Alfa Romeo, un marchio capace di suscitare il rispetto per l’industria automobilistica italiana sin dal 1910. Un marchio che ha sfornato modelli in grado di conquistare i cuori degli appassionati di tutto il mondo, forte di una storia fatta di auto incredibilmente seducenti nell’estetica e nel carattere quando messe a tu per tu con l’asfalto.
Corse, vittorie, sconfitte, cambiamenti e sfide hanno portato il Biscione a dar la vita anche a questi dieci modelli che stanno acquisendo un valore sempre crescente, come si addice alle youngtimer o alle instant classic. Vi proponiamo quindi una lista di vetture che, se avete la possibilità e la voglia di acquistare una bella Alfa usata, dovete assolutamente considerare.
Conosciuta come duetto, la Spider è una di quelle auto che si associa automaticamente al suo marchio. Elegante e vanitosa come poche vetture al mondo, la Alfa Romeo Spider è stata prodotta dal 1966 al 1994. Una vettura che per il suo look classico e l’importanza e la fama acquistata nella sua storia vede crescere l’interesse dei collezionisti e con esso il suo valore, mediamente sui 23.000 euro. Per gli esemplari più moderni (anche con marmitta catalitica) il prezzo è più accessibile, mentre la prima serie supera con grande facilità i 30.000 euro (per un esemplare tenuto bene).
E’ una delle Alfa moderne più soddisfacenti per chi crede nel blasone di Alfa Romeo e nella sua capacità di costruire sportive belle da guidare. Prodotta dal 2013 al 2021, fuori è una delle auto più facilmente riconoscibili ed affascinanti dell’ultimo decennio, dentro ospita un 1.8 4 cilindri posteriore-centrale da 241 CV e 350 Nm (a 1.700 rpm), ma, per riuscito che sia, non è il vero putno di forza della 4C. Questo tiolo spetta all’handling eccezionale ottenuto da un peso a secco tra i 900 e i 1050 kg e dalla trazione posteriore (ritorno alle origini dopo l’ultimo modello a goderne: la 75). Il prezzo per un esemplare usato ha già superato di slancio quello del listino originario, con una media di 85.000 euro.
Gran Turismo Veloce, una vettura disegnata dal centro stile Pininfarina che ha realizzato una linea irresistibile e originale, capace di coniugare la spigolosità delle ultime generazioni di Alfa (1995-2004) e le curve delle sue coetanee.
La versione più interessante è quella con il V6 Busso da 202 CV, il cui prezzo medio ondeggia intorno ai 29.000 euro per un esemplare ben conservato, ma con qualche km, ma è possibile strappare buoni affari anche con la GTV 4 cilindri (benzina) da 150 CV, nettamente meno onerosa (anche per manutenzione).
Meravigliosamente anni 80’, la Alfa 75 debuttò nel 1985 e finì la sua carriera nel ’93. E’ stata l’ultima Alfa posteriore fino al 2013, fino al debutto della 4C (escludendo vetture particolarmente rare come SZ e 8C). Il nome deriva dall’anniversario di Alfa Romeo (75 anni nel 1985), il suo arrivo salvò il marchio di Arese in un momento di decisa difficoltà economico-finanziaria, conquistando numerosissimi clienti con una linea elegante, sobria e senza troppe pretese, ma soprattutto con una guidabilità con la G maiuscola e con motori grintosi, il cui non plus ultra è il 3.0 V6, come si addice ad un’Alfa.
Il prezzo medio per la 75 è di 14.000 euro, destinato a superare i 20.000 euro per le V6.
Non sembra una vettura del ’97 (anno di inizio produzione), la 156 è decisamente invecchiata bene esteticamente parlando. Pur essendo un’Alfa a trazione anteriore, e quindi fondamentalmente rinnegata dai puristi (che dimostrano una discreta miopia), il set-up è realizzato con l’assetto della Lancia delta Integrale da Rally collegato al pianale leggero della Tipo dell’epoca, con il risultato di regalare una dinamica di prim’ordine per far rendere al massimo le prestazioni offerte dalle motorizzazioni, tra le quali brilla un 3.7 V6 delle declinazioni GTA, GTAm, GTA Autodelta, in grado di erogare dai 300 ai 400 CV (a seconda della versione).
