Nella gamma di Alfa Romeo Tonale, nonostante ci sia tanto spazio per l’ibrido in almeno due varianti, il biscione ha saggiamente scelto di proporre ancora una variante Diesel, interessante per il mondo delle flotte e del privato che non vuole rinunciare, oggi che lo si può ancora fare, ai benefici del guidare un motore a gasolio. Lo ha fatto scegliendo, per inciso, il 1.6 condiviso con Compass con 130 CV e cambio automatico TCT che andrò ad analizzare nel corso di questa prova su strada. Attenzione che si concentra sull’allestimento entry level dell’intera gamma, la Tonale Sprint, così da capire cosa offre e cosa si può avere a patto di sborsare gli extra necessari per i vari pack e i vari optional. Se il 2024 per Alfa Romeo è l’anno di Junior, ex Milano, è altrettanto vero che Tonale ha dato uno slancio fondamentale alle vendite della Casa di Arese e continua a vedere incrementare la sua quota nell’importante mercato dei C-SUV: solo nel primo semestre, quest’ultima è cresciuta di 0,7 p.p. rispetto allo stesso periodo del 2023.
In un mondo che (forse) si è accorto di correre troppo veloce verso l’elettrico, quanto può convenire oggi acquistare o finanziare una Alfa Romeo Tonale Diesel e, più in generale, scegliere questo tipo di motorizzazione?
Partiamo proprio da questo punto, visto che curiosamente Tonale Diesel e Tonale mild hybrid condividono i 39.950 euro come prezzo d’attacco del listino ufficiale. Decisamente più in alto Tonale ibrida plug-in, che parte da 51.700 euro ed è già stata oggetto di una nostra prova su strada nel corso del 2023. A questo punto, andiamo a vedere cosa offre la Tonale Sprint, primo allestimento tra i tre disponibili (Sprint, Veloce e Tributo Italiano).
Costruendo la Tonale Diesel Sprint della nostra prova su strada sul configuratore, si scopre che solo il Rosso Alfa viene proposto come tinta di serie, mentre il Blu Misano dell’esemplare che vedete in foto ha un costo di 1.100 euro. La tinta più cara, e personalmente la più affascinante, è la Verde Montreal che arriva a costare 1.800 euro. I cerchi da 17″ Aero con finiture nero lucido costano 600 euro ma, avendo di serie i 18″, trovo un po’ strano pagare per avere cerchi di dimensione minore. Importante differenza a livello di fanaleria tra questa Tonale Sprint e la Tonale Veloce, a prescindere dalla motorizzazione. Troviamo, infatti, i fari Full LED e non i Matrix Full LED dalla firma 3+3 rispetto al LED diurno singolo della prima opzione. Le luci rimangono sempre adattive, così come è buono il raggio di illuminazione. Salendo a bordo della Tonale Sprint c’è quasi tutto di serie, già a partire dai sedili in tessuto con logo Alfa Romeo sul poggiatesta e i due schermi così suddivisi: quadro strumenti con cannocchiale e schermo Full TFT da 12,3″ e, centrale e sempre ben visibile, lo schermo centrale da 10,25″.
Apple CarPlay e Android Auto sono wireless, di serie, e con loro anche il clima bi-zona e i sensori di parcheggio anteriori/posteriori. Sugli ADAS torniamo nella sezione dedicata alla guida, ma qui Tonale si fa trovare molto ben preparata. Ho trovato di ottimo livello la qualità della telecamera a 360°, anche quando il cielo si fa buio. Forse un po’ troppo spazio nella parte bassa della plancia è dedicata alla piastra di ricarica wireless, mentre il tunnel offre due portabicchieri il cui accesso è reso più difficile dalla presenza del poggiagomito, specialmente quello esattamente sotto. Ci sono le tasche laterali sulle portiere, non esagerate nella dimensione, ma manca un punto di appoggio per chiavi ecc. Siamo su un C-SUV di 4,53 metri, forse si sarebbe potuto fare di più in termini di vani a bordo. Comodi si sta comodi, con quel sedile che trattandosi di un’Alfa Romeo non può non avere un look sportivo, con i fianchetti che contengono bene il corpo in curva. La seduta è tipicamente da SUV: dritta, alta, si domina bene la strada. Quella che il cliente chiede. L’auto dei “volumi”, a breve raggiunta da Junior, doveva avere questa impostazione che farà storcere il naso agli appassionati di guida duri e puri.
Tornando agli interni della Alfa Romeo Tonale Sprint, una differenza importante tra Sprint e Veloce è poi data dalla presenza dell’illuminazione ambiente e da qualche comfort in più come il volante riscaldato, i sedili anteriori riscaldati/ventilati e la regolazione elettrica a 8 vie per entrambe le sedute: tutto questo era assente dalla versione in prova. Il Pack Techno Diesel rivolto a questa motorizzazione aggiunge per 2.000 euro:
A questi si aggiungo per Tonale Diesel anche il Pack Premium (2.500 euro) e il Pack Harman&Kardon (1.500 euro) che aggiunge l’omonimo impianto audio a 14 altoparlanti e la regolazione elettrica dei sedili, non chiedetemi perchè abbinare queste due tecnologie nello stesso pacchetto.
