Appena presentata la nuova generazione di Opel Astra, da 30 anni a questa parte Opel Astra è un punto di riferimento tra le compatte per gli automobilisti di tutta Europa. Nata nel 1991 al Salone di Francoforte, la “F”, venne da subito naturale pensare che lei fosse l’erede di una sua famosa progenitrice, la Kadett.
Nei tre decenni precedenti la Casa tedesca aveva prodotto cinque serie della Opel Kadett, contraddiste infatti dalle prime cinque lettere dell’alfabeto (e qui si svela il piccolo mistero) per realizzare le quali aveva realizzato a Bochum, in Germania, uno stabilimento dedicato. Di qui lo slogan particolarmente indovinato “A new factory, a new car” (una nuova fabbrica, una nuova automobile) che nell’Estate del 1962 accompagnò il ritorno della Opel Kadett sul mercato. Già, perché quello della Opel Kadett del 1962 era un ritorno sul mercato, visto che dal 1936 al 1940 la stessa Casa tedesca aveva prodotto le Kadett K36 e K38. Ma questa è ancora un’altra storia.
Perché però abbandonare un nome come Opel Kadett legato alla produzione di oltre 4 milioni di autovetture? E soprattutto perché scegliere proprio il nome Astra? La risposta è legata alla Gran Bretagna dove la locale consorella Vauxhall produceva una sua versione della vettura tedesca: la Viva su base Kadett-A/B, la Chevette su base Kadett-C e per l’appunto Astra sulla base delle Kadett-D/E. Di qui l’idea all’inizio degli Anni Novanta di unificare su scala europea il nome del modello medio della gamma, un nome che terminava con la lettera “A”, cosa che per molti anni sarebbe stata consuetudine delle automobili Opel.
La prima generazione di Opel Astra era una vera automobile “europea”. La sua introduzione coincideva con i più importanti passi della Comunità Europea verso l’apertura del mercato unico del 1992. Progettata e sviluppata presso il Centro di Sviluppo Tecnico di Rüsselsheim, in Germania, per offrire standard di guida fino a quel momento disponibili solo su autovetture appartenenti al segmento di mercato superiore, la prima generazione di Opel Astra fu subito prodotta contemporaneamente in cinque Paesi europei: in Belgio ad Anversa, in Germania a Bochum, in Portogallo ad Azambuja, in Spagna a Saragozza e nel Regno Unito ad Ellesmere Port. Quando, alla fine del 1992, entrarono in funzione anche le nuove fabbriche di Eisenach, nel lander tedesco della Turingia, e di Szentgotthard, in Ungheria, Opel poté contare su 9 basi produttive per l’Astra per una potenzialità produttiva di circa 800.000 unità all’anno.
All’inizio degli Anni Novanta la nuova Opel Astra era costruita con le più avanzate tecnologie come un sistema di saldatura laser e una nuova generazione di presse studiate pergarantire il massimo rispetto dell’ambiente. Oggi la nuova Opel Astra punta tutto sull’ibrido.
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