Migliorare un modello di successo non è mai semplice, ma a mantenere una vettura al passo coi tempi ci pensano i restyling, come nel caso della nuova Kia Sportage 2019, che rinnova la sua quarta generazione attraverso elementi inediti sia a livello estetico sia sotto il cofano.
Al debutto, infatti, alcune novità che portano nuova freschezza al design, ma soprattutto nuove motorizzazioni come il propulsore Diesel mild hybrid. Noi abbiamo provato la nuova Kia Sportage 2019 in anteprima e vi raccontiamo com’è e come va nel nostro primo contatto.
L’evoluzione estetica della quarta generazione di Sportage è stata frutto del lavoro condotto dal Centro Stile europeo Kia di Francoforte, in collaborazione con gli altri centri Kia di Namyang in Corea e di Irvine in California. Il risultato è stato uno Sportage “coraggioso”, capace di cambiare rispetto alla precedente generazione, che aveva segnato la grande consacrazione a best seller del modello.
I designer di Kia hanno avuto ancora una volta ragione e il successo ha avuto seguito. Ora però, nel restyling di metà carriera è stato necessario dare una rinfrescata nei punti “caldi” della Sportage, in modo da mantenere lo stile sempre attuale, senza cambiare le dimensioni complessive (lunghezza da 4,485 a 4.495 mm). Le modifiche introdotte vedono una nuova calandra tiger nose, più arrotondata, nuovi skid plate davanti e dietro, e un design di entrambi i gruppi ottici rinnovato esclusivamente nel disegno della firma luminosa a LED (disponibili ora i full LED a quattro punti). Anche la versione GT Line è stata leggermente modificata, con un paraurti anteriore ridisegnato, i nuovi alloggiamenti per i fendinebbia e gli inserti nero lucido, o cromati, che raccordano la presa d’aria inferiore e il doppio scarico cromato.
Arrivati anche nuovi cerchi in lega da 17 e 19 pollici bicolor e nuovi dettagli cromati, oltre a cinque tinte di vernice, con inedite tonalità di argento, grigio e blu metallizzato.
L’abitacolo propone un nuovo volante e un quadro strumenti aggiornato, con le versioni GT Line che lasciano la scelta tra sedili in pelle con inediti accostamenti cromatici, tessuti bicolore nero e grigio (di serie) o pelle nera con cuciture in rosso in opzione.
Dominano le cornici e le rifiniture in piano black, sempre scenico e altrettanto difficile da mantenere pulito. Dal lato della qualità, la Kia Sportage 2019 propone una buona qualità complessiva, con plastiche morbide in tutta la parte superiore, lasciando alla parte più nascosta quelle rigide.
L’ultima evoluzione del sistema Kia AVN (Audio-Visual Navigation) si presenta con un’estetica moderna al centro della plancia e dispone a scelta di uno schermo touch screen da 7 pollici o del nuovo schermo da 8 pollici “frameless”, senza cornice appunto e con l’integrazione del sistema radio digitale DAB, oltre alla telecamera posteriore con l’indicazione degli ingombri in manovra. È disponibile di serie, per la prima volta, la Radio touchscreen da 7’’ con sistemi di mirroring Apple Car Play ed Android Auto con retrocamera con linee guida dinamiche e DAB.
A integrazione del sistema di navigazione è presente il Kia Connected Services con il quale si ha la disponibilità di una serie di informazioni importanti per la guida fornite attraverso il circuito TomTom, come i dati aggiornati sul traffico, le previsioni meteo e le indicazioni della presenza di controlli di velocità.
Il passo di 2.670 mm offre molto spazio per i passeggeri, sia davanti sia dietro, sia per la testa, sia per le gambe. La capacità di carico si conferma buona come sulla precedente versione, con il baule che varia da 467 litri (439 nel caso si opti per la 2.0 mild hybrid) a un massimo di 1.469 litri.
Come abbiamo accennato in precedenza, la novità principale sotto il cofano è rappresentata dalla presenza del mild hybrid abbinato al motore 2.0 Diesel. Si tratta di una novità che supporta il Diesel nella sua battaglia contro la sua “demonizzazione”, attraverso una batteria a 48 volt, che aiuta il motore a gasolio esclusivamente nelle fasi di accelerazione, ricaricandosi in frenata.
