Dietro la Peugeot più venduta in Italia nei primi 8 mesi del 2024, la 208, c’è proprio lei. Figlia della stessa piattaforma, l’ormai famosa CMP o STLA Small in uso anche su Alfa Romeo Junior e Lancia Ypsilon, la Peugeot 2008 si è rinnovata non più tardi dell’estate 2023 puntando forte su estetica e contenuti.
Dalla sua, va detto, una gamma motori molto versatile: a oggi il B-SUV francese con il suo triplo artiglio a LED viene proposta con motori benzina, come il 1.2 PureTech della nostra prova con cambio automatico EAT8, la stessa unità ibridizzata con cambio automatico a doppia frizione e-DCS6 (e catena di distribuzione al posto della cinghia) e l’elettrica e-2008. Da qualche mese non c’è più il Diesel, sostituito dall’ibrido; resta, quindi, da capire quale sia la migliore alternativa tra termico “puro” e termico ibrido sia per consumi sia per guidabilità e questa prova vuole avere anche questo scopo.
Personalmente ho già avuto modo di provare il mild hybrid di Stellantis in diverse occasioni, non ultima in occasione del lancio in Italia di questo propulsore sulla fortunata Jeep Avenger. L’ho trovato un motore indovinato, se dovessi scegliere un termine per definirlo, sia per guidabilità sia per consumi grazie al contributo del motore elettrico integrato nel nuovo cambio a doppia frizione. A scanso di equivoci, c’è una differenza di prezzo di circa 3.000 euro, come vedremo a breve, tra la 2008 termica e la 2008 ibrida. In questa prova su strada mi concentro sulla prima, nel ricco allestimento top di gamma GT.
Facciamo un po’ ordine nella gamma e nei prezzi della Peugeot 2008. Parlando di termico, oggetto della nostra prova, questo è il listino ufficiale in ordine crescente:
A titolo informativo, la 2008 ibrida, come si accennava, parte da 30.150 euro perchè non può avere con il cambio manuale ed è assente il 1.2 da 100 CV. Per fare i conti precisi, sono 1.500 euro tra la 1.2 manuale Allure e la 1.2 ibrida a parità di allestimento. Fuori “concorso” l’elettrica, che parte da 38.000 euro e da 40.450 euro (+ 8.100 euro) per la GT. Tre gli allestimenti (Active, Allure, GT) dove la base propone i cerchi in lamiera da 16″, i proiettori a LED, il Peugeot i-Cockpit con display da 3,5″, la radio Touchscreen 10″ e mirroring wireless, sensori di parcheggio posteriori, clima automatico monozona e retrovisori esterni riscaldabili, regolabili e ribaltabili elettricamente. La medio di gamma Allure aggiunge l’i-Cockpit con display da 10″, i sensori di parcheggio, vetri posteriori oscurati, barre al tetto, cerchi in lega da 17″, consolle centrale con freno di stazionamento elettrico.
Veniamo alla nostra Peugeot 2008 GT della nostra prova su strada. Da buona top di gamma i contenuti esclusivi sono i fari full LED, il Peugeot i-Cockpit 3D, la piastra di ricarica wireless, retrocamera HD, volante in pelle pieno fiore, Keyless Access&Start con funzione di prossimità e pedaliera/battitacco in alluminio. Prima di capire gli optional della Peugeot 2008, i colori disponibili sono il Grigio Selenium della vettura provata che è anche la vernice standard, il Bianco Okenyte, il Grigio Artense e il Nero Perla.
Tra le tinte speciali, la Rosso Elixir e la Blu Vertigo (850 euro le speciali, 750 euro le metallizzate). Gli accessori comprendono il Winter Pack (300 euro: Advanced Grip Control e Hill Descent Control), Pack Drive Assist e Drive Assist Plus (500 euro sulla GT), tetto panoramico apribile con tendina manuale (950 euro), interni Exclusive Alcantara (solo su GT 1.200 euro), sedili anteriori riscaldati (200 euro), Navigation Pack con mappe TomTom (300 euro su GT), Vision Pack (300 euro).
Insomma, se parliamo della dotazione di serie della Peugeot 2008 GT c’è poco da recriminare, ma è facile avvicinarsi ai 35.000 euro se si fa il pieno di optional. Il navigatore è uno di questi, ma il “problema” è relativamente facile da aggirare optando per il mirroring wireless che è sempre di serie. A tal proposito, ho trovato ottimo il piccolo vano nascosto sotto la pulsantiera centrale, perfetto per riporre lo smartphone e per dimenticarsene durante la guida. Altro consiglio da integrare sono i sistemi di assistenza alla guida: per averle il Pack Drive Assist Plus bisogna sborsare ulteriori 500 euro: così si avranno la guida semi-autonoma di livello 2 grazie all’interazione tra Cruise adattivo con funzione Stop&Go e il mantenimento di corsia che centra la vettura tra le linee senza scossoni.
Dal punto di vista prettamente estetico, la nuova 2008 si presenta con un look tutto nuovo. Certo, c’è ancora traccia delle origini ma i tre LED (l’artiglio) separato dal gruppo ottico principale lo trovo quel colpo di genio che meglio armonizza tutto l’assieme. La calandra è a effetto tridimensionale, con il bel logo del leone vistosamente al centro. Rivista la firma luminosa anche al posteriore, con il lettering Peugeot incluso nella barra nera lucida che include i fanali, con la firma 3D. Insomma, vista da davanti questa nuova 2008 mi è piaciuta parecchio.
