L’Audi Q7 è un modello storico per la Casa dei Quattro Anelli. Nel 2006, infatti, arrivò sul mercato la prima generazione, derivata dalle “cugine” Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg e segnando il debutto del primo SUV della storia Audi, nonché il capostipite della gamma Q di Ingostadt. Nel 2024, l’Audi Q7 si concede un piccolo lifting di metà carriera. La seconda generazione, lanciata nel 2015, si aggiorna all’esterno e in alcuni dettagli estetici, e rinnova le motorizzazioni Plug-In, che adottano una nuova batteria più grande per un’autonomia cresciuta del 70% rispetto alle precedenti ibride ricaricabili TFSI e.
A livello estetico, invece, questo restyling non stravolge le caratteristiche principali della seconda generazione, aggiungendo solo alcuni tocchi più moderni, dal frontale ai nuovi fari posteriori OLED. Lunga 5,07 metri, Q7 fa da punto più alto della gamma Audi Q “classica”, con carrozzeria tradizionale e motori termici, insieme alla piccola Q3, l’Audi più venduta in Italia, e la più grande Q5, il modello dei Quattro Anelli più venduto al mondo con ben 330.000 unità consegnate nel 2023. Dotata di una duplice anima, comoda e spaziosa ma anche dinamica su strada, scopriamo come va l’Audi Q7 2024 nella nostra prova in anteprima sulle strade dell’Isola d’Elba al volante della 50 TDI quattro S line edition.
Iniziamo subito dai prezzi della rinnovata Q7, che si posiziona sia per dimensioni che per contenuti come ammiraglia del mondo dei SUV della gamma Q dei Quattro Anelli. Questi sono, nel dettaglio, i prezzi dell’Audi Q7 2024:
Nel dettaglio, noi abbiamo provato una Q7 in versione 50 TDI S line edition pressoché full optional. Ad eccezione del sistema audio Bang & Olufsen Advanced da ben 7.420 euro, la “nostra” Q7 è dotata di cerchi da 22 pollici, fari Matrix LED con sistema Laser, il telaio Advanced con sospensioni pneumatiche a controllo elettronico e asse posteriore sterzante, tetto apribile in cristallo e guida autonoma di Livello 2, per un prezzo di listino, optional inclusi, di oltre 132.000 euro.
Le novità del restyling 2024 della nuova Q7 sono concentrate all’esterno, dove i quasi 5,10 metri di lunghezza e lo stile molto muscoloso e “pratico” del più grande SUV della Casa degli Anelli guadagna nuovi dettagli nel frontale e nel posteriore. Con la sua coda molto squadrata e il frontale quasi verticale, il SUV tedesco ha un’impostazione estetica ben diversa dagli altri Sport Utility, sempre più sportivi e con linee che ricordano le coupé. Q7, infatti, è un SUV di grandi dimensioni spazioso e comodo, pensato per essere utilizzato in famiglia e per trasportare tanti oggetti.
Quasi tutte le motorizzazioni sono infatti dotate di serie della configurazione a sette posti, che può accogliere fino a 780 litri in configurazione a 5 posti con la terza fila ripiegata. L’indole più “familiare” della Q7 rispetto ad altri SUV, compresa la “cugina” Q8 realizzata sulla stessa piattaforma, le regala il suo stile così riconoscibile. Per mantenerla giovane e al passo con le mode, comunque, Audi ne ha incattivito il frontale, introducendo una nuova calandra Single Frame più grande e, sulle versioni S line, disponibile anche nell’aggressiva versione total black.
