Categorie: Prove su strada

Peugeot 308 GTi | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

La sigla GTi torna a far parlare di sé. Dopo il ritorno del mito 205 GTi “reincarnato” nella 208, è arrivato il momento della 308, la compatta di Peugeot che ha attaccato senza remore il difficile mercato delle segmento C. Tanti gli ingredienti interessanti dell’ultima nata nella Casa del Leone, che abbiamo deciso di scoprire nella nostra consueta prova su strada.

Disponibile con il 1.6 THP da 250 o 270 cavalli, abbiamo deciso di testare la 308 GTi nella sua versione più potente, ecco com’è andata.

Design: look aggressivo, cerchi da 19” e sedili super

La 308 GTi si distingue da quella “normale” grazie a diversi dettagli estetici, a partire dalla grossa presa d’aria sull’anteriore impreziosita da una fascia rossa, che simboleggia la sportività del modello. I fari full LED completano la vista del muso, mentre nella parte laterale si possono apprezzare le minigonne e i cerchi bicolore da 19” denominati Reverse, dai quali spuntano le pinze sportive e i dischi baffati di dimensioni generose. Al posteriore spicca l’estrattore nero con doppio scarico integrato, sopra il quale fanno sempre la loro bella figura i fari che ricordano il graffio di un leone.

Il modello in prova proponeva la bella tinta rosso Ultimate, abbinata agli specchi neri e al tetto panoramico.

Discreta con tocchi di eleganza e sportività all’esterno, ben rifinita e curata nei dettagli all’interno. L’abitacolo è accogliente, l’i-cockpit mette sempre al centro il guidatore con lo schermo touch da 7 pollici che svolge la maggior parte delle funzioni, lasciando un design del cruscotto molto pulito e semplice.

Praticamente perfetti i sedili in pelle e alcantara, avvolgenti, contenitivi e con poggiatesta integrato, rappresentano davvero il plus di questi interni. Lo spazio rimane immutato, anche per i passeggeri posteriori e il bagagliaio continua a offrire una capienza che va da 420 a 1.300 litri.

Alla guida del 1.6 THP da 270 CV

Anche la Peugeot 308 ha fatto visita a Vélizy, piccolo comune vicino a Parigi, dove il reparto Peugeot Sport ha messo abbondantemente le mani. La GTi che abbiamo provato, infatti, vanta una potenza di 270 cavalli e 330 Nm erogati dal 1.6 turbo benzina, derivato dallo stesso propulsore equipaggiato sulla RCZ R, che condivide con la 308 GTi anche il cambio manuale a 6 marce e il differenziale autobloccante Torsen a scorrimento limitato.

Il rapporto peso potenza di 4,46 kg/cv permette di passare da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti, e di raggiungere la velocità massima di 250 km/h (limitata elettronicamente).

Troviamo presto la posizione ideale – che, per essere un po’ pignoli, rimane un filo troppo alta – nonostante i sedili sportivi. Regoliamo anche il volante e partiamo premendo il pulsante di avviamento (sistema Keyless). Fin dai primi chilometri viene voglia di premere il piede destro sul gas, grazie ad una confidenza che arriva presto, anche se bisogna far subito i conti con un cambio dagli innesti fluidi e precisi, ma con una leva leggermente troppo alta. Lo sterzo risulta piuttosto fedele al guidatore e l’anteriore segue le traiettorie in maniera perfetta, portando la 308 GTi fuori dalle curve veloci senza la minima esitazione, per merito del differenziale autobloccante tarato al 35% che ci garantisce maggiore trazione per spremere i 270 cavalli. Se l’anteriore è praticamente chirurgico, il posteriore, invece, è abbastanza ballerino: in staccata e in ingresso tende spesso ad allargare, regalando momenti di puro divertimento a discapito. Bisogna ammettere comunque che la vettura in prova era dotata degli pneumatici invernali che, pur essendo sportivi, hanno amplificato notevolmente le reazioni della 308, rendendola un po’ meno precisa. Molto apprezzata, invece, la possibilità di disattivare completamente l’ESP.

