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Militem RAM 1500 RX | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

Poche auto richiamano alla mente degli appassionati il “Made in USA” più dei pick-up e quasi nessuna più del RAM, l’enorme e iconico veicolo prodotto dalla Casa americana Dodge.

Dagli Stati Uniti all’Italia però il passo non è breve, e qui entra in gioco Hermes Cavarzan, imprenditore, che nel 1980 fondò il Gruppo Cavauto, poi diventato concessionario, distributore e importatore di diversi marchi, soprattutto americani, motivo per il quale venne creata la Cavauto American Division.

Da questa divisione, insieme al figlio Riccardo Cavarzan, la scorsa estate è nata Militem, una “costola” del Gruppo, un brand a tutti gli effetti (le auto vengono omologate a libretto con marchio Militem) che basa i suoi ideali proprio sulle radici americane, impreziosite da un tailor made proprio della sartorialità italiana. Nulla di nuovo concettualmente, ma il mix che si crea è un’interessante novità, poiché abbina un concetto premium allo stile unico e trasgressivo che solo i veicoli americani riescono a trasmettere.

Con un nome che deriva dal latino e significa “condottiero”, il marchio Militem oggi conta 4 modelli a listino, ma ha grandi progetti per il futuro e, soprattutto, nei suoi primi mesi di vita sta già collezionando diversi estimatori, in Italia e in Europa.

Noi abbiamo messo alla prova la vettura più scenografica, proprio la Militem RAM 1500 RX che abbiamo citato poche righe fa. Vediamo com’è e come va.

Esterni: fa sembrare “timido” il RAM di serie

Tutta la “cattiveria” della Militem RAM 1500 RX, nella colorazione Delmonico Red Pearl Coat

Come già detto, Militem parte da un modello base, in questo caso il Dodge RAM 1500 RX, e ne modifica aspetto e caratteristiche tecniche, attraverso soluzioni esclusive che arrivano direttamente dagli USA.

Così il modello in questione, alto e largo oltre 2 metri e lungo 5.81 m, guadagna un aspetto estetico molto più cattivo, grazie a dettagli estetici come la griglia anteriore con finitura a nido d’ape black, le prese d’aria sul cofano motore, il trattamento antiriflesso sul cofano, i parafanghi maggiorati Bushwacker neri opachi e le decorazioni nero opache sulle fiancate e sul retro.

Per agevolare l’ingresso in vettura sono presenti le pedane nere opache, mentre anche al cassone sono state riservate delle “chicche” opzionali che lo rendono più pratico e funzionale. Tra queste figurano la copertura del cassone modulare a 3 parti, o l’apertura tramite pistoni idraulici, il cancelletto alluminio per la sponda, o ancora il RamBox, un grande vano per riporre gli attrezzi incorporato nelle guide laterali del pianale, accompagnato dal Bed Extender/Bed Divider, una gabbia che permette di organizzare al meglio lo spazio di stivaggio.

L’esemplare da noi provato, nella colorazione Delmonico Red Pearl Coat, abbinato ai cerchi in lega off-road da 20” Rockstar II e ai pneumatici off-road 35″x12.5, inoltre, conquista al primo sguardo, per l’accostamento delle tinte a contrasto, ma anche per la notevole altezza del corpo vettura, che risulta maggiore anche di 20 cm rispetto al più “timido” modello di serie.

Immancabili, infine, i gruppi ottici anteriori Bi-Xenon con luci diurne a LED e, date le dimensioni, la telecamera di parcheggio posteriore e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori.

Interni: orgoglio italiano

Gli interni tailor made, pensati e realizzati in Italia

Se gli esterni sono tutto muscoli e cattiveria, gli interni rappresentano un mix di stile USA e qualità “made in Italy”.

Infatti, in abbinamento alla vernice speciale del modello da noi provato, gli interni sono rivestiti in pelle Black con Alcantara e ricami Militem rosso amaranto, presenti su sedili, bracciolo e tappetini. Si tratta, ovviamente, solo di un esempio di personalizzazione, parte centrale della strategia del brand italiano, che propone una vastissima scelta di colorazioni e materiali per il rivestimento degli interni, tutti concepiti e realizzati in Italia, sul concetto imperante del tailor made, del lavoro su misura del cliente.

