Non abbiamo scelto questa immagine di copertina così a caso, anzi. Peugeot 308 2021 è la Novità del Leone in questo 2021 che segna ormai la transizione del mondo dell’auto verso l’elettrificazione e che per Peugeot significa quindi ricominciare dalla sua berlina di successo, la 308 appunto. In Italia se ne vedono ancora tante della passata generazione e non c’è motivo di dubitare che sarà nuovamente così anche per la sua erede, ora più sportiva, dotata di un impianto di infotainment completamente nuovo e soprattutto ibrida.
L’abbiamo provata in questo primo contatto sulle strade attorno a Cannes la 308 Hybrid da 225 CV ma pensiamo, e non siamo i soli, che in Italia sarà ancora per qualche tempo la versione benzina da 130 CV con cambio automatico EAT8 ad andare per la maggiore, anche se siamo pronti a farci smentire. Ecco perchè abbiamo dedicato le nostre attenzioni al 1.2 PureTech 130 EAT8 che non è un’assoluta novità. Tutto il resto sì, però, ed è ora di dirvi come va, com’è cambiata e quanto costa la nuova Peugeot 308 2021.
Non si può dire che non sia cambiata la nuova Peugeot 308 rispetto alla vettura che l’ha preceduta. A vederle una a fianco all’altra, sembra passata un’era invece, se ci pensate, è passato meno di un decennio. D’altronde questo stile che ritroviamo enfatizzato su 308 è nato con 508 nel 2018, ha influenzato la nascita di 208 e 2008 e ha già cambiato i connotati di SUV 3008, un’altra vettura che sta dando tante soddisfazione al Marchio del Leone.
Abbiamo una vettura estremamente più lunga rispetto a prima grazie alla nuova piattaforma, infatti la nuova Peugeot 308 è lunga 11 centimetri in più, raggiungendo così i 4,36 metri. Di conseguenza è aumentato il passo, di 5,5 centimetri (2,68 metri), e si sta più comodi in vettura. Anche il suo aspetto sottolinea un carattere molto più deciso. Non possiamo non notare il debutto del nuovo logo, che riprende in realtà gli stilemi del passato del Marchio, e su quella calandra così grande, a effetto tridimensionale, avrebbe potuto risaltare un po’ di più. Non mancano gli ormai noti artigli, per le luci diurne a LED, mentre i Matrix LED sono una garanzia.
Chiudendo con le dimensioni, la 308 SW è lunga 4,64 metri e anche il passo in questo caso cresce di ulteriori 5,5 centimetri (2,73 metri). Si è voluto incrementare lo sbalzo posteriore ma sulla 308 SW si viaggia davvero comodi, così come d’altronde si sente un cambio di rotta anche sul divanetto posteriore della berlina due volumi.
Siamo davanti a un corpo vettura muscoloso, che già ci aveva colpito alla “prima” statica in quel di Milano qualche mese fa. Sono tutte nuove anche le luci posteriori, con i soliti tre elementi a LED che già abbiamo visto sul restyling di 3008 ma qui disposti in una nuova forma. La 308 2021 è un’auto che non ha paura, che vuole dire a Golf e alle altre rivali sfidatemi, io sono pronta.
C’è anche da dire che, stilisticamente parlando, mettere una a fianco all’altra una 308 Active Pack, magari dotata dei cerchi da 16” in lamiera (di serie su PureTech 110) versus 308 GT Pack super accessoriata, beh, l’effetto è ben differente. Già dall’Allure, comunque, la 308 denota una certa aggressività e tanto si gioca appunto sulle luci che conferiscono alla vettura un aspetto audace, coraggioso.
Interessante anche l’offerta sulle vernici, non esagerate di numero ma capaci di piacere. La tinta di lancio, pensata ad hoc per la nuova Peugeot 308 2021, è la Verde Olivine che viene offerta senza sovrapprezzo. Le altre due metallizzate, la Nero Perla e la Grigio Artense vengono invece 700 euro. Le tinte speciali (850 euro, Rosso Elixir, Blu Vertigo, Bianco Madreperla) così come la pastello Bianco Banchisa (450 euro, no GT e GT Pack), concludono la tavolozza colori.
Già in fase di anteprima statica, nonostante non fosse possibile interagirci, gli interni di nuova Peugeot 308 ci avevano subito stupito. Completamente nuovi, schermo 3D, doppio schermo centrale, anche se c’è il trucco, e nuova conformazione del tunnel centrale. Al centro l’ergonomia, certo, col “volantino” ben noto a chi conosce Peugeot che qui cambia un poco a livello dei tasti e della disposizione dei comandi, così come sono nuovi i paddle dietro i volanti delle versioni automatiche ed è nuova la stessa forma della corona, leggermente più esagonale di prima.
