Tesla è senza dubbio uno dei brand più conosciuti e di moda degli ultimi anni, capace di diventare fenomeno di costume esulando persino dal mondo dell’auto. Nata come poco più di una start-up nel 2003 che voleva “cambiare le cose”, la storia di Tesla ha richiesto ai suoi fondatori diversi anni per arrivare al successo, con oltre 10 anni di sfide e fatiche prima di diventare un successo con la Model S del 2012. Oggi, Tesla è un marchio che fa parlare di sé più di ogni altro. Le automobili che produce sono apprezzate dal grande pubblico, ammirate e desiderate. Il co-fondatore, Elon Musk, è uno degli uomini più influenti del mondo. Ogni volta che c’è una Tesla in una notizia, questa fa il giro del mondo.
Ma come è arrivata Tesla in neanche 20 anni di storia a questo punto? Come ha fatto a diventare, volenti o nolenti, il brand di auto elettriche più noto e amato al mondo? Le chiavi del suo successo sono tante, in primis l’esposizione mediatica del suo istrionico CEO Elon Musk che, in un modo o nell’altro, fa sempre discutere. Dopo il lancio della sua prima vettura, la sportiva Roadster, la Casa americana ha fatto passi da gigante. Oggi, la gamma di modelli Tesla nel 2023 conta quattro vetture di successo. Dalle compatte Model 3 e Model Y alla storica Model S, senza dimenticare l’ammiraglia Model X, Tesla sta diventando un nome grosso dell’automobilismo mondiale.
Dopo diversi anni di critiche per la qualità costruttiva, ancora oggi tallone d’Achille della Casa, oggi i modelli Tesla 2023 sono affidabili e versatili, e in quanto a prestazioni e tecnologia sono al vertice della produzione automobilistica attuale. Uno dei grandissimi motivi del successo di Tesla, però, è stato programmato fin dalla nascita dell’azienda. Nella storia Tesla infatti l’azienda nasce come produttrice di automobili elettriche, ma anche di pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio dell’energia.
Queste capacità hanno dato un enorme vantaggio a Tesla, che ha potuto usare le sue competenze per mettere in piedi il vero fiore all’occhiello della Casa, la rete di Tesla Supercharger. Si tratta infatti della rete di ricarica di un singolo fornitore più estesa e capillare al mondo. Grazie ai Tesla Supercharger, le vetture della Casa americana sono le elettriche più versatili, usabili anche per i lunghi viaggi. Scopriamo allora la storia Tesla, i modelli 2023 e la rete dei Tesla Supercharger, in attesa delle novità Tesla per i prossimi anni.
Per conoscere nel dettaglio tutto ciò che riguarda Tesla, non possiamo non partire dalla storia di Tesla, che in soli 20 anni è passata da piccola azienda ambiziosa a colosso del mondo dell’auto mondiale. Tesla nasce il 1° luglio 2003 a San Carlos, in California, come Tesla Motors. I due fondatori sono gli statunitensi Martin Eberhard e Marc Tarpenning. I due, appassionati di auto e di tecnologia, erano rimasti molto colpiti dalla storia della General Motors EV1, la prima auto elettrica americana.
Per chi non conoscesse la sua storia, la General Motors EV1 fu un’auto elettrica lanciata nel 1996, sviluppata dal colosso americano come “game changer”, come auto che avrebbe cambiato la mobilità. I costi di sviluppo furono così alti che però GM interruppe la produzione nel 1999, consegnando fino al 2022 poco più di 1.100 EV1. GM, però, decise addirittura di ritirare tutte le EV1 vendute per rottamarle e distruggerle, evitando così enormi spese di gestione dei modelli. Questa decisione fece talmente discutere l’opinione pubblica che Eberhard e Tarpenning decisero di reagire, creando la Casa automobilistica che hanno sempre sognato.
Per Eberhard, infatti, Tesla doveva essere “un costruttore di auto, ma anche una compagnia tecnologica. Le nostre tecnologie core saranno la batteria, il software e i motori proprietari.”. Il progetto Tesla cominciò a far parlare di sé, grazie ad un approccio che oggi vediamo come banale, ma che all’epoca era rivoluzionario. Tesla fu la prima a vedere il potenziale “emozionale” delle vetture elettriche, facendo notare come le auto elettriche fossero in grado di distruggere la classica dicotomia tra prestazioni e consumi. Un’auto elettrica poteva avere prestazioni altissime, ma senza i consumi delle automobili sportive. Fin dalla genesi di Tesla, infatti, i piani dell’azienda erano quelli di lanciare come prima auto una sportiva ad alte prestazioni, la Roadster.
