Dal primo ottobre, Parigi ha introdotto nuove tariffe di parcheggio per i veicoli pesanti, con l’obiettivo di ridurre la presenza di SUV e auto ingombranti in città, ma le tariffe praticamente triplicate hanno già sollevato un mare di polemiche.
I proprietari di veicoli oltre 1,6 tonnellate dovranno pagare fino a 18 euro all’ora in centro e 12 euro in periferia, colpendo anche molte auto elettriche. La mancanza di una definizione chiara dei veicoli interessati e la dipendenza esclusiva dal peso per l’applicazione delle tariffe hanno sollevato preoccupazioni sulla giustizia ed efficacia della misura. Scopriamo meglio i dettagli.
La città di Parigi dal primo ottobre ha introdotto nuove tariffe di parcheggio per i veicoli più pesanti, una misura voluta dal sindaco Anne Hidalgo per ridurre la presenza di auto ingombranti in città. I proprietari di veicoli che superano 1,6 tonnellate, senza particolari esenzioni, dovranno pagare fino a tre volte di più rispetto alle tariffe standard. Le nuove tariffe ammontano a 18 euro all’ora nel centro cittadino (dal quinto all’undicesimo arrondissement) e 12 euro all’ora nelle aree periferiche. Sono previsti sconti per chi parcheggia vicino ai parchi di Boulogne e Vincennes.
L’iniziativa si propone di ridurre la circolazione di veicoli particolarmente ingombranti, come i SUV, ritenuti dannosi per il traffico e l’ambiente urbano. La decisione è stata presa dopo un referendum che ha visto una bassa partecipazione (solo 78.121 votanti su 1,37 milioni aventi diritto). L’obiettivo dichiarato è quello di scoraggiare l’utilizzo dei SUV e dei veicoli di grandi dimensioni, ritenuti eccessivamente inquinanti e ingombranti, promuovendo così una mobilità più sostenibile.
La normativa ha suscitato numerose critiche per i criteri di applicazione, che si basano esclusivamente sul peso del veicolo. Le auto ibride e quelle a combustione interna che superano 1,6 tonnellate sono incluse nel regolamento, così come le auto elettriche che pesano almeno 2 tonnellate. Ciò ha generato polemiche poiché diversi modelli di auto elettriche, spesso promossi dallo stesso comune come soluzioni ecologiche, superano il limite di peso e saranno soggetti alle stesse tariffe elevate.
Un altro punto controverso riguarda la definizione stessa dei veicoli interessati. Le autorità municipali, sul sito web dedicato alla misura, descrivono i SUV come “veicoli utilitari sportivi, più grandi e pesanti della media”, ma non esiste una vera definizione normativa che ne specifichi le caratteristiche. Di conseguenza, la soglia del peso è diventata l’unico parametro utilizzato per determinare le nuove tariffe, basate sul rilevamento delle targhe. Questa scelta ha generato proteste, poiché la mancanza di dettagli tecnici può portare a una disparità di trattamento tra i diversi tipi di veicoli.
Il provvedimento, sebbene miri a ridurre l’impatto ambientale e il traffico cittadino, rischia di colpire anche quei veicoli elettrici che dovrebbero essere favoriti per una mobilità più sostenibile, sollevando dubbi sulla sua equità ed efficacia.
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