Prima di parlarvi di come sono andate le prove libere del GP Francia 2019, in scena questo weekend sul circuito del Paul Ricard, arriva dirompente la notizia dell’insufficienza di prove portate dalla Ferrari per giustificare la manovra di Vettel in Canada. Viene così confermato il secondo posto e la vittoria rimane nelle mani di Hamilton.
Chiusa questa parentesi, e quello che definiremmo un episodio sul quale stendere un velo pietoso, anche in Francia la Mercedes può sorridere, ma per ora è Bottas il più veloce dopo le prime due sessioni di libere del GP Francia.
Il finlandese è stato infatti il più veloce a bordo della W10 nella seconda ora e mezza di prove. 1:30.937 il tempo dell’ex pilota Williams, con 0,424 secondi rifilati a Hamilton (1:31.361). Bottas è stato quindi l’unico ad abbattere il muro dell’1:31 ma siamo ancora lontani dal tempo della pole di Hamilton (1:30.029) nel 2018, l’anno che ha visto il ritorno in calendario del GP di Francia sul circuito a pochi chilometri dalla Costa Azzurra.
E le Ferrari? Terza e quarta, con Leclerc e Vettel, fresco di matrimonio con la sua dolce metà, con 0,649 secondi e 0,728 secondi dalla vetta. Un podio e un quarto posto virtuale che nasconde un distacco non certo ridotto in questo venerdì di simulazione passo gara.
Dopo le prove libere 3 di domattina (diretta ore 12:00 su Sky Sport F1 HD) e la simulazione di qualifica avremo sicuramente un quadro più preciso della pura velocità di questa SF90, i cui lievi aggiornamenti aerodinamici portati proprio in Francia sembrano non essere ancora sufficienti a invertire la rotta per recuperare terreno sulla freccia d’argento.
Dietro i primi quattro, sempre in agguato la Red Bull Honda di Max Verstappen mentre sembrano adattarsi molto bene a questa pista le due McLaren MCL34 di Norris e Sainz, rispettivamente quinto e settimo con Verstappen tra i due giovani alfieri della scuderia britannica.
Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, con diverse novità tecniche a bordo della loro Alfa Romeo Racing C38, sono nono e undicesimo. Chiudono lo schieramento, e non è una novità, le due Williams.