Questi progetti, uniti a piani ambiziosi per il futuro dell’azienda, attirarono numerosi investitori, tra cui l’attuale CEO e volto di Tesla, Elon Musk. L’imprenditore sudafricano, infatti, investì nel gennaio del 2004 ben 6,5 milioni di dollari in Tesla, diventandone azionista di maggioranza e Chairman del Consiglio di Amministrazione. Con l’impegno sempre più importante di Musk, diventato presto CEO della Casa, Tesla è riuscita a cominciare il cammino per diventare un costruttore di auto elettiche. La strada è stata impervia, con diversi investimenti di azionisti sempre più importanti, tra cui ad esempio i co-fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, salvando più volte la piccola Tesla dalla bancarotta.
Tra il 2005 e il 2008, Tesla ha sviluppato la sua Roadster. Presentata nel 2006 e prodotta due anni dopo, ha richiesto enormi investimenti per il suo sviluppo. Realizzata in collaborazione con Lotus, che ha ceduto a Tesla il pianale della Elise, la Roadster è una sportiva con carrozzeria in fibra di carbonio e con pochi fronzoli. Dotata di un motore da 250 CV (diventati 288 nel 2009) e da una batteria da 450 kg e formata da 6.831 celle agli ioni di litio per una capacità di 53 kWh, la Roadster è stata la prima sorprendente vettura della Casa, che ha fatto parlare il mondo di sé.
A contribuire in modo determinante alla storia Tesla non è stata però solamente Lotus. Tra le prime Case a credere in Tesla c’è stata Mercedes-Benz, che nel 2009 ha acquistato circa il 10% delle quote dell’azienda per 50 milioni di dollari. Questo ha portato ad uno scambio di tecnologie. Molte componenti delle prime Tesla Model S e Model X erano di derivazione Mercedes, come la nota leva del cambio. Anche alcuni modelli Mercedes, però, hanno beneficiato delle capacità Tesla. La smart fortwo Electric Drive e la Mercedes Classe B Electric Drive, ad esempio, erano dotate di motore e batterie by Tesla. Per Musk, questa collaborazione ha “salvato Tesla dalla bancarotta”, e ha dimostrato a tutto il mondo le capacità della piccola azienda californiana.
Da allora, la storia Tesla diventa storia recente. Nel 2012, dopo aver prodotto circa 2.450 Roadster, Tesla lancia la prima vettura “di massa”, pietra miliare nella sua storia, la Model S. Tesla Model S è ancora prodotta oggi sulla stessa piattaforma, anche se le tecnologie sono ovviamente progredite. Il secondo modello ad arrivare sul mercato è l’eccessiva Model X, grande SUV da oltre 5 metri e con assurde portiere “ad ali di falco”, vera ammiraglia della Casa. Sebbene la Model S abbia avuto un grande successo, il vero boom Tesla lo ha fatto con le sue due piccole, Tesla Model 3 e Model Y.
Lanciate rispettivamente nel 2018 e 2021, le due medie hanno aperto il mondo Tesla ad un pubblico enormemente maggiore, aprendo al successo che detiene oggi. In Europa, Tesla detiene il 3% delle quote di mercato globali, percentuale che sale al 15,6% tra le elettriche. Nonostante le rivali siano sempre più numerose, agguerrite e abbordabili, Tesla continua a guadagnare consensi, con Tesla Model 3 e Model Y costantemente tra le elettriche più vendute in Europa. Emblematico il dato di settembre 2021 nel Vecchio Continente. In quel mese, Tesla Model 3 è stata l’automobile più venduta in tutta Europa, battendo la leggendaria Volkswagen Golf e tutte le altre termiche.
Oggi la storia Tesla parla di un colosso dell’auto, con sei stabilimenti, anzi, Gigafactory, tra Stati Uniti, Cina e Germania. A Fremont, in California, Tesla produce tutti i suoi modelli, dalla Model 3 alla Model X. A Shanghai, dal 2019, sono prodotte Model 3 e ora Model Y, così come a Berlino, in Germania. Ad Austin, in Texas, la Casa produce batterie e la Model Y, mentre in Nevada oltre alle batterie si producono i Tesla Powerwall, Powerpack e Megapack. In Nevada è prodotto anche il camion motrice Semi, arrivato sul mercato americano a fine 2022. A Buffalo, nello stato di New York, infine, Tesla produce tutti i suoi Supercharger e i pannelli solari Solar Roof. Tesla, quindi, non è solo auto, ma molto più di questo. La produzione di automobili è, però, il grande punto di forza della Casa statunitense.
