Il primo collaudatore Lamborghini è mancato la scorsa settimana Sant’Agata Bolognese, 24 settembre 2013. La dichiarazione di Stephan Winkelmann, Presidente e Amministratore Delegato di Automobili Lamborghini.
“Abbiamo appreso oggi con dolore la notizia della morte di Bob Wallace, che ha profondamente colpito me e tutti in Lamborghini. Come primo collaudatore dell’azienda, Wallace ha avuto un ruolo chiave nei primi anni della Lamborghini, contribuendo in modo decisivo alla nascita del mito del Toro. Ci è dispiaciuto che per motivi di salute non abbia potuto accettare il nostro invito a Sant’Agata Bolognese per celebrare in maggio il 50esimo anniversario dell’azienda, ma le sue parole ci hanno comunque raggiunti in video, emozionando tutti i presenti. Automobili Lamborghini è vicina ai parenti e amici, e lo ricorderà sempre con stima e affetto.”
Bob Wallace fu il capo collaudatore di Lamborghini per dodici anni, dal 1964 al 1975; la sua competenza e la sua passione contribuirono fortemente alla rapida crescita dell’azienda fondata da Ferruccio Lamborghini.
Nato a Auckland in Nuova Zelanda negli anni 30, all’età di 21 anni si trasferì in Italia dove lavorò per nel mondo delle corse per squadre come Ferrari e Maserati.
Seguendo la sua passione per il motorsport, si trasferì in Lamborghini, dove come meccanico ebbe un ruolo cruciale nella creazione del motore top di gamma, il V12.
Il suo impegno proseguì collaudando di notte in strada i prototipi camuffati; spesso gli capitò di sfrecciare a quasi 300 all’ora in autostrada. Ma l’importanza della collaborazione di Wallace con Lamborghini andò ben oltre il testare ogni vettura uscita dalla linea di produzione.
Il suo contributo fu infatti fondamentale per lo sviluppo della Miura, da molti considerata la migliore vettura sportiva al mondo e per quello della Miura Jota del 1966, un pezzo unico che andò distrutto durante un test su strada ma che fu la base per la produzione della Miura SVJ.