Il maxi-gruppo Stellantis ha firmato oggi, giovedì 28 aprile, un accordo con il governo serbo per la conversione del sito industriale di Kraguievac in una fabbrica di automobili elettriche.
Sarà la casa della nuova Fiat Punto?
Quello di Kraguievac è un impianto sfruttato da Fiat sin dagli anni ’70, dedicato nell’ultimo decennio alla produzione di Punto Classic e 500L. Con uno stanziamento di 190 milioni da parte di Belgrado e Stellantis, dal 2024 sarà dedicato interamente alla produzione dei nuovi modelli a 0 emissioni locali. Quali? Non si sa ancora, ma si può ipotizzare che, visto il legame con il marchio, sia la sede da cui usciranno le nuove Panda e Punto elettriche, basate sulla concept Centoventi, sempre che vengano confermate a listino a seguito della presentazione (prevista nel 2023). La ragione di queste supposizioni nascono dalle affermazioni di Oliver Francois, CEO di Fiat, riferendosi all’arrivo di due modelli elettrici, precisamente una citycar ed “una vettura di segmento B”.
Un’altra vettura papabile è la Lancia Ypsilon, il cui arrivo è previsto nel 2024, completo di una gamma ibrida che affianchi anche un modello alla spina, come già avviene per la 500.
Stellantis punta sulla Serbia, sede di un importante stabilimento ex Fiat
Secondo Reuters, che ha lanciato lo scoop, l’inizio della nuova linea produttiva è datato 2024 per una ragione legata alla situazione attuale della Serbia nel campo della transizione ecologica. Secondo il presidente Vucic stesso, infatti, il livello infrastrutturale del paese non sarebbe sufficiente a sostenere le manovre che si vogliono mettere in atto, specie per i costi dell’energia e la mancanza di fonti rinnovabili.
La diretta conseguenza nel settore automotive locale è l’assenza di un’incentivazione all’acquisto di auto elettriche, non in termini economici quanto di mero utilizzo generale della vettura. Come si sa, infatti, senza un’adeguata infrastruttura (domestica e pubblica) l’auto elettrica al momento è notevolmente svantaggiata rispetto alle motorizzazioni più classiche, ibride incluse. Questa situazione, anche conseguentemente a questa notizia e i fondi stanziati dal governo, potrebbe cambiare già nell’immediato futuro.
Autore: Nicola Accatino
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