Abbiamo conosciuto quindi, in breve, l’interessante storia Tesla, che da piccola realtà è diventata un vero colosso industriale, automobilistico e non solo. Ciò per cui è nota l’azienda in tutto il mondo è per le sue automobili elettriche tecnologiche, moderne e in qualche modo rivoluzionarie. La prima Roadster, infatti, dimostrò al mondo cosa poteva essere un’auto elettrica della Casa americana, sebbene in forma ancora estremamente embrionale. Dopo la Roadster, primo passo della “rivoluzione” Tesla, negli ultimi 10 anni abbiamo visto il lancio di quattro modelli che formano la gamma modelli Tesla 2023. La prima vettura della gamma “moderna” della Casa di Fremont fu la berlina Model S, lanciata nel 2012 e prodotta ancora oggi. La gamma Tesla 2023 è infatti formata da quattro modelli:
La grossa berlina fu la prima vettura elettrica a dimostrare un livello di autonomia, prestazioni e autonomia mai viste prima su un’elettrica di grande serie. La Model S, con il suo stile ormai iconico, il grande tablet da oltre 17 pollici al centro della plancia e autonomie che partivano da 375 km e potevano arrivare a 630 km per la più potente e “autonoma” 100D, dal 2012 rivoluzionò il mercato dell’auto elettrica. Dopo di lei, arrivò l’ammiraglia di casa, l’esagerata Model X. Lanciata nel 2015, Model X è basata interamente sul pianale della Model S, dalla quale riprende gli interni, la meccanica e parte dello stile. A rendere speciale la Model X è però una maggiore opulenza, dimostrata anche da scelte progettuali a dir poco originali.
Ormai mitiche sono, ad esempio, le Falcon Wings, le portiere posteriori ad apertura automatica e verticale, come a ricordare le ali di un falco. Non mancano poi configurazioni a 5, 6 e 7 posti, il parabrezza più grande dell’intera industria automobilistica mondiale e anche un filtro dell’abitacolo certificato contro le armi biologiche. La Model X ha però lasciato spazio, nel 2018, ad un nuovo modello, che si poneva dall’altro lato della scala. Model X è, tra i modelli Tesla 2023, la più opulenta e costosa. La vettura più importante della storia Tesla è però, almeno finora, la Model 3, lanciata sul mercato nel 2018.
Questa berlina compatta rivale delle varie BMW Serie 3 e Mercedes Classe C è stata la prima Tesla ad aprirsi ad un mercato molto più grande. Con prezzi ben più popolari, ai livelli delle amate berline premium europee, Tesla Model 3 offre un’autonomia da prima della classe e prestazioni eccellenti. Lo stile riuscito e l’enorme rete di Supercharger rendono questa una Tesla molto più utilizzabile e versatile rispetto alle coeve rivali a batterie. Nel 2020, però, è arrivata la vettura che vuole rendere Tesla ancora più popolare, la Model Y. Il SUV medio basato sulla piattaforma della Model 3 riprende i punti di forza della berlina. Al netto di un’autonomia inferiore e una linea meno aggraziata, offre più spazio, più versatilità e quel sapore da SUV che oggi pervade il mercato.
Con i modelli Tesla 2023 si chiude poi la “saga” delle auto “SEXY”. Fin dal debutto della Roadster, infatti, Elon Musk aveva dichiarato di volere una gamma Tesla “sexy”, riferendosi ovviamente ai nomi delle auto. Unendo le lettere dei quattro modelli, infatti, si ottiene la parola SEXY. O meglio, S3XY. Questo perché il nome “Model E” è di proprietà di Ford fin dagli anni ’30, costringendo Tesla ad “accontentarsi” di Model 3. Prima di conoscere meglio la gamma Tesla 2023, è bene capire il posizionamento dei diversi modelli.
Qual è la Tesla che costa di meno? Al momento in cui scriviamo, Tesla ha adottato una politica di prezzi molto aggressiva per la versione d’accesso della Model Y, la RWD con motore e trazione posteriore. Questa ha infatti un prezzo di 49.990 euro, risultando così il più economico tra i modelli Tesla 2022. Il prezzo è di oltre 7.000 euro inferiore alla equivalente Tesla Model 3 RWD, offerta a 57.490 euro. Per le versioni a trazione integrale Dual Motor, invece, la differenza è di circa 3.000 euro a favore della Model 3. La berlina compatta risulta quindi, in versione AWD Long Range, la più economica Tesla a due motori.