Lato prezzi le 156 con motorizzazioni per comuni mortali sono decisamente abbordabili, nell’ordine dei 6.000 euro per esemplari mediamente ben tenuti, mentre per le sportive il valore schizza oltre i 30.000 euro solo che per la GTA.
Nel collezionismo c’è spazio anche per quelle vetture che, sulle prime, non brillarono per il loro successo commerciale. Il peso è il suo tallone d’Achille, un flagello in grado di colpire duramente una vettura dalla linea estremamente sportiva (ed elegante), ma non appagante da guidare come ci si aspetterebbe. Un peccato, visto che anche questa volta, aprendo il cofano, ci si potrebbe imbattere in un V6 Busso, motore che, come avrete capito, ha fatto la storia del Biscione.
Quanto si spende in media per una Brera? 11.000 euro per una vettura di allestimento intermedio, circa 5.000 di più se si valuta un V6 non troppo ben conservato. Le edizioni speciali volano oltre i 25.000.
Flashback anni ’80, la Alfa 33, classe 1983-95, è una di quelle Alfa che hanno totalizzato interessanti volumi commerciali, ma che stanno scomparendo ad una velocità proporzionale al loro successo. Disponibile con carrozzeria station-wagon o berlina e pure con trazione integrale, è caratterizzata dalla presenza, sotto al cofano, di un propulsore boxer (1.5 4 cilindri contrapposti) da 95 CV.
Non si tratta di una vetture troppo onerosa da acquistare, ma occorre prestare attenzione al mantenimento, anche perché i motori a cilindri contrapposti non sono facili da riparare. Il prezzo medio si aggira intorno ai 6.000 euro, ma è meglio spendere 2 o 3.000 euro in più per vetture meglio conservate.
Tra le più economiche della lista c’è la Alfa Romeo 145, disegnata da Chris Bangle è una compatta a tre porte estremamente spaziosa nel suo vano di carico. Dalla Alfa 33 ereditò il boxer da 95 CV, ma la gamma motori venne ampliata anche con il 2.0 twinspark che venne montato anche sulla GTV, sua coetanea (la 145 venne prodotta dal 1994 al 2001).
La 145 costa poco, mediamente il prezzo è di 3.000 euro, ma come detto meglio spendere un po’ di più ed ottenere una maggior affidabilità, dipende se il vostro obbiettivo è il collezionismo, l’investimento o il restauro.
Se ne vedono poche oggi, ma se ne vedevano poche anche negli anni tra il 1998 e il 2007. Il numero di esemplari venduti non raggiunge quota 100.000, ma è la scarsità ad aumentare il valore nel mercato dell’usato.
Seppur meno anticonformista delle altre Alfa, quest’ammiraglia porta bene i suoi anni, ma ancora non si può dire altrettanto del suo valore. Con circa 5.000 euro si può acquistare una 166 mediamente ben conservata. Il fascino delle tre volumi, d’altro canto, non è apprezzato da tutti, come la trazione anteriore su un’Alfa Romeo.
Rispetto alla 166 la musica cambia con la Montreal, l’alfa più costosa ed esclusiva di questa lista, oltre ad essere una delle più belle di sempre. Davanti ad un’Alfa Romeo di questo calibro c’è da fare come Enzo Ferrari e togliersi il cappello.
Dal 1970 al 1977 questa vettura vide la luce per celebrare il centenario della Federazione Canadese, evento per cui fu organizzata l’esposizione universale di Montreal. I canadesi stessi chiesero ad Alfa di realizzare la “massima aspirazione raggiungibile dall’uomo in fatto di automobili” La vettura stradale quindi stupì con un design aggressivo, elegante e sportivo allo stesso tempo, una cornice ideale per un 2.6 V8 da 230 CV a muovere 1.330 kg di auto.
L’altezza da terra piuttosto elevata creava qualche fenomeno di rollio più marcato dell’aspettativa, comunque sapientemente mitigato da una messa a punto efficace anche per la gestione di una vettura a trazione posteriore.
Il vero problema di questa vettura, per chi vuole acquistarla, è trovarla. Furono prodotti meno di 4.000 esemplari. La rarità di una supercar ha portato la Montreal a superare il prezzo medio di 85.000 euro.
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