Una Jaguar XJ220 del 1993 è entrata a far parte della serie di lotti in vendita all’asta indetta da RM Sotheby’s “The Elkhart Collection”, che si terrà i prossimi 23 e 24 ottobre 2020.
La nota casa d’aste RM Sotheby’s ha messo all’asta una bellissima Jaguar XJ220 del ‘93. Si tratta di una delle vetture più veloci di quei tempi e questo lotto conta solo 6.822 km. Prezzi? Si stimano cifre tra i 400.000 e i 500.000 dollari. Briciole insomma!
Pare che la Jaguar XJ220 ottenne il record di auto sportiva di produzione più veloce di quel periodo, con i suoi modesti 350 km/h. Il progetto della XJ220 nacque volontariamente da alcuni dipendenti della Jaguar che avevano fondato un loro gruppo: “The Saturday Club”, per via del fatto che lavorarono diverse ore al progetto al di fuori dell’orario lavorativo.
Nel 1980, il capo ingegnere Jaguar, Jim Randle (facente parte del gruppo) iniziò a lavorare su ciò che egli vedeva come un’auto in grado di battere la concorrenza, diventata poi negli anni nomi come la Ferrari F40 o la Porsche 959. I direttori della Jaguar videro il progetto e ne rimasero colpiti, tanto da commissionare la realizzazione di un prototipo in vista del British Motor Show del 1988.
Partendo dalla XJ13, una leggera vettura a due posti con un potente motore V12, Randle ampliò l’idea e pensò bene di ripartire la trazione su tutte le ruote, per una maggiore aderenza e una migliore manegevolezza. Il nome XJ220 fu assegnato per ricordare l’allora considerevole velocità massima di 354 km/h, ovvero 220 mph.
Nell’arco del 1994 vennero prodotti meno di 300 esemplari della Jaguar XJ220; il programma venne poi cancellato a seguito del collasso del mercato delle supercar. Le sue linee sublimi e il tetto basso della XJ220, tuttavia, sono rimaste a lungo nel cuore degli amanti delle supercar e, tutt’oggi, rimane una delle vetture più amate di tutti i tempi del Brand inglese.
Come anticipato, la Jaguar XJ220 messa all’asta, ha percorso poco più di 6.800 km. Con lo chassis n° 220686, questa XJ220 è ideale per essere esposta ai concorsi d’eleganza o alle esibizioni di supercar, o più semplicemente per essere ammirata all’interno di una collezione privata.
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