Tecnica

Ricarica climatizzatore: cos’è e come funziona

Tempo di lettura: 3 minuti

Tra i normali lavori di manutenzione dell’auto c’è la ricarica climatizzatore auto: vediamone tempi, costi e modalità per mantenere in efficienza l’impianto. Con la ricarica condizionatore auto si ripristina la quantità di gas refrigerante che si trova nel circuito del condizionatore, che è alla base del funzionamento dell’aria condizionata: il raffreddamento avviene, infatti, se questo è a livello, in caso contrario si osserva un calo dell’efficienza. Quando non sono presenti problemi legati a perdite o al malfunzionamento di alcuni elementi dell’impianto, dopo aver effettuato la ricarica aria condizionata auto l’impianto tornerà a funzionare.

La necessità di ricaricare il gas si verifica ogni 2-3 anni ma molte vetture non presentano alcun problema anche dopo un tempo maggiore. Se l’aria condizionata esce calda o non raffredda abbastanza dovete recarvi in un’officina specializzata, ricordando che il costo ricarica aria condizionata, se eseguite sempre i regolari controlli, è compreso nel prezzo del tagliando. Anche se non sono trascorsi due anni dall’ultima ricarica, ma la vettura ha effettuato 60.000 km, conviene rabboccare il gas refrigerante ed eventualmente sostituire il filtro disidratatore: il compito di quest’ultimo è eliminare l’umidità e le impurità che porterebbero la valvola di espansione ad incepparsi.

Ricarica aria condizionata: quanto costa?

I costi per la ricarica clima auto non riservano brutte sorprese. Per la ricarica condizionatori auto, i prezzi variano a seconda delle officine ma anche in base alle dimensioni degli impianti refrigeranti: in quelli più piccoli, infatti, viene stoccata una quantità di gas inferiore e quindi si pagheranno cifre più basse.

Ricaricare l’aria condizionata costa, in media, dagli 80 ai 100€ (manodopera compresa). Purtroppo la cifra può aumentare se ci sono malfunzionamenti nell’impianto, come ad esempio:

  • Filtro antipolline intasato (circa 35€): l’aria condizionata potrebbe non funzionare correttamente poiché c’è da cambiare il filtro abitacolo
  • Perdite nel circuito: il livello del gas refrigerante può calare a causa di raccordi allentati o piccole falle nelle tubature.
  • Compressore guasto (circa 350€ se rigenerato – circa 600€ se nuovo): il compressore aumenta la pressione dell’aria e consente il corretto circolo dell’aria fredda all’interno dell’impianto.

Per la ricarica clima auto il costo può essere accompagnato da un leggero sovrapprezzo dovuto all’igienizzazione dell’impianto. Quest’azione è necessaria perché il raffreddamento dell’aria provoca umidità e nel lungo periodo si formano le muffe causa di cattivo odore e responsabili di molte allergie, per questo è importante procedere a una corretta e regolare manutenzione dell’aria condizionata. Il prezzo di questo intervento è di circa 10-15 euro.

Ricarica aria condizionata: evitare il fai da te

La ricarica condizionatore auto può essere effettuata anche utilizzando i kit in commercio, ma esistono alcuni rischi. Solo le officine, infatti, dispongono degli strumenti per un check-up che può evidenziare eventuali perdite di gas. Inoltre c’è un problema di sicurezza: il gas R1234yf che si trova nei climatizzatori delle auto di ultima generazione è meno nocivo per l’ambiente rispetto al gas R134a usato in precedenza ma è altamente infiammabile. A tale proposito le officine hanno adottato nuovi standard di sicurezza inerenti la corretta ventilazione, il divieto di fiamme libere durante le operazioni di ricarica e lo stoccaggio dei gas compressi. Inoltre, le stazioni di ricarica clima auto con gas R1234yf devono essere progettate in modo da evitare esplosioni durante il funzionamento, rispondere alle specifiche VDA e aver ottenuto l’approvazione TÜV per le macchine clima. Infine, Secondo la normativa, non è possibile immettere il gas R134a in un impianto per R1234yf, e per questo motivo le valvole di riempimento per R1234yf differiscono da quelle per R134a.

Aria condizionata: la manutenzione perfetta

Per mantenere l’impianto di condizionamento in uno stato ottimale, è sicuramente utile seguire delle semplici norme di comportamento:

  1. Evitare, per quanto possibile, le strade sconnesse, che aumentano la probabilità che si allentino le giunzioni dei tubi e si creino perdite.
  2. Lubrificare periodicamente le guarnizioni facendo funzionare l’aria condizionata una mezz’ora ogni 15-20 giorni, anche d’inverno.
  3. Fare regolarmente il tagliando auto, perché ad ogni tagliando viene sostituito il filtro abitacolo e si effettua, se necessaria, l’igienizzazione dell’impianto di condizionamento, che non solo garantisce che nell’abitacolo circoli aria più sana, ma contribuisce a proteggere l’impianto dalla corrosione.
Redazione Autoappassionati.it

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