La consolle centrale, invece, presenta finiture carbon look, mentre al centro del cruscotto spicca il sistema di infotainment Uconnect 4.0 con schermo da 8.4”, con funzionamento Android Auto e Apple Car Play. L’aspetto tecnologico è completato dallo schermo del computer di bordo da 7 pollici e dall’impianto HiFi Alpine a 9 altoparlanti con subwoofer e amplificatore a 12 canali.

Alla guida del Militem 5.7 HEMI bifuel da 401 CV: il mostro in azione

Questo speciale pick-up è spinto dal motore 5.7 V8 HEMI portato a 401 CV e 555 Nm di coppia, con sistema MDS che consente di passare dalla modalità 8 cilindri a quella 4, permettendo un leggero risparmio nei sui consumi e l’abbattimento di CO2.


Inoltre, la versione da noi provata è la bifuel, benzina e GPL (fornito dalla Prins, tra i leader del settore), una soluzione che va per la maggiore tra i clienti di queste vettura, poiché riduce le spese per il carburante, ottenendo un’autonomia di circa 650 km, data dalla bombola da 122 litri, che si somma a quella del carburante tradizionale. Con consumi intorno ai 20 l/100 km (con attenzione si riesce a fare anche qualcosa in meno), grazie alla doppia alimentazione, fare rifornimento diventa sicuramente meno “pesante”. Inoltre, è possibile utilizzare il carburante bioetanolo E85, più ecologico rispetto alla normale benzina.

Il tutto è coordinato da una trasmissione ZF a 8 rapporti, che permette di passare da 0 a 100 km/h in circa 7,5 secondi e di raggiungere la velocità massima (autolimitata) di 180 km/h. Di base la trazione è posteriore, ma, attraverso l’apposito selettore, si può selezionare la trazione integrale on demand (con ripartizione 40:60) oppure 4×4 permanente con blocco del differenziale centrale. In situazioni estreme – e, vi assicuriamo, devono essere veramente estreme – si possono anche inserire le marce ridotte.

Per quanto riguarda l’assetto, la Militem RAM è equipaggiabile con il non plus ultra della dotazione, rappresentato dalle sospensioni pneumatiche ad aria e ammortizzatori Fox Performance, che permettono di alzare o abbassare la vettura a proprio piacimento. Il rollio e il beccheggio non mancano durante la guida, ma l’appoggio in curva rimane solido e, oltre ad assorbire bene le buche, la Militem RAM garantisce anche un buon piacere di guida tra le curve.

Il motore è un 5.7 HEMI V8 da 401 CV, disponibile anche bifuel

Su strade “normali” ci si sente padroni della strada, anche se nei primi chilometri, le dimensioni spiazzano. Prese le dovute misure, però, la guida diventa sorprendentemente piacevole, merito di un comfort di altissimo livello, ma anche di un motore V8 che spinge senza tregua e che crea una sorta di “dipendenza”. Importante sottolineare che la Militec RAM non perde potenza nell’utilizzo a GPL, grazie all’iniezione diretta, con il risultato di un’accelerazione coinvolgente fin dai bassi regimi, un allungo molto buono e un sound corposo che accompagna ogni pressione del gas, proprio come ci si aspetta, grazie al doppio scarico sportivo nero anodizzato. “L’American Style” è servito.

La nota meno positiva è rappresentata dallo sterzo, che scende a compromessi e, per rendere agile la vettura nelle manovre, è molto demoltiplicato, influendo leggermente sulla precisione in curva. Tutta questione di abitudine.

Questo discorso di farci l’abitudine, però, vale per tutta la Militem RAM 1500 RX, mezzo speciale, sotto ogni punto di vista e che noi appassionati apprezziamo senza remore.

I prezzi del Militem RAM 1500 RX

Basato sull’omonimo modello della Dodge, il Militem RAM 1500 RX è sul mercato con il seguente listino prezzi:

La Militem è coperta da una garanzia europea completa di 24 mesi o 100.000 km (in base all’evenienza che si verifica prima) estendibile a 48 mesi o 150.000 km.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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