Proprio alla Q8, poi, la Q7 eredita le prese d’aria nella parte bassa del paraurti, che donano una certa aggressività al frontale, mentre cambiano anche i fari, che mutano la loro firma luminosa spostando le luci diurne nella parte alta del sottile gruppo ottico. Anche su Q7, poi, arriva la tecnologia dei gruppi ottici Matrix LED con spot Laser, che permettono un’illuminazione degli abbaglianti doppia rispetto ad un classico sistema a matrice. Poche differenze, invece, contraddistinguono la vista laterale e posteriore di questo restyling. Arrivano nuovi disegni per i cerchi, che possono arrivare fino a 22 pollici, mentre debutta un nuovo colore, l’Ascari Blue. In coda, invece, a cambiare sono i gruppi ottici, che a richiesta possono adottare la tecnologia OLED con fino a quattro firme luminose differenti selezionabili dal sistema di infotainment di bordo.
Salendo così sulla nuova Audi Q7 2024, gli interni sono pressoché invariati rispetto al passato. Troviamo quindi una plancia che mantiene la stessa impostazione della versione precedente, caratterizzata da linee pulite, un inserto in plastica nera lucida e la solita, classica qualità costruttiva Audi. Il massiccio tunnel centrale ospita ancora lo schermo per comandare il clima e altre funzioni, così come è invariato il quadro strumenti digitale. Il display dell’infotainment centrale da 10,3 pollici, invece, adotta un nuovo sistema operativo MIB3, più veloce e aggiornato, dotato anche dell’integrazione con app di terze pati come Spotify o Amazon Music.
A livello meccanico, la rinnovata Q7 non cambia rispetto al passato, utilizzando una gamma interamente elettrificata, esclusa la top di gamma SQ7. Andando con ordine, invece, troviamo l’apprezzata piattaforma MLB Evo, condivisa con gli altri grandi SUV del Gruppo VAG, dalla Lamborghini Urus alla Porsche Cayenne, passando per la sorella più sportiva Q8. Dotata di sospensioni Multilink a cinque bracci sia davanti che dietro, la nuova Audi Q7 2024 adotta di serie sugli allestimenti S line edition, S line plus e sulla SQ7 le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, che permettono all’auto di variare di 90 mm la propria altezza (andando da -30 mm in velocità a +60 mm in fuoristrada rispetto all’altezza “base”) e la risposta alle imperfezioni dell’asfalto.
Oltre alle sospensioni pneumatiche, però, a caratterizzare maggiormente la guida del SUV tedesco (costruito nello stabilimento VAG di Bratislava, in Slovacchia) sono le ruote posteriori sterzanti con angolo fino a 5 gradi e la barra antirollio attiva, inserite all’interno del pacchetto Telaio Advanced, ora disponibile anche per la Plug-In Hybrid. A livello di motori, l’Audi Q7 2024 è dotata di una gamma piuttosto completa, tutte accoppiate alla trazione integrale quattro e al cambio automatico tiptronic a 8 marce con convertitore di coppia.
I motori Mild Hybrid, a benzina e Diesel, sono rimasti invariati rispetto al passato: la gamma è infatti formata dal 3.0 V6 turbodiesel disponibile in versione 45 TDI, da 231 CV e 500 Nm, e 50 TDI, da 286 CV e 600 Nm, quella della nostra prova. Nello specifico, la 50 TDI può spingere da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi per una velocità massima di 241 km/h. Il motore Mild Hybrid a benzina, invece, è il 3.0 V6 TFSI turbo da 340 CV e 500 Nm di coppia della versione 55 TFSI. Al top della gamma, invece, troviamo la SQ7, che monta il vigoroso 4.0 V8 biturbo da ben 507 CV, capace di spingere il grande SUV tedesco da 0 a 100 km/h in soli 4,1 secondi.
Le principali differenze di questo restyling riguardano le versioni ibride Plug-In della Q7, le TFSI e. Le nuove PHEV, infatti, sono spinte dal noto motore 3.0 V6 TFSI turbobenzina da 340 CV, affiancato ad un nuovo motore elettrico da 177 CV. A seconda della gestione elettronica differente, il powertrain ibrido eroga 394 CV sulla 55 TFSI e (+13 CV rispetto alla precedente) e 600 Nm, mentre la top di gamma 60 TFSI e arriva a 490 CV, 28 CV più della versione pre-restyling, e 700 Nm. Nuova è anche la batteria, che arriva a 22 kWh netti, ben più grande della precedente da 14,4 kWh. L’autonomia, così, arriva fino a 84 km nel ciclo misto WLTP, per un incremento del 70% in più rispetto al passato.
