Siamo abituati a pagare un abbonamento mensile per Netflix o Disney+, ma ora anche Volkswagen sembra voler seguire questa strada. La casa tedesca, infatti, propone ai proprietari delle sue auto una serie di funzioni in abbonamento già da diversi anni, da funzionalità più futili come le luci ambientali interne policromatiche ad altre più sostanziali, come gli abbaglianti adattivi. Per la prima volta sulla compatta elettricaID.3, però, Volkswagen offre un abbonamento per poter aumentare la potenza, e quindi le prestazioni, che l’auto è in grado di offrire. Sì, avete letto bene: le versioni ID.3 Pro e Pro S vengano presentate nel configuratore ufficiale con 204 CV. Dietro il pagamento di un abbonamento, sia a tempo limitato che "a vita", è possibile accedere al loro reale potenziale di 231 CV.
Il pacchetto “Performance Upgrade” parte da 16,50 euro, e non è l'unico
Come detto in apertura, non è la prima volta che Volkswagen propone delle dotazioni in abbonamento. Chi ha una vettura della Casa di Wolfsburg lo sa: sulle Volkswagen dotate di sistemi di infotainment VW Connect, We Connect o ID. Connect è presente un vero e proprio store, chiamato Shop In-Car, accessibile anche via internet presso lo Shop Volkswagen Connect, dove è possibile sbloccare, temporaneamente o a tempo indeterminato, alcune funzionalità delle proprie automobili.
Queste funzionalità si chiamano Function on Demand Upgrade, e spaziano da soluzioni più futili e divertenti a dotazioni ben più sostanziali. Si può, ad esempio, dotare una Volkswagen di navigatore proprietario, "sbloccandolo" se non si è acquistato in fase di configurazione del veicolo, o i comandi vocali, o ancora ottenere gli abbaglianti automatici, il clima bizona o la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.
Questo vale sia per le vetture termiche della Casa, come Golf, Passat o Tiguan, che, soprattutto, per le elettriche di Wolfsburg, le ID. C'è infatti uno store separato, chiamato "Upgrade ID.", che apre ai clienti la possibilità di sbloccare ancora più funzionalità agendo sulle centraline dell'auto, sbloccando temporaneamente o per sempre alcune dotazioni.
Si può, ad esempio, abilitare il clima trizona, la vista aerea nel sistema di telecamere di parcheggio, il sistema di parcheggio automatico Park Assist e persino il parabrezza riscaldabile, scegliendo dei pacchetti (il Pack Comfort, che sblocca la ricarica wireless, il clima trizona e il parabrezza riscaldabile, tra le altre cose, parte da 45,90 euro al mese) o gli optional singoli. Queste "aggiunte" possono essere pagate con un abbonamento mensile, disattivabile in qualsiasi momento come Netflix, annuale o con un pagamento "una tantum", e lo stesso funziona per il particolare Performance Upgrade.
L’opzione viene proposta a 19,50 euro al mese (circa tre volte un abbonamento base a Netflix con pubblicità). In alternativa, è possibile pagare 195 euro l’anno, oppure optare per un “abbonamento a vita” da 645 euro. Quest’ultimo, però, è legato al veicolo e non al proprietario, quindi rimane attivo anche se l’auto viene venduta.
Cosa si ottiene pagando questo abbonamento? Secondo Volkswagen, l’attivazione del pacchetto incrementa la potenza di 27 CV, passando così da 204 a 231 CV, e porta la coppia massima da 265 Nm a 310 Nm. Questo, però, non influisce sull’autonomia, che secondo la Casa rimangono identiche sia sulla versione Pro (dotata di batteria da 63 kWh, con un'autonomia di 433 km WLTP) che sulla Pro S (con batteria da 79 kWh e autonomia di 556 km WLTP). Vista la facilità di accesso a questi CV aggiuntivi, si apre la questione di chi decidesse di “sbloccare” l’upgrade manualmente, tramite una codifica del software dell'auto: in quel caso, il rischio sarebbe quello di perdere la garanzia o addirittura di subire azioni legali da parte di Volkswagen.
La posizione ufficiale di Volkswagen
In una nota ai colleghi inglesi di Auto Express, la Casa ha spiegato:
“Offrire più potenza ai clienti non è una novità: in passato molte auto benzina e diesel sono state proposte con lo stesso motore, ma declinato in diverse versioni di potenza. Quelle più performanti erano collocate più in alto nella gamma, con più optional e un prezzo di listino maggiore. Oggi diamo la possibilità di scegliere anche dopo l’acquisto, per chi desidera un’esperienza di guida più sportiva senza dover sostenere subito un costo iniziale più elevato.”
Come è possibile che aumenti la potenza in maniera legale in Italia? Il "trucco" delle elettriche
Il caso della ID.3 non è isolato: anche BMW aveva sollevato polemiche qualche anno fa quando propose un abbonamento per funzioni come i sedili riscaldabili. Allo stesso modo, in alcuni Paesi gli acquirenti delle Polestar 2 e 3 possono acquistare un pacchetto prestazionale analogo a quello offerto da Volkswagen. In Italia, però, nasce una questione molto interessante: come è possibile che Volkswagen possa offrire quella che è a tutti gli effetti una mappatura, seppur di un motore elettrico, senza dover omologare nuovamente l'automobile e senza violare le regole sulle modifiche non coerenti con il libretto che vigono in Italia?
Il "trucco" è tutto nell'omologazione delle vetture elettriche, ben differente da quella delle automobili termiche. Per le auto benzina, Diesel e anche per le ibride, infatti, il motore termico è omologato attraverso la sua potenza massima, determinata con precisione sui documenti dell'auto, sul libretto di circolazione e sull'omologazione europea di ogni modello. Per le elettriche, invece, non viene considerata la potenza massima, bensì quella continua, nota anche come "potenza 30 minuti". Di questo piccolo "cortocircuito" abbiamo già parlato in passato, in quanto permette ai neopatentati di guidare automobili con potenze di picco molto alte ma che rientrano nelle limitazioni grazie alla potenza continua.
Questa differenza permette così di non modificare la potenza 30 minuti, che infatti è identica su tutte le ID.3, dalla base da 170 CV alla GTX Performance da 326 CV (nello specifico, 70 kW, o 95 CV), ma di modificare solamente la potenza massima, non specificata sul libretto di circolazione. In sostanza, la potenza massima di tutte le auto elettriche viene considerata come un overboost nelle vetture termiche, dove ad esempio è possibile erogare qualche CV in più o, più comunemente, degli Nm in più di coppia per qualche manciata di secondi, tornando poi subito dopo ai numeri omologati. Lo stesso ragionamento viene utilizzato per le EV, che erogano la loro potenza massima in contesti limitati lasciando poi spazio a quella continua per le operazioni più comuni.
Questa scelta da parte di Volkswagen apre le porte a questa una nuova possibilità per le Case di "sbloccare" On Demand la potenza dalle proprie EV. Grazie alle enormi possibilità che offre oggi la tecnologia, non è utopia pensare ad un futuro nel quale, ad esempio, si sottoscrive l'abbonamento prima di un trackday in pista, o di un viaggio in Germania o su dei bei passi di montagna, per poi tornare ad utilizzare la propria auto, più tranquilla, nella vita di tutti i giorni.