Ben più costose, invece, sono le più grandi Model S e Model Y. Al momento in cui scriviamo, sul mercato italiano troviamo esclusivamente le Model S e Model Y Plaid, le potentissime e velocissime versioni da oltre 1.000 CV e capaci di prestazioni da Hypercar. Model S Plaid è infatti l’auto più veloce tra i modelli Tesla 2023, nonché l’auto di serie più scattante in commercio. L’accelerazione 0-100 km/h? Coperta in di poco più di 2 secondi. Quanto costa una Tesla Model S 2023? Per portarsi a casa una Tesla Model S Plaid servono poco meno di 141.000 euro. Infine, quanto costa una Tesla Model X in Italia? Il prezzo della Plaid è di ben 144.990 euro, risultando la Tesla più costosa sul mercato. Ma scopriamo nel dettaglio i quattro modelli Tesla, dalla piccola Model 3 alla eccentrica Model X.
Lanciata negli Stati Uniti nel 2017 e arrivata in Europa nei primi mesi del 2019, Tesla Model 3 è il modello più popolare ed efficiente della Casa di Fremont. Dotata di uno stile estremamente “Tesla”, concepito dal designer della Casa Franz von Holzhausen, Model 3 si fa notare per un frontale estremamente aerodinamico, privo di una presa d’aria e dotato di un muso “a pesce”, impreziosito da fari full LED (non a matrice) dal disegno personale. Spicca poi un cofano molto basso e un parabrezza estremamente esteso, che unito alle grandi superfici vetrate punta a rendere Model 3 luminosa e spaziosa. Per dimensioni, Tesla Model 3 2023 si posiziona nel segmento D delle berline medie. Nel dettaglio, le dimensioni di Tesla Model 3 2023 sono:
Tornando allo stile, Tesla Model 3 spicca per linee morbide e aerodinamiche. Non mancano poi diverse soluzioni per massimizzare il coefficiente aerodinamico, il Cx, che su Model 3 è di 0,23. Si notano, ad esempio, le maniglie a scomparsa nella fiancata, che con il restyling del 2021 sono diventate nere satinate e non più cromate. Immancabile poi anche la coda tronca, che dona a Model 3 un look da due volumi e mezzo piuttosto classico ma sportivo. In coda, i fari riprendono il motivo delle più grandi Model S e Model X. Delude, invece, l’assenza di un portellone completo come sulla più grande Model S. Se infatti, concludendo con le dimensioni di Tesla Model 3 2023, il bagagliaio è piuttosto capiente con una capacità che, includendo anche il vano sotto il cofano anteriore, è di 542 litri, l’usabilità non è ai livelli della sorella SUV Model Y.
Gli interni di Tesla Model 3 2023 portano invece lo stile minimalista degli esterni e delle Tesla più grandi su un altro livello. La plancia è infatti pulitissima, priva di qualsiasi interruzione al di fuori del volante e dell’enorme schermo dell’infotaiment da 15,4 pollici. Le bocchette dell’aria, ad esempio, sono sostituite da una feritoia che corre per lungo l’intera plancia. Questa, tramite un sofisticato sistema, è i grado di regolare con precisione quasi millimetrica nei flussi verso i passeggeri anteriori. Manca poi una consolle centrale piena di tasti e selettori, con la leva del cambio posizionata su una leva montata sulla corona del volante. Ciò che “arreda” il tunnel sono un grande portaoggetti e un doppio supporto per smartphone, dotato di pad per la ricarica wireless.
Anche il volante è privo di tasti, ma dotato solo di due rotori fisici, uno per ogni razza del volante. Le sue funzioni si controllano tramite l’enorme schermo dell’infotainment, vero centro nevralgico di ogni operazione all’interno di Model 3. Qui si può interagire con la navigazione, l’intrattenimento all’interno della vettura (che spazia tra giochi anche molto complessi, musica, Easter Egg molto simpatici e, soprattutto, con tutta la vettura. Tramite lo schermo è possibile infatti aprire le portiere e i bagagliai, regolare volante e specchietti (tramite le rotelle sul volante), verificare dove sono i Supercharger più vicini e anche selezionare le diverse modalità di guida. Per il resto, gli interni di Tesla Model 3 2023 sono spaziosi, luminosi e piacevoli, anche se la qualità non è a livello di alcune rivali premium.
A livello di meccanica e motori, Tesla Model 3 è disponibile in tre versioni: RWD, Long Range e Performance. La versione d’attacco è la RWD, dotata di un singolo motore posteriore da 325 CV e 420 Nm di coppia, collegato ad una batteria da 60 kWh. Questa “combo” regala prestazioni di tutto rispetto (0-100 km/h in 6,1 secondi e 225 km/h di velocità massima) e un’autonomia omologata nel ciclo WLTP di 491 km. Per chi cerca qualcosa in più, Tesla offre la Long Range AWD, più potente grazie ad un motore in più e con più autonomia. I due motori erogano infatti 441 CV e 493 Nm complessivi, e uniti alla batteria maggiorata da 82 kWh permettono alla Model 3 Long Range di percorrere, nel ciclo misto WLTP, 602 km. Il tutto, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 4,4 secondi.
