Avete presente cosa può fare la Totem Automobili quando mette sotto i ferri un’Alfa Romeo Giulia? La nuova azienda italiana che ha come obiettivo quello di reinterpretare interamente l’Alfa Romeo Giulia GT di un tempo, in versione coupé a tre porte, ed in modalità sia termica che 100% elettrica. Le promesse sono state mantenute a pieno e dopo i numerosi prototipi notati in giro per l’Italia nei mesi passati, ecco finalmente l’auto di serie. Il suo nome non è Giulia, ma Annabel e, come anticipato dai manager del Brand, risulta essere più grande nelle dimensioni, ha un motore completamente nuovo e una dotazione tecnica e tecnologica di assoluto rilievo. L’Annabel è stata presentata al pubblico nei giorni scorsi alla Monterey Car Week, durante l’evento “The Quali”.
Un’Alfa Romeo Giulia 2.0
A dispetto di tutti i prototipi avvistati nel corso dell’anno, l’Annabel, non ha quasi nulla in comune, giusto qualche vite e pochi altri dettagli. La Giulia GT 2.0 di Totem, attenzione però, il nome non significa 2.0 litri di cilindrata ma proprio duepuntozero, risultando infatti tutta nuova ora, a cominciare dal motore. Questo non si tratta nemmeno del 2.9 V6 biturbo Alfa Romeo di Giulia e Stelvio Quadrifoglio, ma è stato progettato da zero da un’azienda italiana e dovrebbe essere il sei cilindri a V più leggero al mondo. Con una cilindrata di 2.8 litri, è sempre biturbo ed è in grado di erogare addirittura fino a 600 CV. Il suo nome? Gloria, proprio come quella di Umberto Tozzi.
Annabel è più grande di Giulia
Anche le dimensioni complessive dell’auto, tra l’Alfa Romeo Giulia e l’Annabel sono cambiate rispetto ai modelli, o meglio modellini, che la anticipavano. Si perché la carrozzeria e il telaio è interamente in fibra di carbonio poiché sono stati scalati del 10%, questo significa che le dimensioni generali sono aumentate per renderla fruibile anche nell’uso quotidiano, con spazi interni di assoluto rilievo, proprio come accade nei nuovi restomood. La lunghezza complessiva tocca ora quota 4.27 m e la larghezza 1.86 m, ad aumentare è però anche il passo, che diventa di gran lunga più esteso rispetto all’auto originale degli anni ’60 a cui si ispira, proprio per migliorare la vivibilità interna.
L’obiettivo dell’ideatore di questo speciale restomod, se così possiamo chiamarlo, Riccardo Quaggio, è infatti sempre stato quello di creare un’auto pratica oltre che veloce, da affiancare in garage magari ad altre supercar tanto belle, ma decisamente meno fruibili. Se volete portarvi a casa un’Annabel, il prezzo base risulta essere alquanto esclusivo, poiché è di 460.000 euro, ma la disponibilità di esemplari non è ancora stata resa nota, come non sono state rese note ancora le caratteristiche tecniche dalla futura versione 100% elettrica, ma per questo ci penserà l’azienda italiana in un secondo momento.
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