Nel momento in cui tutti parlano di downsizing, il gruppo tedesco, per una volta, va contro corrente con la Volkswagen Polo GTI equipaggiata con il turbo da 1,8 litri da 192 CV. Arrivata ora alla sesta generazione, noi vogliamo parlarvi per l’ultima volta della versione precedente GTI, erede della Polo G40, capostipite della famiglia di compatte sportive e potenti nata nel 1985. Con trent’anni di storia la Polo dall’anima sportiva cresce nelle prestazioni con un aumento di ben 12 CV rispetto alla precedente, motorizzata con il 1.4TSI.
La piccola pepata di Wolfsburg non passa di certo inosservata: il look dinamico e sportivo è sottolineato dai paraurti esclusivi, dagli elementi caratteristici tipicamente GTI come gli inserti rossi nella calandra, dai listelli sottoporta pronunciati e dallo spoiler posteriore specifico GTI. Può essere dotata a richiesta di fari con tecnologia LED per anabbaglianti, abbaglianti e luci di marcia diurne. Invariata la scelta per la caratteristica struttura a nido d’ape della calandra, struttura che viene ripresa anche per la griglia della presa d’aria inferiore di nuova concezione ora più notevolmente più grande e corredata da spoiler e da uno splitter. Un ulteriore tocco di sportività è dato dai nuovi cerchi in lega leggera in design GTI montanti pneumatici 215/40, dalle pinze dei freni rosse, sempre di serie.
Concludono il lotto i gruppi ottici posteriori di colore rosso scuro, il diffusore nero zigrinato e il terminale di scarico doppio cromato. A differenza di altre rivali però non eccede nel design, nelle sagomature sportive ed aperture “aerodinamiche”. Insomma, se non fosse per il colore vistoso e i cerchi maggiorati non si distinguerebbe da una versione “ordinaria” della Polo.
Il colore rosso che contraddistingue i modelli GTI caratterizza anche i dettagli dell’abitacolo sportivo. Il volante sportivo rivestito in pelle che ricorda quello della Golf GTI e vanta cuciture in contrasto rosse, al pari delle leve del cambio e del freno a mano. Lo stesso vale per i tappetini incorniciati dai bordini rossi. Il guidatore e il passeggero anteriore prendono posto su sedili sportivi, dal rivestimento scozzese di rito, regolabili in altezza e riscaldabili.
L’equipaggiamento di serie è stato arricchito, tra l’altro, di sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore, indicatore multifunzione Plus, sistema di infotainment Composition Touch molto avanzato con display capacitivo e sistema di assistenza al parcheggio.
Se all’esterno le superfici di carrozzeria sono assemblate con una cura davvero sopra le righe, lo stesso giudizio vale anche per l’abitacolo. Saliti a bordo si fa subito caso all’ottima qualità delle plastiche, alle curate rifiniture e all’attenta scelta dei materiali che per nulla fanno rimpiangere macchine di categoria superiore. Semmai è l’originalità a mancare, troppo poco contrasto cromatico e troppi pochi guizzi di stile, un peccato. Piace il Climatronic automatico monozona: una volta impostato lo si dimentica. Così come è ampia l’accessibilità, anche per via delle 5 porte, per nulla esagerate anche nella sportiva GTI.
Capiente anche il bagagliaio, che può essere comodamente diviso con un pannello che crea un doppio fondo, ma che può essere abbassato per garantire una volumetria massima di 280 litri (non nel nostro esemplare per via del ruotino di scorta), incrementabile fino a 952 abbattendo gli schienali posteriori.
Alla guida del 1.8 TSI: cilindrata su, consumi giù
Grazie al passaggio al 1,8 TSI da 192 CV e 320 Nm, in luogo del precedente 1,4 TSI da 180 CV e 250 Nm, la nuova Polo GTI è ancora più fulminea nello scatto, complice il peso ridotto e il ben noto DSG la spinta è poderosa. Anche numeri alla mano si rimane stupiti: raggiunge una velocità massima di 236 km/h ed accelera da 0 a 100 Km/h in 6,7 secondi. Prestazioni che le permettono di avvicinarsi molto alla Polo R WRC di qualche anno fa. Sicuramente i puristi storceranno il naso per il sound, che al netto di qualche scoppio sommesso in cambiata Sport, rimane molto discreto.
Per il cambio solo lodi lato performance e sportività, ma anche tre piccole imperfezioni: la dolcezza viene meno in utilizzo cittadino o tranquillo, la cambiata automatica al sopraggiungere del fuorigiri (un comportamento non da sportiva di razza, ma una logica di settaggio conservativa, che possiamo concedere visto trattasi di segmento B) e la leva del sequenziale progettata per andare contro i criteri base della biomeccanica: in scalata si va indietro e in salita in avanti.
