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Porsche 962 Stradale: per meno di un milione di dollari può essere vostra

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Il fascino della 24 ore di Le Mans è indiscusso, così come rimane immutabile negli anni quello per le auto che partecipano alla gara. Non c’è bisogno di essere così tanto appassionati per aver cullato, almeno una volta nella vita, il sogno di poter possedere e guidare una di queste vetture mischiandosi al traffico cittadino senza incorrere in sanzioni. Oggi è possibile, poiché una delle tre Koenig Specials C62, nota anche come Porsche 962 Stradale, può essere acquistata per 995.000 dollari e può regolarmente circolare su strada.

Se il nome “Koenig” suscita dubbi, il mistero è presto svelato: è un’azienda che ha prodotto automobili in numero limitato negli anni ’80 e ’90 ed è ancora in attività, questo ci porta quindi alla Koenig Special C62, che come già accennato è basata sulla Porsche 956/962 da corsa ma con l’omologazione per la strada. La stessa cosa la fece Toyota, anni dopo, con la GT-One, ma questa è un’altra storia che meriterebbe un suo approfondimento.

La vettura è tra quelle di maggior successo, ma è stata ritirata a seguito di una serie di modifiche alle regole nei primi anni ’90. Furono costruiti circa 125 esemplari e Koenig ne prese tre. Avendo già corso con una di queste vetture, il team di Koenig aveva familiarità con l’auto e subito si è prodigato nel rialzare fari e i parafanghi per renderla legale su strada, mentre l’aerodinamica è stata migliorata per mantenerla comunque incollata a terra senza l’ansia del cronometro.

Porsche 962 Stradale: un’occasione che non capita tutti i giorni

 Il fascino della 24 ore di Le Mans è indiscusso, così come per le auto che partecipano alla gara. In molti hanno cullato il sogno di poter possedere e guidare una di queste vetture mischiandosi al traffico cittadino senza incorrere in sanzioni. Oggi è possibile, poiché una delle tre Koenig Specials C62, sviluppate sulla base della Porsche 962, può essere acquistata per 995.000 dollari e può regolarmente circolare su strada. Se il nome “Koenig” suscita dubbi, il mistero è presto svelato: è un’azienda che ha prodotto automobili in numero limitato negli anni '80 e '90 ed è ancora in attività, questo ci porta quindi alla Koenig Special C62, che come già accennato è basata sulla Porsche 956/962. La vettura è tra quelle di maggior successo, ma è stata ritirata a seguito di una serie di modifiche alle regole nei primi anni '90. Furono costruiti circa 125 esemplari e Koenig ne prese tre. Avendo già corso con una di queste vetture, il team di Koenig aveva familiarità con l'auto e subito si è prodigato nel rialzare fari e i parafanghi per renderla legale su strada, mentre l'aerodinamica è stata migliorata per mantenerla su strada. Modifiche anche per le sospensioni, abbandonando quelle rigide, mentre i freni a pastiglie Brembo non sono stati toccati. Infine, ha aggiunto un vano anteriore apribile ed un cofano motore in plexiglass per facilitare la manutenzione. Il motore è un flat-six biturbo da 550 cavalli con una barra di sovralimentazione ed un sistema di scarico con convertitori catalitici. Le gomme anteriori sono dotate di battistrada, le posteriori sono slick In poche parole è una vera e propria vettura da competizione ma “riadattata” ad auto comune. Ora l’automobile gira per le strade della California e l'attuale proprietario l’ha messa in vendita per poco meno di un milione di dollari, vale a dire quanto cinque moderne Porsche 911 Turbo Il fascino della 24 ore di Le Mans è indiscusso, così come per le auto che partecipano alla gara. In molti hanno cullato il sogno di poter possedere e guidare una di queste vetture mischiandosi al traffico cittadino senza incorrere in sanzioni. Oggi è possibile, poiché una delle tre Koenig Specials C62, sviluppate sulla base della Porsche 962, può essere acquistata per 995.000 dollari e può regolarmente circolare su strada. Se il nome “Koenig” suscita dubbi, il mistero è presto svelato: è un’azienda che ha prodotto automobili in numero limitato negli anni '80 e '90 ed è ancora in attività, questo ci porta quindi alla Koenig Special C62, che come già accennato è basata sulla Porsche 956/962. La vettura è tra quelle di maggior successo, ma è stata ritirata a seguito di una serie di modifiche alle regole nei primi anni '90. Furono costruiti circa 125 esemplari e Koenig ne prese tre. Avendo già corso con una di queste vetture, il team di Koenig aveva familiarità con l'auto e subito si è prodigato nel rialzare fari e i parafanghi per renderla legale su strada, mentre l'aerodinamica è stata migliorata per mantenerla su strada. Modifiche anche per le sospensioni, abbandonando quelle rigide, mentre i freni a pastiglie Brembo non sono stati toccati. Infine, ha aggiunto un vano anteriore apribile ed un cofano motore in plexiglass per facilitare la manutenzione. Il motore è un flat-six biturbo da 550 cavalli con una barra di sovralimentazione ed un sistema di scarico con convertitori catalitici. Le gomme anteriori sono dotate di battistrada, le posteriori sono slick In poche parole è una vera e propria vettura da competizione ma “riadattata” ad auto comune. Ora l’automobile gira per le strade della California e l'attuale proprietario l’ha messa in vendita per poco meno di un milione di dollari, vale a dire quanto cinque moderne Porsche 911 Turbo

Modifiche anche per le sospensioni, abbandonando quelle rigide, mentre i freni a pastiglie Brembo non sono stati toccati. Infine, ha aggiunto un vano anteriore apribile ed un cofano motore in plexiglass per facilitare la manutenzione. Il motore è un flat-six biturbo da 550 cavalli sovralimentato ed un sistema di scarico con convertitori catalitici. Le gomme anteriori sono dotate di battistrada, le posteriori sono slick. Della serie, guai ad andare in sovrasterzo o dovete fidarvi delle vostre abilità.

In poche parole è una vera e propria vettura da competizione ma “riadattata” ad auto comune. Ora l’automobile gira per le strade della California e l’attuale proprietario l’ha messa in vendita per poco meno di un milione di dollari, vale a dire quanto cinque moderne Porsche 911 Turbo. Un investimento, no?

Autore: Angelo Petrucci

Redazione Autoappassionati.it

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Tag: Porsche

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