La nuova Jeep Wrangler Rubicon ha affrontato in California (USA) l’iconico tracciato del Rubicon Trail, che ne ha ispirato il nome e vanta un legame speciale con il leggendario marchio americano.
In occasione dell’introduzione della quarta generazione della Wrangler, l’icona Jeep è stata messa alla prova sull’impegnativo tracciato del Rubicon Trail, tra le montagne a cavallo tra la California e il Nevada.
Qui infatti, a fine agosto, una carovana di Wrangler Rubicon, la più abile nella guida in fuoristrada, ha affrontato il leggendario tracciato off-road ad ovest del lago Tahoe.
Si tratta di un percorso estremamente duro che si arrampica su rocce, pendii e altopiani, e su cui l’inarrestabile Wrangler Rubicon si è trovata perfettamente a proprio agio, superando ogni ostacolo naturale, anche grazie a un equipaggiamento specifico per l’off-road di prim’ordine. Infatti, ciascun esemplare era dotato di riduttore off-road Rock-Trac, inseribile ‘shift-on-the-fly’ a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 4.0:1, assali anteriore e posteriore Dana 44 heavy-duty next-generation, bloccaggi elettrici dei differenziali anteriori e posteriori Tru-Lock per la guida in fuoristrada più estremo e Active Sway Bar System, il sistema di disconnessione elettronica che consente di scollegare la barra stabilizzatrice anteriore per aumentare l’escursione delle sospensioni e incrementare la trazione quando si percorre un tratto particolarmente difficile.
Equipaggiate con il nuovo turbo benzina da 2,0 litri e il famoso propulsore 3.6 litri benzina, le nuove Wrangler Rubicon impegnate nell’impresa americana si sono affidate anche ad un’altezza da terra pari a oltre 25 cm e ad angoli di riferimento ai vertici nella categoria: angolo di attacco pari a 36,4°, un angolo di dosso pari a 25,8° e un angolo di uscita pari a 30,8°. Inoltre, il rapporto massimo di riduzione è di 77,2:1 sulle versioni a benzina e la capacità di guado di 76 cm.
Il Rubicon Trail è uno dei tracciati per il fuoristrada più famosi ed impegnativi al mondo – ha infatti ottenuto un punteggio pari a 10 (equivalente alla massima difficoltà) in una scala da 1 a 10 – ed è noto come l'”antesignano di tutti i percorsi off-road”. Non solo, nel 2003 ispirò la versione Rubicon, la più abile nella guida off-road della gamma Wrangler e che ne porta appunto il nome.
Per tutte queste caratteristiche da decenni la storia del marchio Jeep è legata in modo speciale a questo percorso.
Era il 1953, quando una comitiva di circa 150 amici si avventurò a bordo di veicoli Jeep sull’accidentato tracciato granitico, che attraversava le montagne della Sierra Nevada, per raggiungere il lago Tahoe in California. Inizialmente aperto per sostenere l’economia delle comunità locali, il percorso divenne il punto di ritrovo per la prima traversata ufficiale del Rubicon Trail a bordo di modelli Jeep proprio negli anni in cui si stavano trasformando da veicoli da lavoro in fedeli compagni di avventura e di viaggio. Nasceva così il primo ‘Jeep Jamboree’, il più classico dei raduni a stelle e strisce pensato principalmente per mettere in risalto le emozioni che si provano entrando a far parte della grande famiglia Jeep.
Il Rubicon Trail è lungo 35 km ed è composto da un tratto stradale e da uno sterrato per la guida in 4×4. Si chiama McKinney-Rubicon Springs Road il tratto del tracciato che meglio si è conservato negli anni e che ha inizio a Georgetown, in California, un villaggio della Gold Country. Dal 1890 al 1920, la McKinney-Rubicon Springs Road fu inaugurata per consentire alle diligenze di accedere agli alberghi di Wentworth Springs e Rubicon Springs. La parte sterrata del tracciato inizia in una località vicina al lago Loon, è lunga circa 19 km, attraversa in parte la foresta nazionale di El Dorado e si snoda tra massi imponenti, superfici rocciose ed enormi lastre di pietra granitica ed è caratterizzato da ripide inclinazioni e brusche discese. Il percorso in fuoristrada si conclude sulla riva meridionale del lago Tahoe dove, poco lontano dallo specchio d’acqua, è necessario guadare il fiume “Rubicone”, nome dato dai primi coloni in omaggio al torrente che Giulio Cesare attraversò nel 49 AC al confine con la Gallia Cisalpina. Infatti, prendendo ispirazione da quella vicenda storica, il termine “Rubicone” sta proprio a indicare un “punto di non ritorno”, ovvero un limite che, se superato, determina un corso inevitabile degli eventi.
Dal 1950 ad oggi, il Rubicon Trail è stato utilizzato dagli appassionati di fuoristrada come location ideale per intraprendere emozionanti avventure off-road a bordo dei veicoli Jeep. Inoltre, da oltre 40 anni, il Rubicon Trail viene utilizzato dagli ingegneri Jeep per migliorare le capacità off-road dei SUV Jeep e per sviluppare nuovi modelli e nuove tecnologie. Ad esempio, l’utilizzo di tracciati come il Rubicon Trail si è rilevato fondamentale per introdurre importanti innovazioni nella gamma, come dimostrano il riduttore Rock-Trac 4:1, il sistema Quadra-Drive II, i bloccaggi Tru-Lok, il sistema di disconnessione della barra stabilizzatrice anteriore, le piastre di protezione sottoscocca, l’assale anteriore Dana 44, le sospensioni multi-link, il sistema BLD (Brake lock differential della nuova generazione Wrangler) e il paraurti anteriore e posteriore in acciaio presenti nei modelli Rubicon.
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…
Dal 10 al 19 gennaio Alfa Romeo sarà protagonista dell’imminente edizione del Bruxelles Motor Show…
La Tesla Model Y Juniper è pronta a entrare in produzione a gennaio presso la…