Sul fronte dell’efficienza la Volkswagen Polo GTI vanta consumi molto buoni per la categoria noi abbiamo registrato una media di 13,5 km/l nell’utilizzo misto e vista la cavalleria si può quasi gridare al miracolo. Il merito è anche del DSG, e lo si nota specie in autostrada dove a 130 orari il doppia frizione fa sonnecchiare il motore a soli 2.500 giri, bene l’autonomia con quasi 650 km tra le soste per il pieno. Bene anche in città, ma se spremiamo tutti i 192 cavalli dell’auto ovviamente il serbatoio di 45 litri finisce presto, con medie di soli 6 km/l.
Per fortuna l’esubero di potenza viene tenuto a bada, in parte, da una trazione anteriore con differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+, dal controllo elettronico della stabilità (ESC), da un telaio sportivo e da sospensioni tarate appositamente. Siamo però a sprecar fiato se vogliamo ricordare che un autobloccante meccanico era ben gradito, come sempre su queste potenze a trazione anteriore.
Disponibile a richiesta come optional, e presente sul nostro modello, c’è lo Sport Performance Kit con Assetto Sport Select e ammortizzatori regolabili elettricamente: premendo il tasto Sport (posizionato nella parte superiore della consolle centrale) il guidatore attiva una valvola di comando elettromeccanica presente negli ammortizzatori per passare dalla taratura base a una più rigida di tipo sportivo. La differenza è ben visibile: se in “Normal” la Polo digerisce la maggior parte di sconnessioni urbane, in “Sport” saltella e sembra un auto da corsa per rigidezza di assetto. Bella chicca, la consigliamo per avere un doppio volto: Gran Turismo o Spacca Ossa.
Rispetto ai modelli meno potenti della Polo, la carrozzeria della GTI è stata abbassata di 15 mm, grazie a molle progettate ad hoc. Gli ingegneri che si sono occupati dell’assetto sono riusciti a ridurre al minimo la tendenza al rollio della Polo GTI, assicurando la massima agilità e precisione di guida. Questo è dovuto, tra l’altro, a una barra antirollio più robusta sull’asse anteriore. Tra le curve la Polo si muove facile e precisa, con un’ottima agilità ed assenza di sottosterzo, se non al limite. La sicurezza di marcia è elevata: insomma tra le curve strappa sempre un sorriso, senza esser però la più pistaiola del lotto di competirors.
La Volkswagen Polo GTI è equipaggiata con uno sterzo elettromeccanico i cui diagrammi caratteristici sono stati rielaborati. Il sistema compatto è stato integrato direttamente nel piantone. La Volkswagen Polo GTI è caratterizzata da una risposta particolarmente precisa e agile e da un ottimo isolamento dalle irregolarità del fondo stradale, ma per noi pecca di eccessiva demoltiplicazione: in un percorso misto stretto occorre sempre cambiare presa delle mani al volante, il che fa perdere di velocità di manovra e precisione, anche verso i piccoli paddle solidali alla corona.
La Polo GTI è dotata inoltre di un potente impianto frenante: sulle ruote anteriori vengono impiegati dischi freno autoventilanti dal diametro di 310 mm, mentre sull’asse posteriore sono impiegati dischi dal diametro di 230 mm. Il mordente c’è, la modulabilità meno: alla minima pressione, si ha un aumento troppo repentino della pressione frenante. Solo questione di abitudine.
Indipendentemente dalla modalità di guida la vettura è dotata di tre settaggi dei controlli elettronici. Il funzionamento può essere adattato all’impiego sportivo o su circuiti selezionando la modalità ESC Sport, oppure solo traction control OFF. La sicurezza a bordo della Volkswagen Polo GTI viene ulteriormente migliorata grazie alla frenata anti collisione multipla e al sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore, entrambi di serie. In ultimo la pressione degli pneumatici è monitorata da un apposito indicatore (RKA), montato di serie.
La Volkswagen Polo GTI è in vendita a partire da 24.500€. Sul nostro modello erano disponibili Android Auto e Apple Car Play, il navigatore, Discover Media, il Climatronic, il volante multifunzionale in pelle con comandi per il cambio DSG, l’assetto sportivo regolabile, i fari LED, la rear view camera e i retrovisori ripiegabili automaticamente. Per un totale di oltre 28mila Euro.
Al livello delle migliori Hot Hatch del segmento B, che possono godere di una trentina di cavalli aggiuntivi (circa 220), ma di molta meno cura per materiali ed assemblaggi interni. Inoltre, VW offre la scelta di optare per il classico cambio manuale a 6 rapporti, pià maschio, oppure per il sofisticato e velocissimo cambio automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti.
La concorrenza nel segmento B è abbastanza folta, dalla Renault Clio RS, alla SEAT Ibiza CUPRA, passando per Ford Fiesta ST, Alfa Romeo MiTo QV, DS 3 Performance, Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport e la Opel Corsa OPC.
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