Alcuni loghi accendono immediatamente la passione, altri rievocano un mito e infiammano i cuori degli appassionati. Peugeot con il ritorno dello storico logo GTi sulla 208 ha riacceso la fiamma sportiva del marchio dando un’erede alla 205 GTi (da noi provata). Una vettura così non poteva non suscitare la nostre attenzioni e per questo abbiamo effettuato un lungo test drive per scoprire se il Leone è tornato a ruggire.
Misure | Versione | Prestazioni |
Prezzo e costi |
Lun/Larg/Alt: 396/174/146 |
Alimentaz: benzina |
0-100 km/h: 6,8 sec |
Base: 22.050€ |
Volume bagagliaio: 285 l |
Cilindrata: 1.6 |
Vel. Max: 230 km/h |
Prova: 23.455€ |
Serbatoio: 50 l |
Cavalli: 200 cv |
Emissioni: 139 CO2 | Garanzia: 2 anni |
Passo: 253 cm |
Cambio: 6 marce |
Cons med: 16.9 km/l |
Bollo: 439.89€ |
La vettura in prova:
Se parliamo di Peugeot 208 GTi, parliamo di una versione già di per sé particolare e caratterizzata con dettagli estetici che la differenziano da una 208 “normale”.
La nostra versione, come tutte le 208 GTi, è dotata del quattro cilindri turbo benzina 1.6 16V THP (sviluppato insieme alla tedesca BMW e montato anche su alcune Mini) da 200CV con una coppia massima di 275 Nm e capace di scattare da e 0-100 km/h in 6,8 secondi.
A differenza di alcune concorrenti, a livello estetico la Peugeot 208 GTi si fa riconoscere, ma con eleganza e in modo non troppo evidente.
L’auto da noi provata è di color Nero Perla (535€), ma è il rosso a fare da filo conduttore tra alcuni particolari come: le pinze dei freni, il profilo inferiore della calandra con griglia a “scacchiera” ed inserti cromati, le lettere che compongono la scritta Peugeot sul portellone e sulla griglia anteriore. Il tutto è accompagnato da tocchi color cromo lucido sulle modanature dei fendinebbia, sul profilo superiore della calandra, sui retrovisori, sul logo GTi posto sul montante posteriore. La carrozzeria della nuova proposta di Peugeot è resa unica anche dalle minigonne e dall’originale tubo di scarico: attraversa l’estrattore paracolpi posteriore nero lucido e finisce nel doppio terminale cromato trapezoidale. Anche all’interno il rosso la fa da padrone caratterizzando alcuni particolari della portiera e tutte le cuciture di sedile, volante e freno a mano.
Alla guida:
Saliti a bordo, come per tutta la gamma 208, bisogna abituarsi all’idea che la posizione di guida sia inusuale, differente, forse è meglio definirla particolare ed unica rispetto a qualsiasi altra vettura in vendita. Come per tutte le novità può piacere come no, a me personalmente è piaciuta molto.
I sedili sono molto avvolgenti, da vera sportiva, chi ha una stazza non troppo smilza può trovarsi compresso, ma sono compromessi che si devono accettare quando si sceglie una sportiva.
L’impostazione di questa 208 GTi non è rude, ma raffinata. L’erogazione è possente, ma dolce e lunga. Il 1.6 spinge con intensità e spinge ancora senza mai dare strattoni. Forse chi ama le sportive che ti strapazzano potrà storcere il naso, ma la Peugeot 208 non nasce con questa vocazione. Anche il sound non è mai troppo invasivo, si fa sentire all’esterno, ma all’interno dell’abitacolo la voce del propulsore non si fa quasi mai sentire. Per un romantico come me questo è un punto debole, ma è l’auto ad essere impostata così. Come detto sopra, l’aspetto è sportiveggiante ma non aggressivo, ed è questa la filosofia dell’auto, tosta e potente, ma senza cattiveria si lascia guidare e non ti guida lei.
Penso che rievocare il mito della 205 GTi, senza dubbi la migliore Hot Hatch di sempre, sia un errore. La 205 e la 208 GTi sono due auto completamente diverse, figlie di epoche differenti e filosofie differenti. La 205 era per certi versi estrema,la 208 invece vuole abbracciare quel nuovo concetto di piccola peste che deve necessariamente strizzare l’occhio alla tecnologia ed alla raffinatezza. Perché ad essere cambiato è il pubblico che si approccia a queste nuove baby bombe. Fateci caso, pensate alla 205 o alla Clio Williams, pensate a chi le voleva possedere o, fortuna sua, le ha possedute. Ora pensate a quanto sia differente la potenziale clientela di una 208 GTi o Clio RS e apprezzerete in pieno le caratteristiche che queste auto offrono.
Su strade la 208 GTI è piacevole da guidare, lo sterzo è molto preciso e i cavalli vengono scaricati bene a terra senza esitazioni. I freni sono belli decisi e la vettura risulta nel suo complesso in perfetta armonia ed equilibrio tra tutti gli elementi. Sempre fluida e regolare.
Volante compatto e curatissimo
Già al tempo del lancio della nuova 208, si è detto di tutto sul cockpit di questa Peugeot. A me personalmente è la parte che mi ha colpito ed affascinato di più dell’auto. Il volante è curatissimo e molto molto bello. Il diametro è ridotto, a suo modo sembra quello di una mono posto da pista, e l’intero volante è rivestito di pelle traforata con impunture a vista di colore rosso, da racing-car. Grazie a queste caratteristiche, si può impugnare il volante con decisione e quando si forza il ritmo questa possibilità trasmette sicurezza a chi guida.
Chi scrive è alto 1,96 m e guida sempre con tutto il sedile abbassato, quindi non ho riscontrato problemi di visibilità della strumentazione collocata al di sopra del volante e non all’interno del semicerchio come per tutte le altre auto. Ad onor del vero, alcuni colleghi delle redazione più bassi hanno lamentato questo problema di visibilità, ovviabile con una seduta più rialzata del sedile.
Prezzo e concorrenti
La Peugeot 208 GTi parte da 22.050€, unico allestimento già ben equipaggiato con i sedili in pelle inclusi nel prezzo. La versione da noi provata costa invece 23.455€ e rispetto alla versione di partenza era equipaggiata con il Pack Rangement (100€) che tra le varie ha anche la leva del cambio cromata, bella da vedere, ma non molto pratica soprattutto dopo aver lasciato l’auto sotto il sole. Presenti anche cerchi in lega da 17″ Carbone Nero Onyx (105€), il Touchscreen 7″ con sistema di navigazione + lettore CD (565€) ed infine i fari fendinebbia con funzione cornering (100€).
Le principali concorrenti sono la Renault Clio RS e la Ford Fiesta ST. La Clio RS (da noi provata) è più cara rispetto alla GTi partendo da 23.500€, con il navigatore di serie, il cambio automatico Edc è colorazioni più accese si differenzia molto dalla Peugeot. La Ford Fiesta ST invece è leggermente meno cara della 208 GTi partendo da 21.500 è esteticamente più sobria rispetto alla rivale Clio e questo la avvicina di più alla 208. La lotta è dura , difficile stabilire una regina.