La spettacolare presentazione del 1961, l’inizio di una leggenda: il lancio della Jaguar E-Type è un evento che cambia la storia dell’automobile. E che l’ultimo numero de La Manovella – rivista dell’Automotoclub Storico Italiano che, come l’iconica vettura inglese, compie anche lei 60 anni – ricostruisce nel dettaglio.
Già, perché il debutto della Jaguar E-Type è il frutto di anni e anni di evoluzione stilistica e tecnica per lo più in ambito sportivo, in quanto, come per i cavalli, è più che mai valido il detto: la corsa migliora la razza. La genesi dello sviluppo appare oggi, alla luce degli esiti del successo che conosciamo, incredibilmente affascinante.
Ecco un estratto del servizio de La Manovella a cura di Massimo Carrozzo, componente della Commissione Cultura ASI.
È appena tramontato il sole e una fitta e densa nebbia sta calando sulla campagna di Coventry. È il 14 marzo 1961. Dallo stabilimento Jaguar di Brown Lane esce lentamente un elegante prototipo di vettura coupé, color grigio canna di fucile metallizzato (“Opalescent Gunmetal”), di quella che sarebbe diventata una delle vetture più affascinanti che il mondo avesse mai conosciuto. Alla guida un dirigente della Casa.
L’obiettivo è raggiungere Ginevra, in Svizzera, entro le 12.00 del giorno successivo. Bisogna arrivare a Dover entro mezzanotte per potersi imbarcare per Calais in tempo. La nebbia, la strada, che non è affatto comoda e sicura, e il dover tenere l’andatura più sostenuta possibile, rappresentano un rischio enorme. La mattina dopo, il tempo passa lentamente per Sir Williams Lyons, patron della Jaguar, intanto giunto a Ginevra in treno, il quale sa che l’auto ha ormai attraversato la Francia ma è comunque impaziente: sarebbe bastato il più piccolo inconveniente, come quelli che hanno causato la partenza in ritardo da Coventry, per determinare un vero e proprio disastro. Un folto gruppo di giornalisti della stampa specializzata, che si trovano a Ginevra per il celebre Salone, sono invitati per le ore 12.00 presso il Parc des Eaux Vives (il parco comunale della città), per una presentazione esclusiva in anteprima.
Sono le 11.40 del 15 marzo quando la vettura arriva a Ginevra, presso la Concessionaria Jaguar di Marcel Fleury. Non c’era più tempo. Gli addetti le saltano addosso ancor prima che questa si fermi. Pulire in fretta. Lucidare. Verificare i livelli dei liquidi e rabboccare.
L’auto, con la targa 9600 HP, si presenta al Parco Comunale di Ginevra alle 12.20, quando la suspence dei giornalisti è al massimo e la tensione di Williams Lyons ormai alle stelle. Bob Berry, direttore delle Pubbliche Relazione della Casa di Coventry, riferisce di aver rischiato la vita durante quel viaggio avendo spesso portato la vettura a sfiorare le 150 miglia orarie (240 Km/h), velocità, che sulle strade di allora (ma anche su quelle di oggi) sembrano impossibili. Taluni giornalisti intenti a fare foto, sono costretti, talvolta, a lasciare la macchina fotografica per applaudire: è una delle vetture più belle che abbiano mai visto. Alle ore 12.40 ecco l’altra sorpresa: il secondo modello, spider, con targa 77 RW, di colore rosso (“Carmen Red”).
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