Categorie: Prove su strada

Peugeot 308 GT | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

Auto dell’anno 2014, la Peugeot 308 ha saputo conquistare una larga fetta di pubblico nel segmento delle berline compatte di segmento C. In attesa della sportivissima Peugeot 308 GTi da 270 CV, la Casa del Leone ha dato alla luce una versione meno estrema e pensate maggiormente per un uso quotidiano. Stiamo parlando della Peugeot 308 GT, disponibile sia in versione berlina che station wagon, che, spinta da un 1.6 litri turbo benzina da 205 CV oppure da un 2.0 litri turbo diesel da 180 CV, sa regalare non poche emozioni al padre di famiglia amante della guida.

Noi di Autoappassionati.it abbiamo messo alla prova la motorizzazione 1.6 litri THP da 205 CV in versione berlina. Vediamo insieme come si è comportata la 308 vitaminizzata nella nostra consueta prova su strada.

Design: giovanile, sportiva ma elegante

La berlina francese ha un aspetto giovanile e slanciato caratterizzato da linee eleganti e filanti e da una linea di cintura abbastanza alta sovrastante passaruota di dimensioni generose. All’anteriore spiccano il leone, che ha preso posto al centro della calandra cromata che si sviluppa su tre listelli, gli ottimi fari full LED (a 62 punti) dal design accattivante, gli indicatori di direzione dinamici e le tre prese dinamiche dalle dimensioni generose. Al posteriore trovano posto i caratteristici fari raffiguranti gli artigli del leone e un voluminoso paraurti alle cui estremità sono incorniciati, all’interno di un diffusore nero laccato, i due scarichi cromati rettangolari con la semplice funzione estetica. Il logo GT trova posto nel frontale, sul fianco al posto degli indicatori di direzione e sul portellone posteriore a ben indicare il modello in questione.

All’interno domina l’ormai famosissimo Peugeot i-cockpit caratterizzato da un volante di dimensioni ridotte, da una strumentazione rialzata e da un plancia essenziale rivolta verso il guidatore con i classici comandi ridotti al minimo. Questo è possibile perché quasi tutte le funzioni dell’auto sono gestibili tramite il touch screen multifunzione da 9,7 pollici posizionato centralmente. Il design interno è filante ed è impreziosito da cromature e da cuciture rosse sparse qua e la sulla plancia, sul volante, sui pannelli delle porte, sulla cuffia della leva del cambio, sui tappetini specifici e sui comodi sedili in pelle (1290 euro). Non mancano la pedaliera in alluminio, la sigla GT nella nuova strumentazione con fondo a scacchi e le esclusive finiture in acciaio inossidabile delle soglie battitacco. La plancia è morbida al tatto, i materiali sono di ottima qualità, tranne che nella parte bassa dell’abitacolo, e gli assemblaggi sono da vetture di qualità superiore quasi premium.

La versione da noi provata era caratterizzata da una colorazione “Blu Magnetic” (600 euro) che ricorda la livrea delle vetture francesi da corsa, dal tetto panoramico oscurato (500 euro), da vetri posteriori e del lunotto fortemente oscurati e da futuristici cerchi in lega da 18 pollici “Diamant” in lega lavorata calzanti pneumatici sportivi 225/40-R18.

Alla guida del 1.6 THP da 205 CV: sportiva, non estrema, ma comoda

Saliamo a bordo e regoliamo elettricamente gli ottimi sedili in pelle riscaldati e massaggianti. La posizione di guida si trova facilmente e la seduta ribassata unita al Peugeot i-cockpit ci fa sentire subito a nostro agio. Unico neo, forse, è la leva del cambio leggermente alta con innesti relativamente lunghi che non si sposano bene con una guida sportiva. L’abitacolo appare subito spazioso ed accogliente, anche chi siede dietro trova spazio a sufficienza per testa e gambe. Il vano bagagli è davvero capiente (420 litri) specie per la sua categoria e si può ampliare a piacere abbattendo gli schienali posteriori. La visibilità è buona specie all’anteriore mentre nelle manovre di posteggio è gradito l’aiuto offerto dalla retrocamera in quanto il lunotto posteriore non è poi così grande. Nell’abitacolo ogni cosa sembra essere al suo posto, le plastiche e le rifiniture sono di qualità e il comfort ne fa da padrone. Curiosa l’idea di liberare la plancia ed il tunnel centrale dalla classica miriade di comandi e di concentrarli tutti nel touch screen multifunzione che include anche il sistema di infotainment. Se da un lato però rende meno difficoltosa la ricerca del comando specifico sulla plancia dall’altro rende un po’macchinosa la regolazione tipo della radio o del climatizzatore mentre per esempio si sta seguendo un itinerario sul navigatore.