Come si guida, allora, la rinnovata Audi Q7 2024? Per scoprirlo, siamo partita da Firenze alla volta dell’Isola d’Elba, percorrendo circa 400 km tra autostrade e statali toscane e le belle strade dell’isola davanti a Piombino. In questo modo, abbiamo potuto saggiare le grandi doti da stradista del SUV tedesco: la Q7, infatti, si “mangia” i km senza affaticare i propri passeggeri, con un’insonorizzazione molto buona e una stabilità sempre di ottimo livello. La versione S line edition della nostra prova, complici i cerchi da 22 pollici, è però un po’ brusca sulle sconnessioni ad alta velocità, risultando invece più composta su buche, dossi e tombini ad andature cittadine.
In città, nonostante le dimensioni “pachidermiche”, grazie al disegno squadrato e alle ottime telecamere a 360 gradi è molto facile da piazzare, e colpisce per la sua agilità. Complice uno sterzo con rapporto variabile piuttosto preciso e lineare e alle ottime ruote posteriori sterzanti, anche nei passaggi stretti la Q7 stupisce per la sua manovrabilità. Audi ha preparato un percorso molto tortuoso su strade parecchio strette all’Elba: qui, il nuovo Q7 mi ha stupito. Il telaio MLB Evo si conferma un ottimo pianale in quanto a piacere di guida, e l’unione di sterzo progressivo, ruote posteriori sterzanti, sospensioni pneumatiche e barra antirollio attiva regala una guidabilità insospettabile ad un SUV che, con il motore 3.0 TDI, arriva ad oltre 2.150 kg.
Nel misto stretto, la Q7 riesce a “scrollarsi” di dosso almeno un paio di centinaia di kg, tiene a bada il rollio e riesce a diventare quasi divertente. A riportare la guida su canoni più tranquilli ci pensa l’accoppiata motore-cambio, che predilige la guida turistica rispetto ad una più dinamica. Il 3.0 V6, complice la massa, spinge bene l’auto in modalità Dynamic, mentre nelle altre modalità di guida è più fluido e regolare che vigoroso. Il cambio, invece, è sufficientemente veloce e molto fluido sia in scalata che in salita di marcia, ma se non è in modalità S o manuale mostra qualche indecisione quando si richiede la potenza in salita o prima di un sorpasso.
Queste caratteristiche dimostrano una volta di più che la Q7 “normale” è un’auto che va guidata con calma, godendosi il viaggio e l’abitacolo curato e spazioso del SUV tedesco. La bontà del telaio e la sua inaspettata precisione, però, danno un sapore in più alla guida tranquilla, e dimostrano che, scegliendo una versione più potente come la SQ7, nonostante la mole è possibile divertirsi. Ho percorso anche un breve percorso in fuoristrada, non troppo impegnativo, dove ho apprezzato la modalità di guida allroad, che permette un giusto mix tra le sospensioni rialzate e la rigidezza di queste ultime. La trazione quattro, poi, rimane ottima nei percorsi non troppo impegnativi lontani dall’asfalto.
Concludiamo con i consumi, più generosi di quanto dichiarato da Audi: nel nostro percorso misto, comprensivo di una guida “allegra” sull’Isola d’Elba, abbiamo totalizzato 11,8 km/l, in linea con il dato di 12,3 km/l omologato. Nei 160 km di statali e autostrade che separano il porto di Piombino da Firenze, invece, ho ottenuto 15,3 km/l a velocità comprese tra 90 e 130 km/h, un ottimo risultato per la stazza.
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