La spinta dei 200 kW, migliorabile ai bassi, diventa eccezionale sopra i 2.500 giri. La rabbia sprigionata dal 1.6 coinvolge il guidatore, complice anche il sound degli scarichi, che dall’interno si percepisce solo quando i giri sono alti, ma che all’esterno si sente molto bene. Inoltre, il Tasto sport attiva anche l’attuatore acustico che aumenta il suono del motore in maniera forse un po’ esagerata, dato che basta la cattiveria del 1.6 sovralimentato e del doppio scarico per farci vivere la giusta sportività. L’assetto profondamente modificato – 1,1 cm in meno, una barra antirollio più rigida e una campanatura leggermente negativa – fa leggermente fatica sulle strade dissestate, ma tutto sommato ben si comporta sia in città sia fuori, dove assicura una buona tenuta di strada.

Ottimo, infine, l’impianto frenante della Alcon con dischi anteriori da 380 mm e pinza a quattro pompanti che non si affatica praticamente mai. Nonostante la sua indole sportiva però, la 308 GTi non sacrifica il comfort e, soprattutto, l’efficienza, pensati per viaggiare e vivere anche il traffico cittadino. La sportiva francese, infatti, non rinuncia a queste due caratteristiche, grazie allo start&stop, ai sedili massaggianti e ad un assetto non esasperato. Infine, anche i consumi non fanno paura con un ciclo misto omologato di 6 l/100 km che non dista molto dalla realtà, attestata sui 7,5/8 litri per 100 chilometri.

i-cockpit: e quando la guida si fa sportiva?

L’i-cockpit, ovvero l’originale posizionamento della strumentazione e del piccolo volante ma non solo, mettono il guidatore in una situazione di guida nuova. Se si seguono, infatti, le indicazioni da “manuale” Peugeot, bisogna regolare il volante in modo che le informazioni si possano leggere al di sopra dello stesso, anziché attraverso, come avviene abitualmente. Tutto ciò porta ad una posizione di guida diversa dal solito, ma che porta interessanti benefici e un’abitudine che arriva presto.

Per quanto riguarda la guida cittadina, abbiamo riscontrato, su tutti i modelli Peugeot che utilizzano questa soluzione, una visibilità migliore, un pieno controllo dell’auto e un’ottima prontezza dello sterzo.

Ma quando si guida in pista o sulle strade tortuose, che la 308 GTi predilige? In questo caso il discorso è molto differente: le ampie regolazioni ci permettono, se preferiamo, anche di scegliere la configurazione classica, con il volante posizionato più in alto, che da un lato penalizza la visibilità dei contagiri, ma dall’altra è perfetta per strapazzare la vettura, con il vantaggio del diametro ridotto che permette una manovrabilità da go kart.

Prezzo e concorrenti

La Peugeot 308 GTi parte dal prezzo di 35.150 euro ed ha praticamente tutto, dai cerchi da 19” ai sedili sportivi, passando per il clima bi-zona, i fari full LED e il navigatore satellitare. Il modello che abbiamo provato noi aveva, in aggiunta, il tetto “Ciel” panoramico con tendina (500 euro), la retrocamera (200 euro) e la tinta metallizata (600 euro).

Nella gara a chi propone più potenza, la 308 GTi si posiziona nella media, con un rapporto cilindrata/cavalli notevole, grazie al piccolo millesei. La concorrenza è ampia e agguerrita e la segmento C francese partecipa per la prima volta a questa “gara” tra hot hatch. La gara tra anteriori ipervitaminizzate vede la SEAT Leon Cupra, la Renault Megane RS, la Honda Civic Type-R e la Volkswagen Golf Clubsport (in arrivo), con le outsider a trazione integrale sempre pronte a entrare in “battaglia”.

Gabriele Bolognesi
Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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