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Volkswagen Golf GTE 2020: caratteristiche, motore, esterni e interni

Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo avervi introdotto le caratteristiche principali di nuove Golf 8 nelle versioni GTI e GTD, spazio alla Golf GTE 2020 plug-in hybrid, seconda generazione dell’ibrida Golf. Tutte e tre, dopo queste prime informazioni, sono attese al debutto statico presso il Salone di Ginevra 2020. 

Volkswagen l’ha subito rinominata la sportiva elettrificata e ne ha ben ragione. Ora la Golf GTE ha la stessa potenza della Golf GTI, ben 245 CV, e la sua batteria ha ricevuto un upgrade che le ha permesso di aumentare del 50% la sua capacità (13 kWh), potendo così percorrere fino a 60 km in elettrico.

Il sistema di propulsione ibrida plug-in di nuova Golf GTE 2020 è inoltre stato calibrato per effettuare sempre l’accensione del veicolo in modalità elettrica, quindi a emissioni zero, mentre la centralina di controllo della GTE prende in considerazione anche i dati del GPS così da gestire la propulsione ibrida nel migliore dei modi. 

Evoluto anche il Travel Assist di GTE che supporta il guidatore, sempre leggendo i dati GPS, intervenendo su sterzo, accelerazioni e frenate: una guida autonoma di secondo livello attiva fino a 210 km/h. 

Altri tratti caratteristici della nuova Golf ibrida plug-in ad alte prestazioni si ritrovano nell’estetica del modello. Rispetto al doppio scarico su un unico lato e al doppio terminale con gli scarichi ai lati, rispettivamente su Golf GTD e Golf GTI, la GTE 2020 non presenta terminali o, per meglio dire, li nasconde al di sotto del paraurti, così da mettere su strada un paraurti estremamente pulito e simbolico della natura green del propulsore dove compare però un elemento cromato a tutta larghezza. 

Sempre esteticamente va ricercata poi, sul frontale, la presenza dell’elemento grafico trasversale che è di colore blu per la GTE e va a unire i due gruppi ottici a LED di nuovo disegno. I cerchi sono di serie da 17” ma possono essere richiesti anche da 18”: sotto il cerchio si nota la pinza freno di colore rosso, comune ai nuovi modelli GTI, GTD e GTE.

All’interno, invece, il Digital Cockpit da 10,25” e l’infotainment da 10” optional che hanno fatto una grande passo in avanti sull’ottava generazione di Golf 8 presentano indicatori specifici, come ad esempio quello dell’efficienza del sistema e dell’autonomia delle batterie. Nuovo è il volante multifunzione rivestito in pelle con comandi touch e tasto Travel Assist integrato, che consente di guidare i modelli Golf sportivi in modalità assistita fino a 210 km/h. 

Sono state mantenute le tre razze color argento ma, sulla Golf GTE 2020, le modanature sono di colore blu, stesso colore ripreso dalle cuciture del classico tessuto con fantasia a quadretti, rinominato Scalepaper, che mantiene una fantasia di base in grigio-nero.

Il motore di nuova Volkswagen Golf GTE 2020

La propulsione ibrida plug-in della Golf GTE si compone essenzialmente di un motore turbo benzina TSI da 1,4 litri con una potenza di 150 CV, di un modulo ibrido con motore elettrico-alternatore da 115 CV (85 kW) e di un cambio DSG a 6 rapporti specifico per il funzionamento ibrido del propulsore, nonché di una nuova batteria agli ioni di litio. Il sistema combinato sviluppa una potenza massima di 245 CV e una coppia massima di 400 Nm. Rispetto al modello precedente, è stata nettamente incrementata l’autonomia esclusivamente elettrica, che oggi raggiunge circa 60 km. Il valore aggiunto in termini di autonomia è stato ottenuto dagli ingegneri Volkswagen grazie a un miglioramento dell’aerodinamica della Golf e alla capacità della batteria, cresciuta del 50%, fino agli attuali 13 kWh. Volkswagen non ha, per ora, comunicato ulteriori dati circa i tempi di ricarica.

Come la GTD, anche la nuova Golf GTE accelera da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi e la velocità massima supera i 225 km/h, mentre in modalità esclusivamente elettrica quest’ultima è pari a 130 km/h. In modalità Hybrid, mediante tre simboli visualizzati sullo schermo del sistema di infotainment, il guidatore ha la possibilità di mantenere invariato il livello di carica della batteria (utilizzando il segno dell’uguale =) oppure di aumentarlo (freccia verso l’alto ∧) o di ridurlo fino a un minimo predefinito (freccia verso il basso ∨).

In tal modo, anche alla fine di un lungo viaggio, è possibile raggiungere il luogo di destinazione, per esempio in un centro urbano, in modalità esclusivamente elettrica, ossia a emissioni zero. Per assicurare che, giunti a destinazione, la batteria abbia il contenuto di energia desiderato, con la guida a destinazione del sistema di navigazione attiva, il sistema di gestione della batteria prende in considerazione (proattivamente) anche i dati delle strade e i dati topografici. L’utilizzo della batteria viene così adeguato in base al percorso, al fine di raggiungere l’autonomia elettrica ottimale.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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