Motorsport

Inizia il countdown: come sarà la nuova Ferrari F1?

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Manca esattamente un mese alla presentazione della nuova Ferrari F1, la rossa, sempre opaca, con la quale la Casa di Maranello tenterà di vincere finalmente il titolo/i a distanza di 14 anni da quando Kimi Raikkonen portò per l’ultima volta l’alloro in Emilia Romagna.

Da ciò che si legge in rete, e da ciò che sappiamo, la stabilità dei regolamenti ha spinto Ferrari a non stravolgere un progetto che, specie nella seconda parte di stagione, ha mostrato più punti positivi che negativi. La SF90, nata con qualche problema di gioventù, ha iniziato male la stagione ma ha saputo riprendersi appena dopo la pausa estiva: sono di quel periodo le due vittorie di Leclerc (SPA/Monza) cui seguì la doppietta a Singapore, condita dall’unica vittoria di Vettel del 2019.

Proprio sotto le luci artificiali della città stato asiatica Ferrari introdusse un nuovo pacchetto aerodinamico da alto carico che funzionò alla meraviglia. Da lì a Maranello sono ripartiti per il progetto “671”, nome in codice del progetto il cui nome ufficiale non sarà sicuramente SF91, più probabile, ma non scontato, F2020.

Distintasi per le sue 9 pole position, molto spesso alla SF90 è mancata la prestazione in gara proprio per una vettura nata senza tutto il carico aerodinamico che si erano prefissati a Maranello. Il già citato pacchetto (ricorderete il nuovo musetto a Singapore) è indicativo di una ricerca di carico che si concretizzerà con la nuova Ferrari F1, anche se il suo aspetto estetico potrebbe non differire totalmente dalla SF90.

Se la zona della “Coca Cola” dovrebbe ancor più rastremarsi, su una filosofia intrapresa nel 2017 e da lì sviluppata, anche l’assetto rake potrebbe essere estremizzato e, parallelamente, leggermente diminuito il passo, così da trovare un compromesso tra un posteriore ballerino come piace a Leclerc e uno più stabile che va a genio con lo stile di guida di Vettel, che ancora si sogna gli scarichi soffiati della sua Red Bull dei titoli mondiali.

Altro tratto sul quale stanno ancora lavorando i tecnici, sia i consumi (migliorie sulla parte ibrida per chiedere “meno” al motore termico) e affidabilità da migliorare, per portare a casa sempre il maggior bottino disponibile contro l’armata tedesca (niente Panzer, solo le due W11 di Hamiltone e Bottas).

Il responso, come sempre, alla pista

Primi test della monoposto a 7 giorni dalla presentazione ufficiale, che avverrà a Fiorano: il 18 febbraio tutti i team scenderanno in pista per la prima giornata di test invernali a Barcellona e solo allora scopriremo, finalmente, le carte. La nuova Ferrari F1 andrà subito forte?

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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