La versione al top della gamma Tesla Model 3 2023 è la Performance. Con la Long Range condivide la batteria da 82 kWh e la configurazione “Dual Motor” con due motori. La potenza, però, arriva a 513 CV complessivi, e 660 Nm di coppia. Grazie all’ottima efficienza, è possibile percorrere 547 km nel ciclo WLTP con una sola ricarica, mentre le prestazioni sono da supercar, con uno 0-100 km/h coperto in 3,3 secondi. La potenza di ricarica è di 170 kW per la RWD e di 250 kW per le Long Range e Performance. I prezzi di Tesla Model 3 2023, invece, si attestano a 57.490 euro per la RWD, 64.490 per la Long Range AWD e 47.490 euro per la Performance.
Per conoscere meglio la Tesla Model 3 2023, vi lasciamo alle nostre prove su strada della berlina americana.
Passiamo ora al modello più interessante per il mercato europeo della gamma Tesla, Model Y 2023. Si tratta infatti di un SUV di medie dimensioni, che prende tutto ciò che ha convinto di Model 3 migliorando diversi aspetti e regalandole uno stile da SUV, così di moda in tutto il mondo. Tesla Model Y 2022 riprende pesantemente lo stile della Model 3 “rasoterra”, risultando per alcuni un po’ “strana”. Model Y ha infatti il frontale e il posteriore di Model 3, ma con un tetto di oltre 15 cm più alto. Le dimensioni di Tesla Model Y 2023, infatti, sono:
Nonostante un passo più lungo di poco più di un centimetro e una lunghezza leggermente maggiore, Tesla Model Y 2023 si caratterizza per l’altezza molto generosa, concentrata principalmente nel tetto. Rispetto ai 14 cm di altezza da terra della Model 3 di base, infatti, Tesla Model Y 2023 ha una luce a terra di 16,7 cm. I restanti cm in più sono tutti di carrozzeria, che nel frontale sfoggia un parabrezza solo leggermente più alto. Questo regala una volta a bordo una visibilità eccellente, ma lo stile è un po’ inusuale. Lateralmente, l’arco più pronunciato del tetto rende un po’ meno dinamica la vettura, che dal posteriore sfoggia tutte le sue dimensioni maggiorate.
Proprio qui troviamo una delle grandi e più attese novità di Tesla Model Y, il portellone posteriore. Grazie alla presenza del portellone integrale, Model Y è molto più pratica di Model 3, con una capacità massima che, abbattendo il divano posteriore e sfruttando anche il bagagliaio anteriore, arriva a superare i 2.100 litri. Gli interni di Tesla Model Y 2023 sono poi identici in tutto e per tutto a quelli di Model 3, con una dose in più di spazio per la testa e per i bagagli. Troviamo quindi la stessa plancia iper-minimale, l’enorme schermo da 15,4 pollici con tutte le sue funzionalità e la grande visibilità vista su Model 3.
Come la più piccola Model 3, anche Tesla Model Y 2023 è dotata di serie del tetto panoramico in cristallo, privo di una copertura ma dotato di un trattamento anti-raggi UV. La qualità costruttiva, poi, è leggermente migliore che sulla Model 3, grazie alle fabbriche in Germania e Cina dove viene costruita. A richiesta, infine, gli interni di Tesla Model Y 2023 possono accogliere anche 7 persone. Passando a meccanica, motori e autonomia, Tesla Model Y 2023 deriva direttamente dalla più piccola Model 3, con la quale condivide le versioni.
Come su Model 3, anche Model Y parte con la RWD, che offre un singolo motore posteriore da 325 CV, la batteria da 60 kWh e un’autonomia di 455 km nel ciclo WLTP. Le prestazioni sono leggermente più tranquille rispetto alla Model 3 RWD, con uno 0-100 km/h coperto in 6,9 secondi e una velocità massima di 217 km/h. Ben più prestante è la Tesla Model Y AWD Long Range, dotata del powertrain Dual Motor da 441 CV e in grado di offrire, grazie alla batteria da 82 kWh, un’autonomia di 533 km nel ciclo WLTP e uno 0-100 km/h di 5 secondi netti.
Come per Model 3, la versione top di gamma di Model Y è la Performance AWD. I due motori superano i 500 CV come su Model 3, arrivando a 513 CV. L’autonomia è di 514 km, mentre le prestazioni sono da sportiva, con uno 0-100 km/h coperto in 3,7 secondi. I tempi più alti e l’autonomia minore sono dovuti all’aerodinamica e al peso, superiore di oltre 200 kg rispetto a Model 3. Concludendo con i prezzi di Tesla Model Y 2023, la versione RWD è anche la Tesla d’attacco, con un prezzo ridotto a 49.990 euro. Per una AWD Long Range, invece, si passa a 65.990 euro, mentre la top di gamma Performance è offerta a 71.990 euro.
