Si è svolta nella suggestiva cornice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino la presentazione della STUDIOTORINO MONCENISIO, fuoriserie su base Porsche Cayman S (tipo 981) che vedrà la luce su richiesta in un massimo di 19 esemplari numerati.
Ispirata alla celebre Porsche type 904 del 1963 e in continuità con la precedente Rk Coupé di STUDIOTORINO del 2006, la MONCENISIO si rivolge a un selezionatissimo numero di clienti, desiderosi di trasformare la loro Porsche Cayman S in un’auto ancor più esclusiva e ricercata. Il valore della trasformazione in fuoriserie è di 145.000 Euro, al quale va aggiunto l’invio a Torino dell’automobile già targata da parte del suo proprietario. Una somma ragguardevole, dietro alla quale si nascondono i lavori manuali della modellazione di stile, della sellatura per interni, della verniciatura della carrozzeria, eseguiti con i più tradizionali metodi della scuola torinese.
A suggellare il tutto la matita dell’architetto Daniele Gaglione, designer di fama (suoi gli esterni della splendida Alfa Romeo 8C Competizione, ‘Car Design of the Year 2006 – Production’) e firmatario del disegno ‘MONCENISIO‘. A margine della presentazione ci siamo rivolti proprio a lui per una breve chiacchierata, della quale di seguito vi riportiamo qualche passaggio.
“La MONCENISIO segue le orme della Rk Coupé: non vuole trovare direzioni nuove, ma confermare quello che è una STUDIOTORINO, sia nella forma sia nella modellazione. Alla base ci sono due generazioni di Cayman (987 e 981) molto differenti, non soltanto nella volumetria ma anche nei trattamenti formali; questo ci ha richiesto di coniugare i contenuti stilistici della Rk allo stile di oggi della Cayman. Noi, infatti, non vogliamo alterare o modificare il DNA della vettura di serie, ma cercare di darne una personale interpretazione, nel rispetto di quello che è il carattere delle Porsche“.
“La nuova Cayman ha dei trattamenti formali meno morbidi e un pochino più segnati negli archi ruota – vediamo, ad esempio, la presenza di teorici che in precedenza non c’erano. La macchina ha una volumetria più importante rispetto alla precedente, e sulla MONCENISIO lo sbalzo anteriore e posteriore crescono di qualche mm, così da avere una silhouette ancora più atletica. Abbiamo enfatizzato quest’aspetto creando una pianta che spezza sui tre quarti, sia all’anteriore sia al posteriore, in grado di esaltare la sportività della vettura“.
“Questa pianta tecnica, trapezoidale, si ripete nel labbro anteriore e nel portellone, particolare che abbiamo trattato in maniera più incisiva rispetto al passato. Nella Rk Coupé la sezione del portellone aveva delle forme più morbide; nella MONCENISIO, invece, abbiamo cercato di evidenziare queste linee spezzate, che permettono di leggere maggiormente il riflesso e di esaltare la tridimensionalità del modellato. Anche sul paraurti posteriore e sullo spoiler ritroviamo questo stesso concetto grafico e volumetrico: lo abbiamo distribuito su tutte le superfici da noi rivisitate. Le piante che spezzano sul tre quarti enfatizzano, infatti, la larghezza della vettura: così, pur non toccando la volumetria del parafango, la sensazione è di avere una macchina molto più muscolosa rispetto alla Cayman di serie. Anche il portellone contribuisce a dare questa spinta verso le ruote, con il montante che, in assenza della luce laterale, si appoggia e spinge verso il basso“.
“Gli interventi che vediamo sui paraurti, sui brancardi e sul baule hanno anche uno studio funzionale alla meccanica, come si vede per l’ingresso aria laterale e frontale. Rispetto alla Rk Coupé, che aveva un motore elaborato da Alois Ruf, la MONCENISIO mantiene la meccanica originale della Cayman S, così da rendere più gestibile e affidabile l’utilizzo della vettura. Al cliente STUDIOTORINO sarà, infatti, sufficiente presentarsi con la propria MONCENISIO presso un qualsiasi centro assistenza Porsche per eseguire gli interventi di manutenzione programmata“.
“Al di là dei contenuti estetici e dello stile, poi, la MONCENISIO nasconde una particolare preparazione delle superfici, propedeutica alla verniciatura, e un tipo di sellatura molto ricercata. L’obiettivo è di enfatizzare le competenze torinesi su una griffe come STUDIOTORINO: è un’esaltazione del Made in Turin, a partire dal disegno e fino ad arrivare al prodotto finito“.
“Possiamo dire, in conclusione, che dietro la fuoriserie STUDIOTORINO MONCENISIO c’è tutta una ricerca che contribuisce a esaltare quello che, secondo Alfredo Stola, è una Porsche nel senso più autentico: nulla è dato al caso, tutto è finalizzato a ottenere il perfetto equilibrio tra forma e funzione. Anche le grafiche presenti sul muscolo non sono solo un capriccio di stile, ma riprendono le pinne utilizzate in passato nelle competizioni endurance per riconoscere a distanza la vettura in gara e il pilota alla guida. Secondo il principio della STUDIOTORINO il cliente si deve sentire esclusivo in tutto: esclusivo nel possedere una vettura destinata a pochissimi, ed esclusivo nel conoscere tutti i preziosissimi aneddoti che hanno portato alla realizzazione della stessa. Una firma per pochi non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e concettuale“.