Ebbene sì, dopo mesi e mesi di rumors la notizia è arrivata: l’Abarth 500e è realtà. Almeno qui in Italia l’accoglienza non è stata delle più calorose, e questo è dovuto ad una serie di ragioni tra cui il sound, vero e proprio cavallo di battaglia della piccola unica superstite dello scorpione.
Niente più “bang”, ma corde di chitarra
Non è corretto dire che la Abarth 500e non suoni, di fatto un rumore lo produce, ma nulla ha da spartire con i borbottii infiniti e le onde medie del Record Monza o la ruvidezza dell’Akrapovic, né tantomeno con gli scarichi dritti montati aftermarket a prova di mantenimento della carta di circolazione o ai sonori bang dei più aggressivi.
Per la sua (discutibile) transizione green, Stellantis ha dotato la piccola e velenosa sportiva di un look avvincente e di casse che producono suoni artificiali certo non in grado di sopperire alla mancanza di cui sopra. Quando si accende l’Abarth 500e si può scegliere se sentire una strimpellata di chitarra elettrica (udibile anche da fuori nonappena si superano i 20 km/h) che sostituisce le note della Dolce Vita di Rota (che caratterizza la messa in moto della Fiat 500e) o il sound AVAS, il quale simula pure bene lo scarico in titanio (mai tanto compianto) Akrapovic della 695, il più sguaiato dell’attuale gamma.
Nonostante la promessa del Marchio sia trasmettere le medesime emozioni che suscitano le Abarth a benzina, tutti sanno che non è e non sarà possibile: rimpiazzare con suoni artificiali quell’alchimia, quella chimica di endorfine, che veniva prodotto dalle compressioni e dalle combustioni in camera di scoppio è una mossa azzardata e certo non altrettanto proficua, visto e considerato come le auto dello Scorpione siano particolarmente apprezzate per il loro essere sfacciatamente casiniste.
Tuttavia, nonostante la nota dolente (anche in senso letterale) che dà sollievo al vicinato, lasciamo al verdetto di una strutturata prova su strada la nostra sentenza sull’Abarth 500e, fiduciosi che i numeri scritti su carta (più promettenti di quelli delle endotermiche) sappiano risvegliare l’anima sportiva e divertente delle vere Abarth.
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