Con il debutto fissato per il Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte IAA, la nuova Opel Astra 2020 propone un restyling mirato, attraverso piccoli aggiornamenti che la rinnovano principalmente sotto il cofano, rendendola la Astra più efficiente di sempre. La generazione K, lanciata nel 2015, ha ancora qualche anno di fronte e le modifiche attuate su questo modello le permettono di rimanere concorrenziale.
Siamo andati a Francoforte qualche giorno prima del Salone dell’auto per scoprire cosa cambia fuori e dentro. Scopriamo come va nel nostro primo contatto in anteprima.
Disponibile da subito sia nella versione 5 porte, sia nella variante Sports Tourer, fuori la Opel Astra conferma in toto il suo design. Cambia leggermente la griglia (dotata di aero shutter), ispirata alla Insignia, arrivano alcuni inserti cromati o nero lucido, mentre si confermano i gruppi ottici da vettura premium, grazie all’adozione dei fari IntelliLux, adattivi a matrice di LED, ultra efficienti anche dal punto di vista energetico.
All’anteriore compare anche (di serie per l’Italia) la telecamera ad alta definizione per i sistemi di assistenza alla guida Opel Eye, che ha ottenuto un aggiornamento capace di renderla più piccola e potente di prima, grazie a un processore più veloce. Ora, infatti, è in grado di rilevare anche i pedoni, per una maggiore sicurezza su strada, anche al buio. Anche la retrocamera, disponibile in combinazione con il sistema infotainment Multimedia Navi Pro, ha ricevuto un potenziamento, mostrando ora un’immagine più nitida.
E, a proposito di infotainment, il sistema al top di gamma è mutuato dalla Insignia, propone uno schermo touch da 8 pollici ed è comandabile anche attraverso i comandi vocali. Questa tecnologia integra i servizi di navigazione connessi e mostra un aspetto più moderno, aggiornato nella grafica insieme al quadro strumenti. Infatti, l’altra grande novità degli interni è la possibilità di avere un nuovo quadro strumenti digitale con 8 pollici di schermo centrale, contornato dagli altri quadranti analogici.
Tutti e tre i livelli di intrattenimento (Multimedia Radio, Multimedia Navi e Multimedia Pro) sono compatibili con Apple CarPlay e Android Auto, garantendo una connettività con gli smartphone al passo con i tempi. Sempre a livello tecnologico, un pratico vano sul tunnel centrale permette di caricare il telefono wireless e di tenerlo ben fermo durante la guida.
Il tocco premium, invece, arriva dal sistema audio opzionale Bose di fascia alta con sette altoparlanti tra cui un subwoofer Rich Bass.
La Opel Astra 2020 propone 4 scelte benzina, delle quali 3 sono diverse configurazioni di potenza del 1.2 turbo tre cilindri, che però non è quello condiviso con il Gruppo PSA. Si parte da una potenza di 110 CV, si sale a 130 CV e si arriva a 145 CV. Quest’ultima è la potenza massima anche del 1.4 turbo, sempre tre cilindri, ma abbinato esclusivamente al cambio automatico a variazione continua (CVT).
Sul fronte diesel è presente il 1.5, anche questo tre cilindri, che eroga 105 e 122 CV, con la versione più potente che è abbinabile anche al cambio automatico a 9 rapporti.
Tutti i motori della Opel Astra 2020 sono Euro 6d, vantano consumi contenuti ed emissioni che nella versione più efficiente, la 1.2 da 110 CV, 90 g di CO2 per chilometro nel ciclo NEDC. Per quanto riguarda i consumi, si passa da un minimo di 3,6 l/100 km del 1.5 diesel a un “massimo” di 5 l/100 km/h per la 1.4 turbo. Nel complesso la Astra è riuscita a ottenere fino al 21% in meno di emissioni di CO2 rispetto al modello precedente.
Tra le motorizzazioni più interessanti presenti sulla Opel Astra 2020 c’è sicuramente il 1.4T da 145 CV e 236 Nm di coppia, non tanto per il propulsore in sé, ma per l’inedito abbinamento con la trasmissione CVT.
Questo cambio, per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni, non ha mai rappresentato un sinonimo di piacere di guida per colpa del tanto odiato “effetto scooter”, ovvero il mantenimento dei giri alti costanti durante le fasi di forte accelerazione. La prima buona notizia è proprio che la Opel Astra 2020 ha contenuto molto questo irritante effetto secondario, mantenendo un numero di giri sempre contenuto attraverso un corretto settaggio variazione continua e grazie al turbo del tre cilindri. D’altro canto, dalla risposta del motore ci saremmo aspettati una maggiore reattività e maggiore brio, anche se quando i giri salgono l’allungo diventa buono.
Il contralbero nel monoblocco riduce fortemente le vibrazioni, ma il rumore nelle fasi di accelerazione è un po’ troppo presente all’interno dell’abitacolo. Se non fosse per il propulsore il silenzio regnerebbe sovrano, poiché il meticoloso sviluppo della vettura nella galleria del vento non ha solo contribuito a ridurre i consumi di carburante e le emissioni di CO2 (Cx pari a 0,26 della Sports Tourer la rende una delle station wagon con il coefficiente di resistenza aerodinamica più basso nel mondo), ma permette anche di godere dell’assenza di fruscii aerodinamici.
Lo sterzo è stato ricalibrato, ora è più diretto e ben si comporta tra le curve, mentre l’assetto rimane un po’ troppo morbido durante la guida “allegra”, ma tra le buche assorbe molto bene, grazie anche ai nuovi ammortizzatori per un migliore controllo dei sobbalzi. In opzione è disponibile anche l’asse posteriore con parallelogramma di Watts.
La nuova Opel Astra verrà presentata in anteprima al pubblico al Salone di Francoforte dal 12 al 22 settembre. Per quanto riguarda i prezzi, la Opel Astra 2020 berlina 5 porte parte dal prezzo di 23.800 Euro e la Sports Tourer da 24.800 Euro. Le vetture sono già ordinabili e sono offerte negli allestimenti GS Line, Business Elegance, Ultimate e nella special edition “120 Anniversary”.
L’allestimento di partenza GS Line vede una dotazione piuttosto ricca, che comprende già, tra gli altri accessori, il multimedia touchscreen da 7 pollici, il clima automatico bi-zona, i sensori di parcheggio ant. e post., i sedili AGR, l’Opel Eye, i cerchi in lega da 16” e i vetri posteriori oscurati.
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