Tutto è stato studiato a puntino su nuova 308 e sulla versione alto di gamma da noi provata l’ambiente è decisamente premium. Curate le impunture, curati gli assemblamenti, no plastiche rigide a portata di vista e soprattutto un gradevole rinnovamento, che ci voleva, del sistema di infotainment. Su 308 è davvero tutto nuovo e funziona a widget, cioè si scorrono le schermate da sinistra a destra per richiamare i vari menu.
Diversi tasti piuttosto grossi, sempre touch (detti i-toogle, personalizzabili a piacimento), richiamano invece le funzioni principali, come il mirroring, la navigazione, il clima ecc. Il tutto è condizionato dalla facilità con cui questi due schermi, disposti a L, tendono a sporcarsi ma nulla da dire sulla loro funzionalità; vogliamo fare un appunto a questo nuovo i-Cockpit? Avremmo preferito due classiche manopole per la regolazione del clima automatico, e invece qui si fa tutto in digitale, così come i comandi vocali di un certo MBUX sono ancora parecchio distanti rispetto a quanto possiamo trovare su questa nuova 308 ma anche la differenza di prezzo è importante, va detto. Niente da dire sulle mappe del navigatore, sono ottime a livello di risoluzione e veloci a calcolare il percorso. Rispetto a certe auto della concorrenza, penso a Seat Leon, il feeling è immediato, è impossibile non capire cosa fare e dove toccare per ottenere un determinato risultato.
Lo schermo 3D del quadro virtuale, già proposto su 208 e 2008, qui appare ancor più indovinato. L’aria che si respira a bordo di 308 2021 non è solo premium, è proiettata al futuro. Parlando invece di bagagliaio siamo a 412 litri per le versioni termiche, 361 litri (spazio purtroppo sacrificato per posizionare la batteria) per le ibride plug-in. Abbattendo i sedili, la capacità massima è comunque ottima: 1.623 litri.
Peugeot vuole spingere sul motore ibrido plug-in con cui ha già equipaggiato 508 e 508 SW: si tratta del 1.6 da 180 CV unito a un motore elettrico da 81 kW per 225 CV di potenza totale, fino a 56 km reali di autonomia in elettrico e tempi di ricarica che possono arrivare a un minimo di 2 ore grazie al caricatore di bordo monofase. La batteria è da 12,4 kWh sia per questa versione, la più potente, sia per quella da 180 CV dove non cambia il motore elettrico bensì la potenza del termico. L’autonomia è sempre la stessa e si risparmia qualcosa sul listino (4.700 euro).
Peugeot ha invece scelto due dei suoi cavalli di battaglia per offrire ancora un’alternativa a chi vuole rimanere fedele all’endotermico, e avrebbe ancora tante ragioni per farlo. Il 1.2 turbo-benzina 3 cilindri è offerto nella versione base da 110 CV, che è anche la più economica oltre che la meno potente, così come con una potenza di 130 CV abbinabile sia al cambio manuale a sei rapporti sia all’automatico EAT8 che abbiamo testato in questo primo contatto.
Infine il Diesel, che resiste nonostante i tempi che cambiano. Sicuramente indicato per la 308 SW o per chi ancora ha necessità di percorrere tanti chilometri, Peugeot mette a disposizione il 1.5 BlueHDi 130 che dichiara un consumo di 4,2-5,1 l/100 km (MT6) e di 4,3-5,2 l/100 km (EAT8) ed è dotato di una coppia parecchio robusta (300 Nm a 1.750 giri/min).
Già, non tutti gli automobilisti sono pronti ad armarsi di wallbox ma soprattutto a “scucire”, scusate il francesismo, quasi 10.000 euro in più che sì, possono ridursi a più della metà rottamando, ma che inducono comunque a una serie riflessione. Una riflessione che ci ha portato a pensare che sarà lei, la 308 PureTech 130 EAT8, la versione più in voga sul nostro mercato e ci è voluto poco per convincerci.
Il 1.2 tre cilindri non è infatti un’assoluta novità bensì un punto forte dei modelli Peugeot così come degli altri Marchi di PSA (Opel, Citroen e DS) benché oggi tutto è sotto l’egida di Stellantis. Dotato di buone prestazioni sull’allungo e di una buona coppia (230 Nm) già disponibile 1.750 giri, la sua estrema rotondità e malleabilità ben si sposa con gli otto rapporti del cambio automatico, azionabili anche tramite le palette dietro il volante di nuova conformazione.
Ci si diverte a bordo di questa motorizzazione e seppur non si parli di riferimenti assoluti, per quelli c’è l’ibrido che a livello di marketing “doveva” essere il riferimento, questo motore è davvero indicato sia per chi non vuole appunto “elettrificarsi” né si fida più del destino che spetterà a un erroneamente vituperato motore a gasolio quando sarà ora di rivenderlo al miglior offerente.
