Suzuki Swift Sport, la piccola hot hatch tutto pepe, si rinnova sposando, prima tra le piccole sportive a percorrere questa strada, un sistema ibrido, nello specifico, mild hybrid, diventando così Swift Sport Hybrid. Se ve ne avevamo già parlato a febbraio, prima del lockdown, ieri l’abbiamo provata per la prima volta su asfalto, in questo caso ospiti di Rally Italia Talent, il “talent show” di cui Suzuki è partner da ormai diversi anni.
Proprio al kartodromo di Cuneo, dove nel weekend del 31 luglio e 1-2 agosto si svolge l’ultimo round di selezioni prima della pausa estiva, abbiamo avuto l’occasione di provare la piccola hot hatch giapponese sul piccolo kartodromo a pochi chilometri da Cuneo.
L’auto, dotata del nuovo sistema mild hybrid a 48 Volt, monta un 1.4 da 129 CV a 5.500 giri/min e 235 Nm tra 2.000 e 3.000 giri/min. Il motore elettrico, invece, è un motore sincrono da 10 kW (circa 13,6 CV) capace di fornire ulteriori 53 Nm di coppia a 500 giri/min, praticamente istantanei, come su qualsiasi motore elettrico.
La Swift Sport Hybrid perde 11 CV (129 contro i 140 del vecchio 1.4 Boosterjet) ma guadagna in reattività giocando con l’acceleratore, grazie all’apporto dell’ibrido. Il cambio manuale a 6 marce si guida bene e l’allungo non delude.
Importante è entrare decisi in curva, grazie all’ottimo impianto frenante, e dare libero sfogo al propulsore. Su questo fronte, i tecnici di Hamamatsu hanno ottenuto un’erogazione pronta sin dai bassi regimi, a tutto vantaggio della brillantezza negli spunti, del divertimento al volante e dell’efficienza complessiva, grazie anche ai 1.020 kg in ordine di marcia, che ti lascia quel sorriso sulla faccia quando, come in questo caso, si ha l’occasione di spingere al limite, grazie all’ottima confidenza con un impianto frenante che non si affatica mai.
Il risultato è una coppia, come abbiamo visto, maggiorata, a fronte di una riduzione del 16% del consumo e del 15% delle emissioni nel ciclo misto NEDC nel confronto rispetto al precedente motore 1.4 BoosterJet.
Da una parte, quindi, performance, riscontrabili in pista, ma anche tanta sicurezza, tutta di serie, con i sofisticati sistemi di guida autonoma di livello 2, che migliorano la sicurezza attiva e rendono più sicuro ogni spostamento.
Per quanto riguarda Rally Italia Talent, vi rimandiamo al sito ufficiale per voleste mai iscrivervi e sperare, grazie al vostro talento, di diventare piloti da rally.
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