Del pre restyling rimangono le dimensioni (lunghezza 4,3 metri, larghezza 1,77 metri, altezza 1,55 metri) rimane il non troppo elegante paraurti posteriore molto a sbalzo. Ciò si traduce in un passo tipico da segmento B e quindi su uno spazio della seconda fila non sufficiente per gli alti di statura, con gambe e spazio per la testa un po’ sacrificato. Niente bocchette d’aerazione per il divanetto, sì le porte USB-A e USB-C. 434 i litri del bagagliaio, niente male, con l’eventuale doppio fondo. 1.467 litri la capacità massima con un bel piano completamente piatto abbattendo la seconda fila abbattibile 60:40; utile la possibilità di posizionare in diagonale la cappelliera mentre si accede al vano più nascoto, peccato per l’assenza del portellone elettronico, neanche in opzione.
Dentro la Peugeot 2008 GT è rimasta fedele a sé stessa. Più grande (10″) lo schermo centrale, che ora è visivamente più protagonista in abitacolo, con quest’ultimo che riceve bei rivestimenti in finto carbonio nella parte alta della plancia (perdoniamo le plastiche rigide nella parte bassa). Comodi e ben strutturati i sedili, con fianchetti più pronunciati: sono in pelle TEP e le cuciture in Verde Adamite rendono più dinamico e sportivo l’abitacolo.
Della “vecchia” 2008 rimangono i non esattamente pratici comandi a sfioramento del clima monozona, tra cui gli aggiuntivi dei sedili riscaldati disposti a diagonale, non comodi da azionare. Una nota sul sistema di infotainment, che ha ricevuto un corposo aggiornamento e ora vede i suoi menu organizzati in widget: bene la qualità grafica, ma non si può definire un operativo velocissimo. Per accedere al menu del clima è obbligatorio uscire dalla schermata precedente. Un’ultima criticità? Troppo Piano Black in abitacolo, facilmente rigabile e sporcabile. Perchè le case automobilistiche si ostinano a usare questa soluzione?
Partiamo subito dai consumi, motivo per il quale iniziare a riflettere su quale sia la scelta più corretta tra il motore turbo benzina con ibrido e quello senza. A fine test abbiamo registrato una media di 16,1 km/l, ed è meglio chiarire fin da subito che in città l’ibrido e il suo effetto benefico si sente eccome, conferma avuta dal sottoscritto in precedenti esperienze con il nuovo mild hybrid di Stellantis. Non che il 1.2 sia un motore estramamente assettato, ci mancherebbe, resta il fatto che nella media la città incide negativamente e in parte la colpa è del cambio, bravo a effettuare cambi marcia fluidi (che comodità nel traffico) ma “colpevole” di incidere sui consumi. Meglio fuori città, dove il sistema trova una sua logica dove l’unica nota un po’ inconcludente sono le palette al volante, che raramente mi sono trovato a utilizzare. Non così bene in autostrada, con un consumo vicino ai 14,5 km/l.
L’ibrido, sulla carta, consuma meno, e non costa poi così tanto di più. Pensiamo sempre all’offerta di un’eventuale finanziamento, più che di un listino pieno dove 1.500 euro sono comunque una cifra importante. Per il resto la Peugeot 2008 si guida bene, il cambio si accoppia bene al propulsore e, se vogliamo perdonargli qualche difetto sui consumi nella guida di tutti i giorni, ci sono tanti pro a suo favore: seduta alta, un 1.2 piuttosto vivace dove 130 CV sono più sufficienti al caso e lo sterzo piccolo, in stile i-Cockpit, ma leggero e sufficientemente diretto, si fanno apprezzare.
Personalmente, per me che sono alto 1,84 metri, ho sempre apprezzato il “volantino” e non ho mai trovato grossi problemi di interferenza con le ginocchia nelle svolte più strette. So di colleghi più alti che si sono lamentati proprio di questo problema.
Un altro aspetto che ho apprezzato della 2008, nello specifico allestimento GT, è l’insonorizzazione in abitacolo: merito del parabrezza dedicato che viene proposto, però, solo sulla top di gamma. Tutto ciò solo a velocità da codice, già in autostrada sempre a codice gli specchietti grandi si fanno sentire. Non eccessive le vibrazioni ai bassi regimi, ricordiamoci che si tratta di un tre cilindri. Tre le modalità di guida, dove la differenza tra Eco, Normal e Sport è sia la maggiore brillantezza nello spunto sia la migliore rapidità delle cambiate. Le modalità Fango, Neve e Sabbia, invece, sono un aiutino se vi trovate su una strada bianca, episodi rari. La trazione, a scanso di equivoci, è sempre anteriore. Se Avenger e Junior presto vedranno l’ingresso in gamma di una versione a quattro ruote motrici, complice il secondo piccolo motore elettrico al posteriore, non è detto che la 2008 conoscerà lo stesso destino.
Non ho parlato di spazio a bordo ma colgo l’occasione dalla posizione privilegiata del guidatore. I fianchetti contengono bene il corpo ma lo schienale si regola con la classica rotella, un po’ difficile da manovrare. Dietro non si sta scomodi, anzi, ma mancano le bocchette d’aerazione dedicate. Tornando alla guida, l’assetto è piacevole senza essere eccessivamente rigido; non c’è un eccessivo rollio ma la rigidità delle molle è impostata così da restituire qualche scossone se si affrontano dossi o buche con un po’ di allegria. Diciamo che si apprezzano diversi aspetti in città e anche fuori, come potrete osservare dal nostro video POV, ci si può divertire.
In parcheggio, visto che fino a prova contraria l’auto si presenta come un B-SUV cittadino, bene il debutto delle nuove telecamere che permettono di visualizzare cosa accade sia di lato, sia di fronte sia dietro la vettura. Se invece maneggiate con gli ADAS, la dotazione è più che completa, il satellite a lato sinistro del volante non è così facile da comandare sulle prime.
Pro
Contro
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