La scelta giusta, sì, anche a livello di consumi. Siamo tra i 5,3-6,4 l/100 km nel combinato WLTP, riferimenti nella norma di questo tipo di frazionamento. Si apprezza anche il lavoro svolto sull’assetto della nuova 308: l’auto è poco sottosterzante, precisa negli inserimenti e il volante, seppur leggero, è piuttosto diretto e rimane una rarità di questo segmento: sempre piccolo nel diametro ma piacevole tra le mani, una garanzia. La sua progressività al stringere della corda è ciò che ci si può aspettare da una berlina che nasce un po’ sportiva e grazie alla nuova piattaforma lei sta lì, non la muovi, si sente che è più rigida e ben piantata a terra. Buona anche la risposta dei freni: dovete contare che tra questa termica e l’ibrida, dove c’è anche il recupero energetico in frenata, “ballano” ben 345 kg (1.708 kg in ordine di marcia la plug-in 225 CV, 1.363 la PureTech 130 EAT8 della quale condividiamo le prime impressioni, una differenza importante).
Lo sono anche i tanti sistemi di assistenza alla guida di cui una buona parte troviamo già comodamente di serie ma che crescono, per raffinatezza e utilità, al crescere degli allestimenti. Ottimo è il riconoscimento dei segnali stradali che vi consiglia di attivare il Cruise Control, adattivo nel caso del cambio automatico EAT8: è il nuovo Drive Assist Plus, che mantiene anche l’auto in carreggiata senza strane sorprese. C’è tanto altro ancora ma ci sarà modo di approfondire durante una prova in redazione.
In conclusione, il salto in avanti fatto con questa nuova generazione è davvero considerevole e tangibile. Dentro si vive una nuova atmosfera e, ibrido o meno, anche la guidabilità è diventata molto più protagonista (e già la base era buona). Questa 308 2021 non ha paura di Golf, Leon, Classe A, Serie 1 e delle sue gemelle diverse, le nuove Opel Astra e DS 4 E-Tense. Lei sa il fatto suo, e scommettiamo che ne vedremo parecchie già entro fine anno anche sulle nostre strade?
Non potevamo non salire e non provare la prima berlina ibrida plug-in nella lunga storia del Leone. La 308 Hybrid 225 e-EAT8 è il massimo che si può richiedere a questa nuova generazione e si sente di essere a bordo di qualcosa di diverso. Tolta la modalità elettrica, sempre piacevole in città e finalmente in grado di offrire un’autonomia reale di almeno 55 km, la spinta dei due motori è prepotente anche se, spingendo sul gas, si avverte sempre quell’effetto lag che già avevamo riscontrato su altri modelli del gruppo PSA dotate di questa nuova motorizzazione. Molto dipende dai giri del motore nel momento in cui si richiede massima potenza: in basso l’insieme sembra far fatica a capire che è ora di spingere, il lag è consistente, in alto, ad esempio in autostrada, a giri costanti, il sistema funziona meglio e con lui il kick-down. Prestazioni per altro testimoniate da una velocità massima di 235 km/h e 7,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Ah, se proprio la volete elettrificata, nel 2023 arriverà la 308 full electric, giusto se avete voglia di aspettare ancora un po’.
Con gli ordini già partiti nel mese di giugno e le prime consegne, chip permettendo, previste per fine settembre, Peugeot 308 2021 arriva in Italia con un prezzo a partire da 23.750 euro per la versione più parsimoniosa in gamma, la PureTech 110 S&S nel primo dei cinque allestimenti proposti, l’Active Pack.
Qui troviamo di serie alcuni sistemi di assistenza alla guida come l’Active Safety Brake e l’Active Lane Departure Warning così come il clima bi-zona, il Peugeot i-Cockpit con quadro digitale e touchscreen capacitivo da 10” (assente il navigatore, ci sono Apple CarPlay e Android Auto wireless), fari anteriori LED e sensori di parcheggio posteriori. La versione da noi provata, una ricca GT Pack, monta cerchi da 18”, Peugeot i-Cockpit 3D, proiettori Matrix Full LED, VisioPark 360°, impianto premium hi-fi Focal, Drive Assist Pack, sedili regolabili elettricamente dotati di massaggi e riscaldamento e navigatore, già di serie dal secondo allestimento (Allure).
Tornando ai prezzi di Peugeot 308 2021, il listino parte da 24.550 euro per il PureTech 130 con cambio manuale a sei rapporti (l’EAT8 è disponibile da Allure a un costo di 28.750 euro, la GT costa 31.950 euro con questa motorizzazione). “Sopravvive” anche un motore Diesel, il valido e poco assetato BlueHDi 130, da 26.550 a 35.950 euro sul top di gamma. Infine l’ibrido, disponibile come abbiamo visto con due livelli di potenza: la 308 Hybrid 180 parte da 36.750 euro, cui andrebbero sottratti gli incentivi se rottamate il vostro usato, la Hybrid 225 è offerta nei soli allestimenti GT e GT Pack e parte da 41.450 euro.
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