Per conoscere meglio la Tesla Model Y 2023, vi lasciamo alle nostre prove su strada dedicate a lei,
Passiamo ora alla vettura che ha dato inizio all’ascesa di Tesla, la Model S. Sembra incredibile che nel 2023 Tesla Model S abbia festeggiato ben 10 anni di presenza sul mercato. Nel farlo, però, la Casa di Fremont ha rivisto totalmente la sua berlina, offrendole un meritato restyling che ha portato enormi novità. Prima di arrivare alla parte più succosa, quella che parla del powertrain e delle prestazioni, da fuori Tesla Model S 2023 sembra molto simile alla “classica” Model S, ma con qualche novità. Le dimensioni di Tesla Model S 2023, però, non sono per nulla cambiate. Nel dettaglio, infatti, queste sono le dimensioni di Tesla Model S 2023:
Il frontale, ad esempio, è più affilato e sportivo, con fari a LED differenti e un paraurti più sportivo. Lateralmente e in coda, invece, Model S non cambia, sfoggiando lo stesso stile elegante, sportivo e dinamico che rimane moderno anche dopo 10 anni di presenza sul mercato. A spiccare è, in coda, il disegno dei fari full LED e la presenza del pratico portellone, con il bagagliaio che offre una capacità di carico di 793 litri, che diventano 1.645 abbattendo il divano. A questi, poi, va aggiunto il bagagliaio anteriore, da 150 litri.
Gli interni di Tesla Model S 2023 sono cambiati invece enormemente rispetto alla precedente generazione. Il sistema di infotainment ora è più grande, passando a 17 pollici, e ha cambiato inclinazione, diventando orizzontale. Lo schermo è orientabile verso guidatore e passeggero, e il sistema è ora più potente che mai. Supporta infatti giochi davvero pesanti come The Witcher, e ora ha l’accesso anche alla piattaforma gaming Steam, che da così accesso a tutti i migliaia di giochi sul diffusissimo programma. Model S offre tutti gli Easter Egg, le funzionalità e le peculiarità di quelli di Model 3 e Model Y. Le differenze sono però nella presenza di un quadro strumenti digitale convenzionale davanti al conducente, dall’eccellente qualità, davanti al quale si presenta il discusso Yoke.
Si tratta di una cloche più che di un volante, dotato di alcuni comandi tattili per frecce, fari e le ormai classiche rotelline. Tutto infatti si comanda dallo schermo, compreso il selettore del cambio. La forma dello Yoke, privo di una corona ma a tutti gli effetti simile alla cloche di un aereo o al volante di un’auto da corsa, fa discutere, e siamo molto curiosi di provarlo per vedere come si comporterà dal vivo. Lo spazio è davvero tanto, sia davanti che dietro, dove troviamo un secondo schermo più piccolo dove è possibile giocare, interagire con l’intrattenimento di bordo e non solo. Per chi lo desidera è possibile rendere Model S una sette posti, alloggiando nel bagagliaio due strapuntini contromarcia, in puro stile americano.
Arriviamo così alla meccanica e ai motori di Tesla Model S 2023, che lasciano a bocca aperta anche i più scettici. In attesa della “normale” Long Range, infatti, Tesla Model S è disponibile in Italia esclusivamente in versione Plaid. Cos’è la Plaid? Semplicemente l’automobile stradale di grande serie con la migliore accelerazione al mondo. Secondo Tesla, infatti, Model S Plaid può scattare da 0 a 100 km/h in 2,1 secondi, e arrivare a 322 km/h. Il merito è di una configurazione con tre motori, con rotori rivestiti in fibra di carbonio.
Insieme, i tre propulsori arrivano ad offrire ben 1.020 CV e una coppia di addirittura 1.450 Nm. Nonostante un peso generoso di quasi 2.200 kg, la vettura ha prestazioni impressionanti, e grazie alla batteria da 100 kWh è in grado di percorrere 600 km nel ciclo misto WLTP. Il prezzo di Tesla Model S Plaid 2023, infine, è alto come le sue prestazioni: per portarsela a casa, infatti, si parte da un minimo di 140.990 euro.
In attesa della nostra prova della Model S Plaid restyling, potete scoprire come va la Model S “normale” grazie alle nostre prove su strada.
