La Monterey Car Week 2025 regala agli appassionati un’anteprima assoluta. Al Quail Lodge è stata infatti svelata la Bugatti Brouillard, un esemplare unico che vuole incarnare l’essenza più pura del marchio francese. Non è soltanto di una nuova hypercar, ma di un vero e proprio tributo alla tradizione delle carrozzerie e del coachbuilding e alla visione del fondatore Ettore Bugatti. La Brouillard lancia il progetto di personalizzazione esclusiva della Casa francese Programme Solitaire, pronto a realizzare nel prossimo futuro altri esemplari unici su misura, e segna anche un insperato ritorno.
Con la W16 Mistral, infatti, sembrava che fosse arrivato il momento di salutare per sempre il motore 8.0 W16 quadriturbo che ha caratterizzato tutte le vetture della Casa dal rilancio negli anni '00 per mano del Gruppo Volkswagen. Nonostante i proclami, invece, l'attuale proprietario della Casa di Molsheim, la croata Rimac Automobili, ha deciso di continuare ancora con il W16 per questi esemplari unici, partendo proprio dalla Bugatti Brouillard.
Il programma Solitaire: la personalizzazione al massimo livello
La Brouillard nasce come celebrazione di una delle passioni di Ettore Bugatti, il leggendario fondatore italo-francese della Casa: i cavalli. Il nome, infatti, richiama quello di un purosangue bianco e grigio posseduto da Bugatti fondatore, simbolo di velocità, eleganza e raffinatezza. Quest'eredità oggi prende forma in un’auto capace di fondere arte, memoria storica e tecnologia in un ponte tra il passato del brand e il suo futuro.
La Bugatti Brouillard rappresenta inoltre il manifesto del Programme Solitaire, un’iniziativa che porta la personalizzazione Bugatti oltre i già esclusivi progetti Sur Mesure. Ispirato alle grandi carrozzerie del Novecento, che si occuparono negli anni d'oro del brand di realizzare alcune delle versioni più memorabili della Type 57 come, ad esempio, la Galibier, la Stelvio o la Atalante, alcune di queste realizzate dalla carrozzeria Gangloff tra il 1934 e il 1940. Il programma mira a riportare in vita quello spirito delle auto costruite come pezzi unici, scolpite secondo il desiderio del cliente.
A livello estetico, la Brouillard unisce alcune delle caratteristiche delle ultime Bugatti, compresa la prima vettura del nuovo corso sotto l'egida Rimac, la Tourbillon, con linee più pulite ed eleganti, senza tempo. La carrozzeria coupé, che ritorna su una W16 dopo la scoperta Mistral, abbina linee molto aggressive a soluzioni aerodinamiche raffinate. Il frontale, ad esempio, non rinuncia al nuovo corso stilistico con i fari sottili e le quattro barre luminose verticali delle luci diurne, mentre la mascherina a ferro di cavallo ha dimensioni maggiori rispetto alla W16 Mistral, risultando più elegante e meno aggressiva.
Lateralmente, le linee sono pulite e affusolate, con un passaruota posteriore molto pronunciato e una presa d'aria di grandi dimensioni nascosta nel montante posteriore. In coda, poi, trova posto un alettone posteriore a coda d'anatra disegnato su misura per la Brouillard, per unire efficienza aerodinamica ed eleganza. In coda, invece, trova posto una firma luminosa caratterizzata dal lettering Bugatti illuminato che unisce idealmente i due fari posteriori a LED molto sottili, mentre non mancano quattro scarichi verticali, due per lato, molto aggressivi.
Ritorna il W16 da 1.600 CV, mentre l'abitacolo è da haute cuture
La meccanica resta fedele all’eredità recente di Bugatti: in posizione centrale, infatti, la Bugatti Brouillard ospita il leggendario W16 quadriturbo da 1.600 CV, evoluto in oltre due decenni di perfezionamenti. La meccanica è sostanzialmente quella della W16 Mistral, da cui la Brouillard deriva, con il sedici cilindri Thor posizionato al centro in posizione completamente esposta per migliorare il raffreddamento. La potenza è sempre a dir poco esagerata, così come i 1.600 Nm di coppia, scaricati a terra dal lavoro sia della trazione integrale che del cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti, che le dovrebbe regalare delle prestazioni esagerate come la scoperta da cui deriva.
L’abitacolo della Bugatti Brouillard intreccia riferimenti al mondo equestre con materiali di altissimo livello, utilizzando materiali di pregio e lo stesso colore verde brillante che caratterizza la carrozzeria. Il selettore del cambio è decorato da una scultura che raffigura il cavallo Brouillard, mentre i pannelli porta e i sedili posteriori sfoggiano ricami a tema e tessuti tartan realizzati a Parigi. Un esclusivo carbonio verde, abbinato a dettagli in alluminio lavorato, completano un interno davvero particolare, che viene completato dal tetto panoramico in vetro.
La Bugatti Brouillard è la prima automobile a portare al debutto il Programma Solitaire, ed è stata voluta da un collezionista molto speciale. A commissionarla, infatti, è stato l'imprenditore olandese Michel Perridon, vero collezionista Bugatti a tutto tondo. Perridon, infatti, non ha solamente una collezione di automobili della Casa francese, ma ha acquisito anche tutta la produzione artistica dell'eclettica famiglia Bugatti. Possiede, ad esempio, alcune sculture in bronzo di Rembrandt Bugatti, fratello di Ettore Bugatti, fondatore della Casa automobilistica, così come dei mobili di Carlo Bugatti, altro fratello della prolifica famiglia italo-francese.
Il prezzo di un'auto così? La Casa di Molsheim non ha dichiarato un listino, ma considerando il prezzo della vettura "base", la W16 Mistral, pari a quasi 6 milioni di euro, non ci aspettiamo un esborso inferiore a diversi milioni di euro per portarsi a casa questa speciale Brouillard.