Opel Zafira è stata una monovolume compatta di grande successo che oggi si è totalmente rinnovata. Vent’anni fa, partendo dalla sua “base”, venne realizzata una concept car a idrogeno: la HydroGen1.
All’inizio del nuovo millennio, la Casa anticipava quella che, nella sua visione dell’epoca, era la mobilità del futuro. Esternamente era identico alla Opel Zafira ma sotto il cofano, il prototipo HydroGen1 era del tutto innovativo. Veniva equipaggiato con un propulsore dalle dimensioni paragonabili a quelle dei motori tradizionali, realizzato dall’insieme di 200 fuel cell collegate in serie in grado di erogare una potenza costante di 109 CV o picchi di potenza di 163 CV.
Al suo interno, idrogeno e ossigeno reagivano chimicamente a una temperatura di 80° C per formare acqua e, di conseguenza, energia elettrica a sua volta convertita in corrente alternata. La forza motrice del propulsore permetteva l’utilizzo di un unico rapporto di riduzione intermedio.
Prestazioni al passo coi tempi
400 km di autonomia, 16 secondi per raggiungere i 100 km/h e velocità massima di 140 km/h. Numeri interessanti tenendo conto del fatto che stiamo parlando di un prototipo di ben venti anni fa. Il comportamento su strada di HydroGen1 fu testato per parecchie settimane all’interno di un programma di collaudi simile a quello a cui erano sottoposti i modelli di serie Opel.
Tra gli obiettivi delle prove c’erano anche l’ottimizzazione del comportamento dinamico della vettura e l’acquisizione di nuove conoscenze nell’impiego dell’idrogeno. Una testimonianza, di un passato non più così recente, che potrebbe aprire interessanti scenari sul futuro del mondo dell’auto, specie quando le fabbriche potranno tornare alla normale attività e a studiare nuove soluzioni tecnologiche e sempre più evolute.