Concludiamo il nostro viaggio tra i modelli Tesla con la più grande e opulenta della Casa, la Tesla Model X 2023. Come per il rapporto tra Model 3 e Model Y, anche Model X è strettamente derivata dalla berlina Model S. Le dimensioni di Tesla Model X 2023, però, sono decisamente più generose, così come l’estetica. Nel dettaglio, le dimensioni di Tesla Model X 2023 sono:
Le dimensioni sono quindi più generose rispetto a Model S, mentre l’estetica è personale e molto massiccia. Il frontale è più appuntito e aggressivo, le fiancate estremamente possenti e imponenti, mentre il posteriore riprende lo stile di Model S incattivendolo e con un lunotto meno inclinato. Il vero party piece sono, però, le portiere posteriori ad apertura verticale, le ormai celebri Falcon Wings. Nate con l’idea di aumentare la praticità nei parcheggi più stretti, queste pesanti e pirotecniche porte sono il tratto distintivo di Model X, che la rendono conosciuta anche ai non appassionati di auto.
Gli interni di Tesla Model X 2023 riprendono in toto quelli di Model S, con la stessa impostazione rinnovata e il nuovo schermo. Non manca anche lo Yoke, che su un SUV così grande e pesante (si superano i 2.500 kg) fa ancora più impressione. Rispetto a Model S, però, Tesla Model X ha l’apertura automatica di tutte e cinque le porte, apribili e richiudibili anche dall’interno dell’auto. Fa eccezione solo il cofano anteriore, non apribile automaticamente per questioni di sicurezza. Concludendo ancora con le dimensioni di Tesla Model X 2023, il bagagliaio è di gran lunga il più grande della gamma Tesla, con una capacità massima di 2.614 litri.
A livello meccanico e di motori, Tesla Model X 2023 riprende la base della berlina Model S, compreso il folle powertrain. Come su Model S, infatti, al momento anche Model X è disponibile unicamente in versione Plaid, rendendo questo pachidermico SUV da oltre 2.5 tonnellate il veicolo a ruote alte prodotto in serie più veloce del mondo. Grazie ai 1.020 CV e 1.450 Nm dei tre motori e alla trazione integrale, l’accelerazione da 0 a 100 km/h è di soli 2,6 secondi, con una velocità massima di 262 km/h.
L’autonomia di Tesla Model X Plaid garantita dalla batteria da 100 kWh è di 543 km nel ciclo misto WLTP e, come su Model S e sulle Model 3 e Y più potenti, la ricarica ha una potenza massima di 270 kW. Concludendo con i prezzi di Tesla Model X 2023, il SUV più grande di Casa Tesla è anche il veicolo più costoso in gamma, con un prezzo di partenza della versione Plaid di 144.990 euro.
Come per la Model S, in attesa di provare la nuova Model X Plaid vi lasciamo alle nostre prove su strada di Tesla Model X.
Ora che conosciamo alla perfezione l’intera gamma Tesla 2023, prepariamoci ai prossimi anni che, secondo Elon Musk, saranno eccitanti. Quali sono le novità Tesla in arrivo in futuro? All’inizio del 2023 vengono consegnate le prime Plaid, Model S e Model X, anche in Italia, dopo aver lasciato a bocca aperta Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Sono poi stati beccati su strada i primi muletti di una Tesla Model 3 “camuffata”. Questo potrebbe essere il segnale di un imminente restyling della berlina compatta di Casa, che potrebbe quindi riportare l’attenzione su Model 3 dopo il lancio di Model Y.
Ancora ben poco si sa di questo restyling, tranne che porterà novità estetiche sia davanti che dietro. All’interno non ci saranno rivoluzioni, con un infotainment ancora migliorato e finiture più curate. Anche a livello meccanico non dovrebbe cambiare molto, con le classiche versioni RWD, Long Range e Performance. Chissà che però arrivino le attese batterie 4680, che promettono di aumentare considerevolmente l’autonomia. La vera novità Tesla che interessa maggiormente il pubblico europeo è però una vettura ancora più compatta di Model 3, una due volumi (o Hatchback) pensata proprio per il Vecchio Continente. Per ora nota come Model 2, questa Tesla più piccola è stata confermata da Elon Musk, che ha anche dichiarato che “sarà la Tesla più venduta di tutte”.
Questa Model 2 dovrebbe basarsi sulla meccanica di Model 3, e avere dimensioni da compatta media di Segmento C, rivale di vetture come Volkswagen ID.3, Renault Megane E-Tech e MG 4. Attesa non prima del 2024/2025, questa Model 2 dovrebbe costare “la metà di una Model 3”, almeno secondo Musk. Un prezzo quindi previsto di 30.000 euro, che sbaraglierebbe la concorrenza. Le novità Tesla però non finiscono qui. È infatti iniziata la consegna dei primi Semi, l’avveniristico camion motrice della Casa californiana.