Avvitato il motore ci mettiamo alla guida della 308 GT. La compatta del Leone appare fin da subito grintosa ma non estrema. Il 1.6 litri benzina THP da 205 CV e 285 Nm, abbinato al cambio manuale a 6 rapporti, ha una curva di erogazione lineare che predilige l’elasticità di marcia alla spinta rabbiosa. La spinta sulla schiena non è mai violenta, ma è costante per tutto l’arco dei giri. L’allungo in ogni marcia è notevole e il piccolo propulsore molla solo alla soglia dei 6700 giri. Abbiamo però notato una certa fiacchezza e una leggera mancanza di spunto ai bassi regimi specie se paragonata alle prestazioni erogate nella parte più alta del contagiri. Grazie all’iniezione diretta, all’alzata variabile delle valvole di aspirazione e al turbocompressore, la 308 pepata accelera da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 235 km/h. Il tutto nella più totale silenziosità e completa assenza di vibrazioni sinonimo di un ottimo lavoro di insonorizzazione sia dell’intero abitacolo che del motore stesso. Sul lato dei consumi gli ingegneri francesi hanno effettuato un ottimo lavoro tirando fuori percorrenze niente male ma siamo però ancora lontani dal poterla definire una vettura adatta a macinare chilometri come lo potrebbe essere la variante diesel. Nella nostra prova, infatti, abbiamo percorso su un percorso misto circa 2000 km totali durante i quali siamo riusciti ad ottenere un consumo medio di 13 km/l di benzina. Nello specifico la berlina media francese ha fatto registrare valori di 18 km/l nei tratti extraurbani (90 km/h), 14 km/l nei tratti autostradali (130 km/h) e poco più di 10 km/l nei tratti urbani (50 km/h). In sostanza con un pieno del serbatoio (53 litri) si riescono a percorrere circa 680 km.

Nell’utilizzo quotidiano si rivela un’auto facile e sincera che riesce a coniugare un ottimo piacere di guida ad un comfort di marcia degno di nota. Proviamo a calcare un attimo la mano e la GT francese ci regala del gran divertimento. Nonostante la mancanza del differenziale autobloccante la trazione in uscita di curva risulta quasi sempre ottima, merito forse anche dell’erogazione lineare del propulsore. Equipaggiata con una McPherson all’anteriore, una traversa deformabile al posteriore, un assetto un po’ più basso (7 mm davanti e di ben 10 mm dietro) e un po’ più rigido (circa il 20% in più), la Peugeot 308 GT divora senza difficoltà una strada piena di curve garantendo un giusto mix tra tenuta di strada e comfort anche sulle strade più sconnesse. Lo sterzo è molto diretto ed il feeling con l’asfalto è buono grazie anche alle dimensioni contenute dello stesso che hanno permesso di adottare una demoltiplicazione particolare. Esito positivo anche per il comparto freni che si è sempre dimostrato all’altezza, anche nell’utilizzo più sportivo, senza mai andare in crisi. Merito di un quadro dischi da 330 mm all’anteriore e 268 mm al posteriore con centralina ABS Bosch 9CE. La sicurezza, infine, è garantita dal Driver Assistance Pack, costituito da un radar sistemato nella parte anteriore che integra il regolatore di velocità attivo, dall’Allarme Rischio Collisione che indica al guidatore di frenare per evitare l’urto, dalla Frenata Automatica di Emergenza per evitare l’impatto o ridurne le conseguenze, dal diodo luminoso integrato nel vetro dei retrovisori esterni per l’angolo cieco sullo specchietto e dal Park Assist per l’aiuto attivo nella manovra di parcheggio.

Tasto Sport: rosso fuoco

Degno di nota il Driver Sport Pack comprendente il tasto Sport. Premendo tale tasto, posizionato sul tunnel centrale vicino al tasto di accensione, l’esperienza di guida si fa ancora più coinvolgente. L’intera strumentazione si tinge di un profondo rosso corsa; il display posizionato centralmente nella strumentazione visualizza ora la potenza e la coppia erogate, la pressione di sovralimentazione della turbina, l’accelerazione longitudinale e trasversale; la risposta del pedale dell’acceleratore diventa più reattiva; il servosterzo risulta più duro e reattivo; infine l’intero abitacolo viene pervaso da una sonorità del motore amplificata e resa più sportiva e coinvolgente grazie all’intervento del sistema audio. Peccato che la modifica non intervenga anche sulla mappatura della centralina motore, sarebbe stato bello poter usufruire di una mappa più spinta a nostra discrezione nei momenti di massimo divertimento.

Prezzo e concorrenti: concorrenziale

La Peugeot 308 GT 1.6 THP parte da un prezzo base di 28.649,98 euro ma la vettura da noi provata aveva un prezzo finale di 32.679,98 euro. Un prezzo giustificato dalla colorazione “Blu Magnetic” (600 euro), dal tetto panoramico oscurato (500 euro), dal rivestimento in pelle dei sedili (1290 euro), dall’allarme volumetrico (350 euro), dal sistema Hi-Fi Denon (490 euro), dal lettore CD/MP3 (100 euro), dal Driver Assist Pack GT (250 euro) e dal Park Assist con retrocamera (450 euro).

Una cifra che la fa combattere ad armi pari rispetto alle sue avversarie piuttosto blasonate. Tra queste possiamo citare l’Audi A3, la Mercedes Classe A, la Ford Focus, l’Alfa Romeo Giulietta e la Volkswagen Golf. Tutte auto sportive che, come la 308 GT, scampano la tanto odiata imposta del superbollo ma che comunque devo fare i conti con un maggiore costo di gestione rispetto alle sorelle a gasolio. Per questo motivo, se non volete rinunciare alla sportività espressa da questa vettura ma siete intenzionati a risparmiare dal lato dei consumi, il nostro consiglio è di focalizzarvi sulla motorizzazione 2.0 BlueHDi da 180 CV in quanto più parsimonioso sotto questo punto di vista.

Matteo Di Lallo

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Matteo Di Lallo

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