Angelo Petrucci
Volkswagen sta pianificando un piano di austerità che include la sospensione della garanzia del lavoro per circa 110.000 dipendenti in Germania e una significativa riduzione dei costi del personale. Il brand teutonico, sotto la guida del CEO Oliver Blume, ha annunciato un pacchetto di misure senza precedenti per affrontare il peggioramento del contesto economico e la crescente concorrenza. Il piano di risparmio, che potrebbe portare alla chiusura di impianti di produzione, è stimato intorno ai 5 miliardi di euro.
Nuovo piano industriale di Volkswagen: arrivano i tagli
Volkswagen sta preparando un piano di austerità che prevede la sospensione della garanzia del lavoro per circa 110.000 dipendenti in Germania. La decisione, presa sotto la guida del CEO Oliver Blume, punta a ridurre significativamente i costi del personale, suscitando preoccupazioni tra i lavoratori.
Queste misure, definite da un insider come un pacchetto senza precedenti da decenni in Volkswagen, potrebbero destabilizzare gli accordi esistenti riguardanti la sicurezza del lavoro e gli stabilimenti tedeschi. Il piano, infatti, mette a rischio la stabilità occupazionale in un contesto economico in rapido deterioramento, aggravato dalla crescente concorrenza di nuovi fornitori in Europa, che sta minacciando la competitività dell’azienda, soprattutto in Germania.
Blume ha spiegato che il peggioramento della situazione economica, unito alla pressione competitiva, ha reso necessario un piano di risparmio di circa 5 miliardi di euro. Volkswagen ha avvertito che, senza interventi tempestivi, non si possono escludere la chiusura di impianti di produzione di veicoli e componenti. Questa prospettiva solleva timori per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie, mentre l’azienda cerca di mantenere la sua posizione nel mercato automobilistico europeo.
Fonte: Bild.de
