalle molle irrigidite e dagli ammortizzatori Koni FSD a frequenza selettiva, che si irrigidiscono in curva (basse frequenze di cassa) e si ammorbidiscono nelle buche (alte frequenze di pompaggio). L’ingresso in curva ora risulta molto più stabile e, soprattutto, la percorrenza e l’uscita dalla stessa sono diventate più precise, con l’avantreno della 595 che “vince” il sottosterzo, tirando l’auto verso l’interno. Cambiano le cose sul bagnato, dove aprendo il gas anticipatamente l’ Abarth 595 Competizione smusa vistosamente, basta farci l’abitudine e tenere, in questo caso, il TTC off, per godere del aiuto dell’ASR. Ogni asperità della strada viene copiata dal volante molto diretto e pronto, ed è un piacere per chi cerca il feedback di un’auto da pista.
Veramente impressionante l’impianto frenante Brembo con pinze fisse monoblocco in alluminio a 4 pistoncini abbinate a dischi autoventilanti e forati da 305mm, anche qui grande novità della 595, mutuato da Punto e Mito QV, che permette frenate da record senza segni di fading.
I consumi non sono assolutamente esagerati per un’auto così cavallata. Parliamo di 12 km/l di media, che ovviamente scendono se “tiriamo” le marce. In autostrada a parte i sedili rigidi, si viaggia discretamente, con il sound sommesso a velocità costante e valvola chiusa. Nelle staccate, a partire da andature proibitive complice il passo corto di soli 2,3 m l’auto tende a “scodinzolare”, ma nulla di non controllabile, anzi.
Il piacere che l’ Abarth 595 Competizione regala non si trova nei freddi numeri, o nei tempi sul giro, ma soprattutto nelle sensazioni. L’impronta racing, chiaramente percepibile, vi rende un tutt’uno con la strada: ogni volta che salite, accendete l’auto, il sound roco e scoppiettante vi farà tornare bambini.
Sincera e divertente, la 595 Competizione è veramente un giocattolo per bambini cresciuti, ma con un prezzo da adulti… Ovvio: le prestazioni si pagano, ma qui, per dinamica di guida e coinvolgimento, ci si avvicina molto alla 695 Biposto (da noi provata). Inoltre sedili Sabelt, ammortizzatori Koni, freni Brembo, turbina Garrett, scarico Record Monza e filtro aria BMC, sono tutti componenti racing, che di solito gli “impallinati” scelgono di montare aftermarket, ma che, invece, qui trovano di serie su questa piccola bomba, senza alcuna implicazioni per modifiche fuorilegge. Un bel vantaggio no?
L’Abarth 595 parte dal prezzo di 19.850 euro per la versione da 145 cavalli, mentre si sale a 23.450 euro per la Turismo da 165 CV e si arriva ai 26.350 euro della Competizione da 180 CV. Per la versione cabrio si devono aggiungere 2.500 euro.
Il nostro esemplare Grigio Campovolo, con cerchi Formula, clima automatico monozona, sensori di parcheggio, retrovisore elettrocromico e kit di strisce laterali “Abarth” arriva a oltre quota 28mila, non certo regalati, ma le rivali altrettanto emozionanti sono poche. Si deve fare il cambio di segmento per trovare qualcosa di altrettanto pepato e divertente.
Parliamo di auto più grandi, ma con prezzi simili alla 595, come la Renault Clio RS, alla SEAT Ibiza CUPRA, passando per Ford Fiesta ST, Alfa Romeo MiTo QV, DS 3 Performance, Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport, la Opel Corsa OPC e la VW Polo GTI.
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