Questo sistema permette al 2.0 Diesel da 185 CV e 400 Nm di coppia, di consumare circa 7 l/100 km nel ciclo combinato e di emettere tra i 174 e i 185 g/km, una riduzione di emissioni pari a circa il 7%, se consideriamo il nuovo ciclo di omologazione WLTP, molto più realistico. Il nuovo propulsore è abbinato al nuovo 8 rapporti con convertitore di coppia.
Novità anche per gli altri due Diesel presenti in gamma, grazie alla presenza del 1.6 CRDi, disponibile in due configurazioni di potenza, 116 e 136 CV, con il secondo abbinabile anche al cambio a doppia frizione 7 rapporti e alla trazione integrale.
Confermati, invece, i due benzina: si tratta del 1.6 GDi aspirato da 132 CV e 161 Nm e il 1.6 T-GDi da 177 CV e 265 Nm di coppia.
Abbiamo scelto di guidare la Kia Sportage nella sua nuova versione mild hybrid, forte del 2.0 Diesel da 185 CV e 400 Nm di coppia. Si tratta di una scelta interessante, perché, mentre molte case automobilistiche puntano sull’ibrido benzina, e soprattutto abbandonano il gasolio, Kia lavora a 360° per proporre diverse varianti in base ai modelli in gamma.
Questo sistema di ibrido “leggero”, rende leggermente più efficiente la Sportage, grazie a questa batteria da 48 volt che alimenta un motore elettrico da 12 kWh, capace di aiutare il SUV coreano nelle ripartenze e nei frequenti start e stop del traffico cittadino. Senza dimenticare il fatto che, grazie al mild hybrid, la Sportage dovrebbe ottenere l’immatricolazione ibrida (al momento pare non ce l’abbia ancora) che la agevolerà negli ingressi in molte ZTL ambientali e durante i blocchi del traffico, vero spauracchio dei Diesel.
Per la precisione, il sistema mild hybrid fornisce fino a 12 kW di potenza elettrica in accelerazione, riducendo così il carico del motore diesel e le vibrazioni in partenza, oltre a consumi, le emissioni e le vibrazioni. Nella modalità “generatore”, il sistema recupera energia cinetica durante la decelerazione, la frenata e marcia a velocità costante, mentre nelle normali fasi di marcia fornisce potenza al motore termico, utilizzando l’energia accumulata precedentemente. Con la nuova funzione “Moving Stop & Start”, se la batteria del sistema mild hybrid ha un livello di carica sufficiente, il motore diesel si spegne automaticamente durante le decelerazioni, o in fase di frenata, già a partire da 20 km/h.
Dietro il volante della nuova Kia Sportage 2019 si conferma un ottimo comfort, con il cambio a 8 rapporti è sempre fluido e intuitivo. Anche quando si richiede potenza in ripresa, la scalata è veloce e i 400 Nm di coppia garantiscono un bel brio. I 49 kg di peso in più dovuti a batteria e motore elettrico praticamente non si sentono, con la Sportage che mostra tutto la sua sportività sia nello spunto sia nell’allungo.
L’abitacolo è molto ben insonorizzato, il che garantisce ulteriore comfort di marcia, sia in città, sia in autostrada, dove il 2.0 gira molto in basso. Si tratta di una buona via di mezzo tra due mondi, urbano ed extraurbano, con la trazione integrale, cui si aggiunge la possibilità di bloccare il differenziale, che permette di affrontare diversi terreni, per un utilizzo a tutto tondo.
Confermate sospensioni e assetto della precedente versione, con le prime a quattro ruote e a schema indipendenti. Nella versione GT Line, da noi provata, le sospensioni hanno caratteristiche leggermente più sportive, ma l’assorbimento delle buche rimane comunque buono.
Per quanto riguarda la sicurezza, le tecnologie di assistenza alla guida disponibili sono lo Smart Cruise Control con Stop & Go, l’Around View Monitor per manovre di parcheggio più facili e il Driver Attention Warning, per contrastare la fatica e la disattenzione al volante. A seconda delle versioni ci sono, inoltre, il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza con rilevamento pedoni, il Lane Departure Warning System, il Lane Keeping System e il Sistema di rilevamento stanchezza del conducente.
Abbiamo dedicato un articolo a questa sezione della nuova Kia Sportage 2019. Ecco il LINK per prezzi e allestimenti.
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