Dotato di una batteria monstre da quasi 900 kWh, è in grado di offrire un’autonomia di quasi 900 km trainando 36 tonnellate di merci, e con oltre 1.000 CV può scattare, con 36 tonnellate agganciate, da 0 a 100 in 20 secondi. Attesissima poi la Tesla Roadster, la sportiva dallo 0-100 km/h in meno di 2 secondi ed erede della amatissima, prima Roadster. Attesa per il 2021, Tesla ha temporaneamente accantonato il progetto, preferendo per ora concentrarsi sui veicoli più redditizi per la Casa. Niente da fare, invece, per il discusso Tesla Cybertruck. Nonostante i proclami e l’attesa, nonché le decine di migliaia di preordini, Tesla ha deciso di concentrare le sue risorse altrove, e posticipare la presentazione del suo pick-up avveniristico almeno al 2023.
Concludiamo il nostro viaggio nel mondo Tesla parlando della sua incredibile rete di ricarica proprietaria, i Tesla Supercharger. Per molti, infatti, proprio i Supercharger sono il segreto del successo di Tesla. Diffusissimi, semplici da usare, potenti e capillari, i Supercharger Tesla dimostrano l’enorme lungimiranza della Casa americana. Tesla, infatti, affiancò fin da subito ai suoi progetti di automobili il piano per una rete di caricatori rapidi in giro per il mondo, che rendessero il meno stressante e difficile possibile viaggiare con una Tesla.
La disponibilità di Supercharger, in continuo aumento e sempre più efficienti, rende questo obiettivo sempre più vicino. Al momento in cui scriviamo, ci sono oltre 40.000 Supercharger nella rete di ricarica Tesla, di cui quasi 50 in Italia con centinaia di stalli disponibili. Oggi, poi, la diffusione non si sta concentrando esclusivamente in Nord Italia. In Sardegna, Puglia, Sicilia e Calabria sono comparsi i primi Supercharger, e stanno aumentando sempre più in numeri e capillarità. Questo permette così a tutte le Tesla di diventare davvero adatte ai viaggi, più di quasi tutte le rivali a batterie. Quanti km fa una Tesla con una ricarica? La più “autonoma” è la Tesla Model 3 Long Range, che con i cerchi da 18 pollici arriva a 602 km di autonomia, come per la Model S Plaid, ferma a 600 km.
La meno efficiente è invece la Model Y RWD, che però può percorrere ben 455 km con una ricarica, più di moltissime rivali nelle loro versioni più efficienti. Questo significa che con ricariche velocissime garantite dai Supercharger V3 di ultima generazione, capaci di raggiungere potenze di picco di 270 kW, e di tempi tra 30 e 45 minuti per una ricarica completa, su una Tesla i viaggi lunghi non sono impossibili. Ma come si carica ad un Tesla Supercharger? Basta prenotare dall’app Tesla o dal navigatore dell’auto uno stallo, presentarsi al Supercharger e avvicinare il bocchettone alla presa di ricarica. Questo si aprirà in prossimità della bocca di ricarica, e permetterà di ricaricare senza sforzi in pochi minuti.
Quanto costa un Tesla Supercharger? Fino al 2017, per le Model S e Model X vendute in Italia fino al 31 maggio era gratis per tutta la vita dell’auto, una condizione che vale ancora oggi per le vetture prodotte prima del 31 maggio 2017. Da quel giorno, però, i Supercharger si pagano, e negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un’impennata dei prezzi. Come vi abbiamo raccontato in un articolo dedicato, da settembre 2022 i Tesla Supercharger costano 0,66 euro al kWh nelle ore di picco, tra le 16 e le 20. Questa tariffa diventa, che diventano 0,60 euro fuori da quuesto orario. Rispetto alla precedente tariffa di 0,50 euro al kWh, il costo per ogni ricarica si è alzato del 32%.
Infine, da novembre 2022 anche in Italia è iniziato il progetto pilota che prevede l’apertura dei Tesla Supercharger anche a vetture non-Tesla. In 15 punti in Italia, che si traducono in ben 174 stazioni di ricarica veloci da oltre 150 kWh, sarà possibile collegare la propria auto elettrica non-Tesla per una ricarica. Quanto costa ricaricare un’auto non Tesla in un Supercharger? Le tariffe sono di 0,83 euro al kWh durante tra le 16 e le 20, e di 0,74 euro al kWh nel resto della giornata. Per caricare la propria auto non Tesla ai Supercharger, comuqnue, è necessario scaricare l’app ufficiale Tesla e creare un account dedicato.
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