Nardò, Puglia – Oggi vi riportiamo nel 1990 per provare una vecchia gloria del passato, un’auto che ha fatto la storia delle berline sportive e che anche i più giovani hanno potuto conoscere giocando ai videogames dedicati alla simulazione di guida. Ecco il nostro primo contatto con la Mercedes 190 2.5-16 Evolution II. Ecco com’è e come va.
La 190 Evolution II nasce come evoluzione della precedente 2.5-16 Evo del 1988 e si distingue dal modello di serie principalmente per le pendici aerodinamiche nettamente maggiorate, estreme e veramente affascinanti.
Già a partire dal muso, infatti, si può notare uno splitter anteriore molto pronunciato e, proseguendo sulla fiancata si vedono chiaramente le grosse “bombature” dei paraurti anteriori e posteriori, i quali racchiudono dei cerchi in lega sportivi da 17 pollici – una misura attuale ancora oggi, ma abbastanza particolare per gli inizi degli anni ’90. Al posteriore è l’enorme alettone a spiccare e a rendere questa versione della 190 unica nel suo genere. A completare l’aspetto sportivo ci pensano i loghi Evolution sulla parte anteriore della fiancata e il grosso scarico ovale – suddiviso all’interno in due scarichi più piccoli – posto sul lato sinistro del paraurti posteriore.
All’interno, l’abitacolo è di ottima fattura, è ben assemblato e il mix di sportività ed eleganza la rende speciale fin dal primo sguardo. Certo, siamo nei pieni anni ’90 e lo stile non è il massimo, ma la 190 Evolution II propone una qualità molto buona oltre a proporre la tipica robustezza che ci trasmettono le auto di quell’epoca.
La plancia si presenta molto semplice, tutti i pulsanti sono ben posizionati e nella zona centrale abbiamo i comandi della radio con cassette, quelli dell’aria e alcuni indicatori come la temperatura dell’acqua o la potenza residua della batteria.
L’esemplare da noi provato è il numero 222 su 500, come ci indica la targhetta posta sul cambio manuale a 5 marce. Gli accessori sono da top di gamma, come dimostrano i quattro finestrini e lo specchietto lato passeggero elettrici, senza dimenticare i sedili in pelle misto a tessuto riscaldati oppure il tetto apribile, anch’esso elettrico. Il grande volante in pelle offre un’ottima ergonomia e la strumentazione è caratterizzata da uno sfondo nero. Le due sedute posteriori offrono spazio in abbondanza, mentre il bagagliaio ha una capienza di 385 litri.
La Mercedes 190 Evolution II è equipaggiata con un propulsore da 2.463 cm3 che eroga una potenza di 235 cavalli e 254 Nm, totalmente scaricati sulle ruote posteriori in maniera lineare. Il quattro cilindri porta la 190 Evo da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi e la velocità massima è di 250 km/h. E questo esemplare è ancora in ottima forma, ve lo assicuro.
Ma il divertimento non si fa con semplici numeri – che sempre aiutano, ovviamente – ma con un telaio che rende questa vettura lunga 4,53 m molto divertente e coinvolgente, perché si vede fin da subito che le piace essere “strapazzata”. L’assetto turistico le permette un bel po’ di rollio, ma garantisce anche una tenuta di strada notevole per l’epoca e, soprattutto, una comunicatività del posteriore molto alta, a differenza dell’anteriore. Certo non è immediata come anche altre competitor dell’epoca, ma io le “perdono” tutto, anche la scarsa precisione del suo gigantesco timone e dovrebbe farlo chiunque sale su questo mostro sacro.
Il sound della EVO II è un piacere da sentire, corposo fin dai bassi regimi e sempre crescente fino a oltre 7 mila giri. Anche se la domanda è: quale sound ci deludeva negli anni ’90?
I comandi sono molto genuini, anche se un po’ filtrati, con il cambio – ad H rovesciata come sulle sportive di una volta – che non è veloce come quelli moderni, mentre i freni sono poco potenti per le velocità che raggiunge questa vettura.
Non manca, nel complesso, il comfort, ed è interessante è anche l’indicatore Economy, una lancetta posta sotto il tachimetro, che considera quando efficientemente si sta guidando, in modo molto rudimentale chiaramente, ma mostrando che il “trend ECO” ha posto le sue radici già molti anni fa.
La Mercedes-Benz 190 2.5-16 Evo II è nata come modello originale omologato, per farne derivare un utilizzo nel motorsport – più precisamente nel campionato DTM – ma viene concepita anche per dare battaglia alla concorrente di sempre, BMW, che con la M3 fino a poco tempo prima dominava il mercato quasi senza avversari.
Dalla fine degli anni ’80, dunque, le due Case si danno battaglia a suon di sportive e senza esclusione di colpi, arrivando a oggi con modelli sempre migliori e sempre più performanti. L’augurio è che questi due Marchi (e non solo loro) non smettano mai di concorrere, per la gioia di noi appassionati e dei loro clienti.
Se all’epoca ci volevano circa 130 milioni di lire circa per portarsi a casa questa specialissima “Benz” prodotta in soli 502 esemplari, oggi una 190 Evolution II non si trova sotto i 180.000 euro sul mercato dell’usato e in Italia gli esemplari in vendita sono praticamente inesistenti.
Un vero investimento…
Carrozzeria: berlina 2/4 porte
Numero porte: 4
Peso: 1485 Kg
Motore: 4 cilindri in linea
Cilindrata: 2463 cm3
Alimentazione: benzina
Potenza: 173 kW (235 CV) a 7200 giri/min
Coppia: 254 Nm
Trazione: posteriore
Cambio: manuale 5 a rapporti
Velocità massima: 250 km/h
0-100 km/h: 7,1 secondi
Sin dal debutto dell’Audi e-tron nel 2019, il primo modello completamente elettrico della Casa dei…
Bernie Moreno, neo-senatore eletto dell’Ohio e venditore di auto, si è messo in testa di…
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…