Vi riassumo i prezzi della Alfa Romeo Tonale Diesel:
Nella gamma italiana del SUV prodotto a Pomigliano d’Arco, come abbiamo visto, la scelta è 50:50. Da una parte le ibride, mild e plug-in, dall’altra la Diesel, con il suo 1.6 da 130 CV abbinato al cambio automatico TCT6 con una coppia di 320 Nm che, curiosamente, è la più alta al confronto con le ibride. 320 Nm a 1.500 giri/min contro i 240 Nm delle mild, sia 130 sia 160 CV, e i 270 Nm della ibrida plug-in, che può contare sul fondamentale apporto del motore elettrico montato sull’asse posteriore per una maggiore spinta. Detto senza mezzi termini, seppur la 280 CV ibrida sia per giuste ragioni più vivace sul gas, la Diesel si conferma auto perfetta per i lunghi tragitti con consumi che a breve andrò a spiegarvi. C’è un però, e che prova sarebbe senza un però: lo sterzo è davvero troppo vuoto al centro e non mi sento di perdornarlo per la giusta progressività e durezza che raggiunge in modalità D, la più sportiva del classico regolatore DNA comodo da regolare appena sotto la pulsantiera dedicata al climatizzatore.
Con consumi dichiarati di 5,3-5,4 l/100 km, irragiungibili quelli del (dichiarato) WLTP della plug-in (1,3-1,4 l/100 km), la Tonale Diesel si conferma passista ottimale per le flotte aziendali e per chi vuole spendere poco in autostrada. Detto tra noi, ho dedicato buona parte della mia prova su strada redazionale per testare Tonale in diverse situazioni. La prima, sulla tangenziale di Torino che, come le altre tangenziali italiane, prevede un limite di 110 km/h: qui la Tonale, in sesta da riposo, ha consumato una media di 19,6 km/l, con punte di 20/21 km/l. Tutto bene, mentre in autostrada dopo un viaggio più lungo per raggiungere Villa d’Este, andata e ritorno, il consumo medio è stato di 16,4 km/l con cruise impostato a 130 km/h. Insomma, un po’ più alto del dichiarato e un po’ più alto di certe concorrenti.
La meccanica rimane quella pre 2022, quindi FCA prima della fusione in Stellantis che ha fatto praticamente sparire su molti modelli i motori Diesel, chiedere a Jeep Renegade/Compass e 500X che hanno già visto sparire il gasolio dai loro listini. Rimane quindi il sostanzioso aggiornamento che proprio dalla base di Compass ha permesso la nascita di Tonale. Ancora ce la ricordiamo, sotto forma di concept, sotto le luci dei riflettori dell’ultimo vero Salone di Ginevra: era il 2019 e sembra passata una vita fa. Già apprezzato con le nostre prove redazionali della Tonale ibrida, l’assetto qui si è fatto meno morbido rispetto al SUV delle sette feritoie, così come si è dimostrato sempre pronto in inserimento il muso anche nei tornanti di collina dove si richiede quel qualcosa in più e dove si può valutare effettivamente la tendenza al rollio.
Io ho preferito mantenere l’impostazione Normal, la seconda tra Dynamic e la terza Advanced Efficiency. La modalità più indicata, quella di default all’avviamento del motore, è proprio la Normal, in grado di assecondare bene le richieste di potenza sul pedale dell’acceleratore. A macchina ferma, forse avrei dovuto dirlo subito, non è mi piaciuta la leva del cambio: troppo macchinosa e lenta da muovere, troppo grossa su un tunnel centrale non così tanto ampio; anche qui si sente la “vecchia scuola” FCA, infatti la leva è la stessa di Compass e non è certo un caso. Sui nuovi modelli di Stellantis, basta vedere Junior rimanendo dalle parti del Biscione, c’è il comando Shift by Wire che non avrebbe affatto guastato anche su Tonale. Attenderemo il restyling…
In conclusione, mi sono trovato molto bene nella vita di tutti i giorni con Alfa Romeo Tonale Diesel. Vista la parità di prezzo con le due ibride mild, la scelta dipende quasi esclusivamente dal tipo di vita che conducete, dai percorsi che fate. Ibrido per la città, Diesel per autostrada e per chi di chilometri ne macina veramente tanti. Certo, i consumi non mi hanno impressionato la ma la Tonale Diesel fa il suo, rivelandosi comoda e sportiva senza troppe velleità. Dietro Tonale è abbastanza comoda ma il tunnel centrale dà fastidio a chi siede al centro, tanto vale sedersi in due e sfruttare il poggiagomiti che diventa anche apertura per la botola per caricare gli sci. Non ci sono maniglie di appiglio sul soffitto, strano ma vero.
Caratteristiche | Alfa Romeo Tonale Diesel |
Dimensioni (L/L/A) in metri | 4,53/1,84/1,6 |
Passo in metri | 2,64 |
Bagagliaio in litri | 500-1550 |
Motore | 1.6 4 cilindri sovralimentato |
Cambio | automatico TCT 6 rapporti |
Trazione | anteriore |
Coppia | 320 Nm @1.500 giri/min |
Velocità massima | 194 km/h |
0-100 km/h | 10,9 secondi |
Consumi WLTP misto l/100 km | 5,3 l/100 km |
Serbatoio in litri | 55 |
Massa in ordine di marcia | 1.655 kg |
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