Sicurezza

La piaga di chi non mette la freccia: facciamo un atto di civiltà

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Quante volte avete rischiato di tamponare (o l’avete proprio tamponato) qualche automobilista imprudente che non ha messo la freccia prima di effettuare una svolta, oppure vi siete ritrovati a pochi centimetri dal paraurti della sua auto perché non erano ben chiare le sue intenzioni?

In Italia sono veramente pochi gli automobilisti che utilizzano in maniera corretta gli indicatori di direzione, sia per i tempi, sia per i modi nei quali non comunicato le loro intenzioni. Utilizzare le frecce serve proprio a questo: è l’unico modo, insieme agli stop e all’indicatore della retromarcia, per far capire a chi vi è dietro cosa volete fare. È ora, quindi, che gli automobilisti italiani facciano un atto di civiltà, “mettendo a disagio” chi non comunica con il prossimo.

Come si fa? La risposta è semplice. Non si può più far finta di nulla di fronte a situazioni del genere, bisogna far notare con gli strumenti appositi consentiti dalla legge che chi è davanti a voi sta sbagliando. Bisogna aumentare la comunicazione (serena e pacifica, mi raccomando) tra i guidatori. Bisogna agire affinché chi lo fa “non abbia più il coraggio” di rifarlo perché si sente a disagio e fuori luogo. La ricetta, in sostanza è la stessa che andrebbe applicata a moltissimi altri campi, dall’uso del cellulare alle svolte non consentite, che spesso creano code infinite e aumentano considerevolmente il rischio di pericolosi tamponamenti.

Cerco parcheggio? Metto la freccia. Entro ed esco da una rotonda? Metto la freccia. Mi sposto di corsia? Metto la freccia. Devo effettuare una svolta? Metto la freccia. È facile; perché (principalmente) noi italiani non ci riusciamo? Senza considerare il fatto che chi non rispetta la legge va incontro a multe anche superiori ai 300 euro e al taglio fino a 5 punti della patente.

Le case automobilistiche da questo punto di vista stanno cercando di aiutare l’automobilista a rispettare le regole, creando sistema di illuminazione sempre più visibili, frecce direzionali dinamiche che invogliano l’utilizzo e sistemi di assistenza alla guida che non funzionano al 100% se non si usano gli indicatori di direzione nella maniera corretta (vedi Lane assist).

Ora, però, tocca a noi.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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