L’8 marzo verranno tolti ufficialmente i veli a nuovo Renault Austral, l’erede di Kadjar nello strategico segmento dei C-SUV. I test drive si stanno avviando al termine con i prototipi camuffati e Renault ci offre la possibilità di sentire il parere di chi Austral la guida ormai da un anno e mezzo, quasi tutti i giorni.
Dovete sapere che, una volta avviato e confermato il progetto, in genere i muletti escono su strada 18 mesi prima dell’effettivo lancio del prodotto. Nel caso di Austral, a circa un anno dal lancio (si parla del mese di marzo 2021) i prototipi iniziano a circolare con forme sempre più simili alla vettura definitiva; si tratta di una prassi comune a molte case automobilistiche, Renault inclusa.
Alla fine del processo di sviluppo, per effettuare gli ultimissimi test di verifica di conformità generale, vengono utilizzati veicoli preserie molto simili a quelli che saranno commercializzati. Qui conta l’esperienza di uomini come Frederic e Benjamin, collaudatori Renault.
Il primo fa parte della Direzione Prodotto del Gruppo Renault, una Direzione a monte che stabilisce essenzialmente la clientela target e gli obiettivi prestazionali da associare ad ogni nuovo veicolo. Benjamin lavora alla Direzione Ingegneria del Gruppo Renault, che è responsabile delle scelte tecniche durante lo sviluppo dei veicoli. Con il suo team composto da ingegneri, egli si assicura che tutte le tecnologie installate funzionino al livello tecnico previsto.
Frederic: Esperto Valutazione Veicolo – Direzione Prodotto:
“Quando prendo in mano il volante di un prototipo, mi metto veramente nei panni del cliente. Divento il cliente…”.
Benjamin: Responsabile Sintesi Veicolo – Direzione Ingegneria
“A tal fine, esprimiamo un parere soggettivo, ma molto analitico nelle argomentazioni. È necessario spiegare e concretizzare le nostre impressioni in tutti gli ambiti che testiamo: tenuta di strada, sospensioni, sterzo, impianto frenante o prestazioni, per citare solo le caratteristiche principali…”.
Frederic ha la libertà di esprimere i suoi commenti, anche negativi, di fronte allo sviluppo tecnico, così da orientarlo dall’alto della sua esperienza. Benjamin, invece, segue e gestisce quotidianamente l’avanzamento dello sviluppo tecnico di Renault Austral. Con il suo team, è, in un certo senso, il garante delle soluzioni tecniche adottate. È coinvolto quindi direttamente e quotidianamente nella definizione e nella verifica della pertinenza delle specifiche tecniche scelte per il veicolo.
“Abbiamo molte discussioni, questo è chiaro. Fa parte del nostro lavoro. Non potrebbe essere altrimenti. Ma l’importante è che tutti e due difendiamo gli interessi del cliente. Finiamo sempre per trovare non solo un terreno di intesa, ma soprattutto delle soluzioni. Chiaramente, non è facile tutti i giorni, ma è molto gratificante…” precisa Benjamin.
Benjamin e Frederic condividono una formazione da ingegneri e, con i loro percorsi professionali, lunghi e ricchi, possono andar ben oltre la semplice espressione di una sensazione, quando redigono un parere sui collaudi. Il loro giudizio poggia su un solido background tecnico per la conoscenza approfondita che hanno di tutti i veicoli della gamma del Gruppo Renault, ma anche dei concorrenti di Austral, che testano e studiano nei minimi dettagli. Grazie all’esperienza e al know-how acquisiti nel corso della loro carriera, questi due esperti si sono costruiti una legittimità indispensabile per pronunciare pareri che siano ascoltati dalla Direzione aziendale e che diano un orientamento diretto e preciso al lavoro tecnico dei team di ingegneria.
“Se il veicolo che testiamo non è “sulla buona strada”, abbiamo il potere di pronunciare un parere negativo affinché non passi allo step successivo… In altri termini, il progetto non passa alla fase successiva di sviluppo e i team di ingegneria devono rivedere i loro piani!” spiega Frederic.
II test “Gran Caldo”, che di solito si svolge nel sud della Spagna e i test “Gran Freddo” che, per nuovo Renault Austral, sono stati fatti a Kiruna, la città più settentrionale della Svezia, mantengono viva la passione per una professione a volte esercitata in condizioni difficili. Anche se l’organizzazione di questi test speciali non ha chiaramente più segreti per loro, ogni volta Frédéric e Benjamin non vedono l’ora di partecipare a nuove missioni confidenziali.
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