Mercedes-Benz cala il poker di compatte e allarga la famiglia NGCC (New Generation Compact Cars) con l’introduzione in gamma del primo crossover della Stella, la GLA.
Dopo aver rivoluzionato il trend stilistico della Casa con la Nuova Classe A e aver ricollocato e ampliato la sua offerta nel Segmento C con la Nuova Classe B e CLA, gli ingegneri di Stoccarda lanciano ora la sfida ai crossover di fascia alta, con un’auto che colpisce per lo stile accattivante e l’ottima qualità costruttiva. Quarto dei cinque nuovi modelli compatti Mercedes-Benz – da gennaio a dicembre 2013 ne sono stati consegnati in tutto il mondo ben 371.399 esemplari – la GLA completa l’offerta Mercedes a ruota alta, con l’obiettivo di soddisfare le diverse esigenze di mobilità dei clienti (privati e aziende).
Il design:
Prima rappresentante della categoria crossover, la GLA è un’allrounder con tutto il patrimonio genetico tipico di Mercedes-Benz, ma caratterizzata da un design più giovane e progressista. L’altezza ridotta della parte superiore dell’abitacolo, il corpo vettura rialzato e i grandi passaruota le conferiscono un forte magnetismo.
Il frontale prominente e verticale trasmette alla GLA un’espressione decisa. Le curvature ellittiche danno un taglio sportivo al cofano motore, mentre la griglia con due lamelle sottolinea la larghezza della vettura. Nella vista anteriore colpiscono i fari e le luci diurne a LED. Perfezionate con l’adozione di fibre ottiche a triplice funzione, le luci diurne a LED sono un’icona tra gli elementi di design Mercedes-Benz e conferiscono alla vettura il suo sguardo caratteristico. Una protezione sul paraurti anteriore e i rivestimenti perimetrali in grigio scuro contrastante – utili per proteggere la vettura dai colpi di pietrisco – rafforzano, poi, il carattere offroad della GLA.
Sul retrotreno, le spalle possenti sono poste particolarmente in evidenza dal profilo rientrante del montante posteriore e rilevano a loro volta la larghezza della coda, anche per via delle luci sdoppiate. Il design esprime tensione: impressione accentuata anche dal lunotto convesso e dalla linea arcuata della modanatura cromata tra i due gruppi ottici posteriori. Lungo il rivestimento del paraurti posteriore, infine, spiccano altre citazioni del repertorio crossover, come la protezione del bordo di carico e la protezione antincastro, che può essere color argento, nera lucida o cromata scura.
Il design esterno è ripreso con coerenza dagli interni, caratterizzati da una particolare eleganza formale, dalla scelta di materiali di alta qualità e dalle loro molteplici possibilità di abbinamento. La plancia è costituita da due parti, una superiore e una inferiore, che presentano strutture superficiali di diversa morbidezza al tatto. L’alternanza di geometrie tridimensionali opache e lucide crea a un accattivante gioco di superfici. L’ampia scelta di materiali e i numerosi abbinamenti cromatici disponibili per i rivestimenti dei sedili lasciano spazio a tante possibilità di personalizzazione. Come optional sono inoltre disponibili i sedili sportivi, contraddistinti da una cornice in silver shadow nella parte inferiore dei poggiatesta, che a richiesta può essere illuminata.
Alla guida:
Per coprire i 350 km (A/R) che separano Roma-Fiumicino e Grosseto – giro di boa del nostro itinerario la tenuta Marchesi de’ Frescobaldi – abbiamo scelto la GLA 220 CDI 4MATIC, che con il suo 2.2 litri da 170 CV rappresenta la motorizzazione diesel di punta. La 200 CDI, probabile best seller sul mercato italiano, si ferma a quota 136 CV.
L’unità a gasolio da noi provata è abbinata di serie al cambio automatizzato a doppia frizione 7G-DCT, che garantisce percorrenze molto vicine ai 5 l/100 km dichiarati dalla Casa nel ciclo combinato. L’elettronica che ne regola il funzionamento è votata al comfort, e sfrutta i 350 Nm di coppia motrice per snocciolare le 7 marce nell’arco di poche centinaia di metri. Quest’aspetto, unito alla buona sensazione di compattezza del corpo vettura e all’ottima visibilità offerta al guidatore, fa della GLA una perfetta compagna nella vita di tutti i giorni – merito anche delle dimensioni tra le più contenute della categoria (4.4 x 1.8 x 1.4 mm). Anche la marcia autostradale è piacevole: il basso coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx 0,29), l’attenta insonorizzazione dell’abitacolo e i molti sistemi di ausilio alla guida permettono di viaggiare a velocità di codice riducendo al minimo l’affaticamento.
Abbandonata l’A12, abbiamo modo di saggiare le doti dinamiche della Mercedes GLA sia su strada extraurbana a scorrimento veloce sia in un tratto caratterizzato da curve di medio raggio. È qui che il crossover della Stella risulta inizialmente un po’ pigro, con il doppia frizione che anche in configurazione Sport non mette in risalto le prestazioni del 4 cilindri turbo-diesel. Decidiamo di selezionare la modalità Manual (sequenziale), così da beneficiare di una migliore risposta del propulsore grazie all’utilizzo di marce più basse e di un maggior numero di giri motore. Potenza e coppia fanno finalmente la loro parte, regalando alla GLA il giusto brio per affrontare le curve. Resta, invece, qualche perplessità sullo sterzo, che non brilla per reattività e precisione. L’adozione di cerchi meno generosi – l’esemplare in prova montava dei 19 pollici – può rappresentare almeno in parte una soluzione al problema, a tutto beneficio del comfort di marcia su fondo sconnesso e in offroad.
Prezzi:
Mercedes-Benz individua come cliente tipo della debuttante GLA una giovane coppia attenta al design, alla ricerca di un’auto alla moda che sappia evocare ogni giorno la libertà del weekend. Per averla, dovranno spendere una cifra che varia tra i 30 e i 40.000 Euro. Nel Belpaese la più richiesta sarà senza dubbio la GLA 200 CDI Automatic 2WD in allestimento Sport, proposta a 36.000 Euro. Chi sceglierà, invece, la versione top di gamma diesel, la 220 CDI Automatic 4Matic da noi provata, vedrà salire il cartellino del prezzo poco sopra i 40K (40.690 € per la precisione).