Risale al 2006 questa concept car inedita, la Peugeot 908 RC, presentata al Salone di Parigi di 12 anni fa. Dietro le sue forme da ammiraglia, si tratta infatti di una classica limousine francesizzata, trovava posto il motore V12 da 700 CV, un’esagerazione voluta per pubblicizzare il ritorno di Peugeot a Le Mans dopo la felice parentesi nei rally di inizio anni 2000.
La “berlinona” era lunga più di 5 metri e anticipava le linee e il futuro della marca, così come faceva presagire, grazie all’enorme propulsore, figlio di un’altra epoca, quello che sarebbe successo di lì a breve nella classica francese.
Quattro posti secchi e un mix originale tra lusso e sportività: è in estrema sintesi la Peugeot 908 RC: ritorniamo per un attimo sul propulsore. Montato trasversalmente in posizione posteriore-centrale, veniva alimentato a gasolio e venne studiato nei minimi dettagli per battere la concorrenza annichilente di Audi, in quegli anni dominatrice a Le Mans.
L’aspetto più originale, per un motore da competizione, è la presenza del filtro antiparticolato Fap (anzi, due per la precisione, uno per ogni condotto di scarico). Non a caso la vettura prototipo LMP1 che scese in pista nella stagione 2006 venne appunto chiamata Peugeot 908 HDi FAP.
La 908 RC non era solo un modo per annunciare l’arrivo di questo motore nelle competizioni ma, soprattutto, un modo per richiamare l’attenzione su quella che sarebbe stata l’erede della 607, con una linea più audace. Molto raffinato anche l’abitacolo, con uno schermo touchscreen precursore dei più moderni sistemi che vediamo oggi installati sulle vetture francesi, una sorta di mamma dell’i-Cockpit.