Sarà che oggi compie 33 anni, sarà che non sa, o forse sì, cosa farà nel futuro, ma, intanto, Vettel ha tirato due frecciate alla sua ormai ex Scuderia, di quelle che fanno pensare.
Si sa, il 12 maggio scorso Ferrari annunciava la fine del rapporto con Vettel, una storia (d’amore?) iniziata nel 2015 e sì condita da vittorie ma in calando fin dalla stagione 2018, prima ancora che Leclerc iniziasse a mettergli il bastone tra le ruote.
Per la ripresa ufficiale della stagione, i pochi microfoni degli addetti ai lavori ammessi in circuito erano tutti per lui. In tanti pensavano che fosse stato Vettel a rifiutare un rinnovo del contratto al ribasso, ma evidentemente non è andata così: “È stata ovviamente una sorpresa per me quando ho ricevuto la chiamata da Mattia, quando mi ha detto che il team non aveva intenzione di continuare. Non siamo mai entrati in possibili discussioni, non c’è stata mai un’offerta sul tavolo e quindi non c’era nessun punto critico“.
Emerge, quindi, che la Ferrari e Mattia Binotto, che dirige la Gestione Sportiva, non si sia mai esposta direttamente con il n.5 offrendogli un rinnovo del contratto, preferendo bloccare le trattative, far scadere il contratto in essere, rinnovato nel 2017 a scadenza triennale, e scegliere Carlos Sainz Jr. per il futuro.
Un sassolino, anche due, dalle scarpe, segno che qualcosa si era già rotto tra Vettel e la Ferrari, e non certo l’altro ieri. E il futuro? “Al momento non ho avviato alcuna discussione. In prospettiva ovviamente voglio assicurarmi di prendere la decisione giusta per me e per il mio futuro. Penso di avere una natura molto competitiva. Ho realizzato molto in questo sport e sono motivato e disposto ad ottenere di più. Per farlo, penso, ho bisogno del pacchetto giusto e delle persone giuste intorno a me. Quindi è quello che sto cercando al momento. Se dovesse presentarsi la giusta opportunità, allora penso che sia abbastanza chiaro quello che farò. In caso contrario, probabilmente dovrò cercare qualcos’altro”.