Luca Cordero di Montezemolo ha espresso tristezza per il declino dell’industria automobilistica italiana, sottolineando la perdita di marchi storici come Lancia, FIAT e Maserati, oggi produttori all’estero. Ha criticato il silenzio generale sulla crisi e attaccato Ferrari per il design delle sue vetture, affidato a persone senza esperienza.
Montezemolo ha anche puntato il dito contro la gestione degli imprenditori e il governo italiano, che si oppone alla transizione forzata verso l’auto elettrica, evidenziando il rischio di perdita di posti di lavoro.
Per Montezemolo l’industria automobilistica italiana non esiste più
Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di FIAT e Ferrari, ha espresso tutta la sua amarezza sulla situazione dell’industria automobilistica italiana. Durante un evento dedicato a Vincenzo Lancia presso Confindustria Cuneo, Montezemolo ha affermato:
Le critiche di Montezemolo
Secondo Montezemolo, la Lancia avrebbe potuto rappresentare una BMW italiana, ma il declino di queste grandi realtà ha portato a fabbriche vuote e alla cassa integrazione. Ha inoltre lamentato il silenzio generale su questa crisi, definendolo “assordante”. Ha criticato anche Ferrari, accusandola di affidare il design delle sue vetture a persone senza la giusta esperienza, contribuendo alla perdita di identità del marchio.
Montezemolo ha poi lanciato una frecciata agli attuali leader aziendali, sostenendo che i veri imprenditori rischiano il proprio denaro, non quello delle banche o dello Stato. Sebbene non abbia fatto nomi, il suo messaggio sembra rivolto a figure come Carlos Tavares o John Elkann. Nel contesto politico, il governo Meloni si oppone alla transizione forzata verso la mobilità elettrica, sottolineando i rischi per l’occupazione e l’industria. Anche il ministro Adolfo Urso ha criticato il Green Deal europeo, mentre la produzione automobilistica in Italia ha registrato un calo del 35% nei primi sette mesi del 2024, ben lontano dai target previsti.