Dopo la prova della Mini Countryman Cooper S, tocca ora alla più “specialistica” John Cooper Works, la più pepata versione del 4×4 Mini. La prima integrale della Casa, con l’arduo compito di mantenere lo stile e il fascino Mini, lasciando intatto (o quasi) anche il piacere di guida tipico dell’inglesina originale, ma con dimensioni e spazio “da grande”.
Esagerando il giusto, ma senza il cattivo gusto
Si notano subito le dimensioni maggiori sia rispetto alla compatta, ma anche, seppur di poco, rispetto alla Cooper S di cui differisce per assetto ribassato e paraurti più marcati con una lunghezza di 413 cm (+24mm dalla Cooper S), un’altezza di 156 (-12mm) e una di larghezza 179, il family feeling è comunque ancora più marcato: gli stilemi caratteristici continuano a rievocare la storia gloriosa fatta di rally e vittorie, ma non mancano i punti dove lo stile moderno ha preso il sopravvento.
La Mini Countryman della nostra prova si presenta nella colorazione Midnight Grey con cerchi maggiorati da 19” e tetto e calotte degli specchietti in contrasto rosso.
I passaruota maggiorati e le minigonne con finte prese d’aria del kit aerodinamico JCW rendono muscoloso il design della Countryman, che è sì nettamente più grossa della tre porte, ma appare più piantata a terra, senza risultare appesantita e sgraziata da soluzioni di cattivo gusto. La JCW stupisce: sia i giovani che gli attempati spendono lodi per il suv inglese e per strada non si passa inosservati.
All’interno si continua con le analogie con il passato e con le berline. La Crossover inglese propone un abitacolo ben rifinito, sedili in pelle e tessuto, volante corposo con comandi integrati e il tipico tachimetro posizionato al centro della plancia, dentro il quale si trova l’ottimo navigatore, che pregiudica la leggibilità dello strumento, ma rende il complesso scenografico. Manca l’opzione del touch: tutto l’infotainment è comandato dal joystick posto sul tunnel centrale e dai tasti di richiamo.
Spazio e visibilità sono piuttosto buoni, nonostante la cintura alta dei finestrini. Quattro posti comodi (optional il quinto) e un bagagliaio che va da 350-450 litri fino a 1130, confermano la predisposizione della Countryman ad ospitare tutta la famiglia.
Alla guida: assetto azzeccato, motore sottotono
Non appena ci si siede, ci si sente a “casa”. Il posto del guidatore, infatti, è sempre in stile Mini: volante dritto e sedili facilmente regolabili per trovare la posizione di guida ideale con grande facilità. A questi elementi caratteristici, la Mini SUV aggiunge una situazione più rialzata e una comodità maggiore, che si fa sentire soprattutto durante le lunghe tratte.
Dopo aver provato il 1.6 turbo benzina da 190 CV scaricati su una trazione integrale permanente, la cosiddetta ALL4, ci siamo concentrati sulla JCW che ha quasi 30cv in più (218) e 40Nm aggiuntivi (300 con overboost). Lo 0-100 km/h scende a 6.9 secondi (da 7.7) e la velocità massima sale a 228 km/h (215 la S).
Il plus di potenza non è l’unica variazione rispetto alla Cooper S: l’assetto è ribassato e nonostante sia più rigido diventa, stranamente, un ottimo compromesso. Spieghiamo: le asperità si sentono tutte, se vi piace la comodità optate per il diesel… Qui le gomme /40 trasmettono tutte le imperfezioni della strada, ma il colpo è sordo ed esente da vibrazioni, quasi da categoria superiore. La tenuta poi è impareggiabile, con il posteriore che accenna ad allargare e la trazione che permette di uscire forte dalle curve. Con pneumatici così monstre la frenata di conseguenza è pronta e resistente al fading, con i dischi davanti da 307mm.
Lo sterzo e il cambio poi si comportano come da manuale, diretto e preciso il primo, corsa corta e innesti chiari il secondo: meglio dell’automatico. Dove rimaniamo perplessi è nella coppia: considerate le famigerate lettere JCW, ci aspettavamo una rabbia senza pari, ma complice la trazione integrale, il peso non proprio contenuto di 1480kg la spinta è regolare e tutt’altro che cattiva: disponibile fin dai bassi regimi e molto lineare, ma poco incisiva.
Quando si desidera una maggiore reattività, ci si affida al tasto Sport che modifica la risposta dell’acceleratore, il carico dello sterzo e il sound dei due scarichi, coinvolgente e scoppiettante in rilascio, ma ovattato dall’impeccabile insonorizzazione interna.
Per quanto riguarda i consumi, il dato dichiarato è di 6,4 litri per 100 km, non distante da quello che abbiamo riscontrato: in città siamo intorno ai 11 al litro, in autostrada i 12-13 km/l potrebbero esser fattibili, esagerando ovviamente si scende ben verso i 7.
La Mini che avreste sempre voluto, ma che non avete mai comprato
La Countryman è una vera Mini, non ci sono dubbi. Anche quando si è seduti dietro il volante? Ne abbiamo parlato poco sopra e il divertimento sicuro non manca, ma le prestazioni pure sono ovviamente inferiori rispetto alle sorelle coupé. Ovvio il giusto paragone è da fare verso i mini suv pepati. Qui la Mini gioca e vince facile. Lo spazio è in linea con le concorrenti, il confort non è elevato, vista le richiesta dal lato sportivo, ma comunque sufficiente.
Se ci si vuole divertire basta premere il gas e “pennellare” le curve, sicuri che l’assetto e la trazione integrale non deluderanno le aspettative. In compagnia, diversamente dalle berlinette inglesi, di degli amici o di tutta la famiglia. Insomma se la berlinetta pepata sarebbe la vostra auto ideale, ma “tenete famiglia” questa JCW potrebbe esser la risposta. Molto sportiva peraltro.
Prezzo e concorrenti
La Mini Countryman parte dal prezzo di 21.750 € per la versione One, mentre per la Cooper S ALL4 che abbiamo recentemente provato si parte da 30.350 euro, per gli insaziabili della guida sportiva la JCW della prova odierna viene 36.850€, con metallizzato, cerchi da 19 pollici con runflat, tetto apribile, sistema Hi-Fi, sedili in pelle riscaldabili, modulo di navigazione con radio Mini Visual Boost, USB e Aux, tre specchi retrovisori antiabbagliamento, bixeno, sensori di parcheggio e clima automatico sfiora i 46.000€: da segmento superiore.
Le concorrenti della Countryman “liscia” sono, prezzo a parte: Fiat 500X, Jeep Renegade, Nissan Juke e Opel Mokka. Nella versione JCW trova come unica competitor “pepata” la Juke Nismo Rs 4×4 da 218cv, esattamente gli stessi di Mini…