La più grande della sua gamma prende la “scossa” e diventa la prima Mini dotata di un motore elettrico. Si tratta della Mini Countryman ibrida plug-in, denominata Cooper S E ALL 4.
Si tratta di un passo epocale per il Marchio, che ha scelto per il debutto del sistema di alimentazione ibrida la versione che in Italia gode di un grande successo notevole, con oltre 67.000 unità vendute in 7 anni, secondo mercato europeo per vendite.
Abbiamo provato la Mini Countryman ibrida sulle strade che collegano Milano al lago di Como, ecco come va nella nostra prova su strada in anteprima.
Design: contraddistinta dalla “E”
All’esterno, la Cooper S E Countryman propone diversi dettagli che la caratterizzano e la diversificano dagli altri modelli presenti in gamma. La lettera “E” e il colore giallo sono le due componenti fondamentali della Mini Countryman ibrida. Il collegamento del cavo di carica è nascosto dietro uno sportellino nella zona dello Side Scuttle sinistro. Ulteriori caratteristiche sono la targhetta specifica “E” sui Side Scuttle e una “S” gialla nella scritta della coda, nonché sulla calandra del radiatore e sui battitacco.
All’interno cambia poco. Nella parte bassa del cruscotto il tasto di accensione è di colore giallo e, accanto alla strumentazione posta sul piantone dello sterzo, sparisce il contagiri, sostituito da un indicatore che mostra la potenza erogata, come avviene solitamente sulle auto ibride.
La Mini Cooper S E Countryman ALL4 è dotata di serie della radio Mini Visual Boost con schermo a colori da 6,5 pollici, incastonato nello strumento centrale, che, oltre al Mini Country Timer, visualizza lo stato di carica della batteria ad alta tensione e altre informazioni sulla modalità di guida del propulsore ibrido, selezionata con il comando toggle eDrive. In combinazione con il pacchetto Wired, offerto come optional, che comprende il sistema di navigazione Mini Professional, il comando avviene attraverso il display da 8,8 pollici dal design della grafica nuovo e completo di funzione touchscreen e il Touch Controller della consolle centrale.
Per quanto riguarda lo spazio, la Mini Coutryman ibrida non perde spazio per i passeggeri, ma, ospitando le batterie sotto al bagagliaio, quest’ultimo perde circa 45 litri di capienza, nei confronti del modello tradizionale, che vantava 450 litri di capacità.
Alla guida della Mini Countryman ibrida plug-in: silenzio, si parte
Se fuori non cambia molto, è sotto il cofano, o meglio, sotto l’intera carrozzeria, che sono avvenuti i cambiamenti principali.
Lo spazio sotto il cofano motore è occupato tradizionalmente dal motore tre cilindri a benzina con tecnologia Mini TwinPower Turbo, il 1,5 litri da 136 CV e 220 Nm di coppia, lo stesso propulsore della Cooper. Nella MINI Cooper S E Countryman ALL4 il motore endotermico è stato abbinato a un cambio Steptronic a sei rapporti modificato che trasmette la trazione alle ruote anteriori.
Sotto il piano del bagagliaio è stato sistemato il motore elettrico, costruito secondo il principio di un motore sincrono ibrido, che eroga 88 CV e genera una coppia massima di 165 Nm. La potenza di sistema è di 224 cavalli e 385 Nm, con un posizionamento tra la Cooper S (192 CV) e la John Cooper Works (231 CV). Inoltre, avendo un due motori su due assi diversi, la Mini Countryman ibrida si fregia della trazione integrale ALL4, gestita interamente a livello elettronico.
L’obiettivo primario è quello di garantire alla Countryman un utilizzo ancora più completo, dalla città, attraverso una mobilità totalmente elettrica, all’extraurbano, grazie ad un motore piuttosto efficiente, passando per fuoristrada, viaggi e percorsi di montagna, merito della trazione integrale, dell’ampio spazio e della cavalleria abbondante. Il divertimento di guida, infatti, è dovuto alla combinazione dei due motori e nelle accelerazioni particolarmente dinamiche il motore elettrico apporta la funzione di boost, che permette alla Cooper S E di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi.
Attraverso il comando toggle eDrive si comanda la guida elettrica e le sue diverse modalità. Approfondiamole: in Auto eDRIVE la guida è esclusivamente elettrica solo fino a 80 km/h, mentre, a velocità superiori si accende il motore endotermico, soprattutto nelle accelerazioni forti o quando il livello di carica della batteria è inferiore al 7 per cento. In Max eDRIVE la guida è esclusivamente elettrica fino a 125 km/h, l’accensione del motore endotermico avviene a velocità superiori o in caso di kickdown. In Save Battery l’alimentazione avviene con il motore endotermico e lo stato di carica della batteria viene mantenuto oltre il 90 per cento oppure elevato a questo livello attraverso il generatore del motorino di avviamento.
Durante la guida rimane sempre ben presente il go-kart feeling, anche se i 1.735 kg, circa 150 kg in più rispetto alla Cooper S, si fanno sentire nei cambi di direzione più repentini. Ottima, come abbiamo già detto, l’accelerazione, mentre lo sterzo si conferma essere di assoluto livello e l’assetto è rigido, ma capace di assorbire bene le asperità del terreno.
Molto interessante, infine, una sorta di sistema di navigazione “adattivo”, che, quando è attiva la guida a destinazione, il sistema di gestione dell’energia provvede alla guida esclusivamente elettrica nei tratti adatti. La strategia di esercizio del sistema ibrido viene impostata, considerando i dati di navigazione, in modo di utilizzare al massimo le capacità energetiche della batteria ad alta tensione.
Veniamo a consumi e tempi di ricarica. La batteria ha una capacita di 7,6 kWh è agli ioni di litio ed è composta da cinque moduli di rispettivamente 16 cellule e viene prodotta, analogamente al motore elettrico, nello stabilimento di Dingolfing, il competence center di BMW Group per la tecnologia eDrive. Quando viene collegata a un Wallbox dalla potenza di carica di 3,6 kW, può essere caricata completamente in 2 ore e mezza, mentre per la carica alla normale presa di corrente ci vogliono circa 3 ore e un quarto.
Il consumo di carburante nel ciclo misto omologato è di 2,3 l per 100 km e gode, inoltre, di un’autonomia in solo elettrico che arriva fino a 42 chilometri.
Prezzo e allestimento: potenza green al prezzo della Cooper SD
La nuova Mini Countryman ibrida plug-in arriva nelle concessionarie il 1° luglio e parte dal prezzo di 38.050 euro (lo stesso costo di una Countryman Cooper SD automatica) per la versione entry level. Il prezzo sale a 40.650 euro per la Jungle e arriva a 41.300 euro per la Hype.
La dotazione di serie vede il paraurti specifico, i side scuttles con badge E, il terminale di scarico cromato, i sedili Firework Carbon Black, la trazione integrale ALL4, la Radio Mini Visual Boost, Mini Connected, la Driving modes e il modulo di navigazione.
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